Ciao, non pensavo di riuscirci, ho cercato mille volte di farlo, una stanza oltre la stanza solo per noi, sogno che possiede il sogno.

Son felice di ciò, felicissimo, qui mi sto dedicando ad un noi che conosciamo, ad un sorriso, a te, il resto, non conta, sei veramente bella, di una bellezza senza tempo o confini, al solo pensiero di poterti pensare, sorrido.

Mille volte, ho veramente pensato, è finito tutto, ed altrettante volte, cadevo ed avevo paura di alzare lo sguardo, l’ultima caduta è stata rovinosa, non vedevo luce, e stavo lasciando andar via la vita senza alcun ritegno, sei apparsa tu, nel modo più strano  possibile, nella situazione più lontana da questa conoscenza, che mai si potesse immaginare, ed ora, sono qui a dire SEI.

Sei, detto da un deluso ha valore?, questo sei e sarai sempre tu, a deciderlo, oramai sei dentro me, importante nelle piccole e grandi cose, sai come e chi sono, e, quando chiedi, non ho mai rivolto lo sguardo altrove, conservo la tua immagine come si conserva un gioiello, nel mio cuore. Cosa vorrei ora?, facile a dirsi, semplicemente aver la possibilità di stare al tuo fianco, nulla di più, sapere che sei vicina, ed anche un semplice tuo pensiero, mi sta toccando. Ora ti racconto una cosa, si, son certo che già la conosci, scrivere per me, è liberazione, scrivere per te, aprirmi in particolari di cui pochissimi, forse nessuno, conosce l’esistenza. Poi, perché dovrebbero conoscerla?, io sono un istrione, un guitto, niente di più, su casteddaiu che parla con le A aperte, il ragazzo cresciuto due volte, e mai bambino, forse ora bimbo, con te. Saperti sorridente dentro, con solo giochi dentro il cuore, anche se il tuo viso appare agli altri quasi severo, è orgoglio, gioia e, un modo per dirti “ti voglio bene”, voglio chiudere questo saluto con la canzone che…ci accomuna, ti voglio bene