Quanto sei, ora?, se percorro i nostri passi, ed arrivo al momento in cui ci siam trovati da soli, soli in una casa che non aveva altro confine se non NOI, ho scoperto di quanto potessi starti e sentirmi vicino  a te. Si, voglia di far l’amore con te, si voglia di scoprire ogni centimetro della tua pelle, si…voglia di esplorare ogni tuo pensiero per pulire le cattiverie e portarmele addosso. La tua vita, i tuoi affetti, contatti quotidiani, una città diversa, tutto dovrebbe spaventarmi, invece, mi sento un leone al solo pensare di combattere per te, al tuo fianco, non sei cosa, sei persona che sceglie e sceglierà ancora, permettimi di pensare ciò che ti ho appena detto, il considerarti sogno, è anche questo. 

Ora sorridi o prendimi in giro, se ridi avrò comunque dato qualcosa al tuo vivere, ti avrò regalato un pensiero diverso, un sorriso, avrai trascorso un attimo di serenità, ora non posso offrirti di più o di meglio.

Silenzi che seguono altri silenzi, con le parole raccolte in manciate di secondi, se alcune non le avessi sentite, sarei più sereno, poi, arrivo e trovo te, ci troviamo in una stanza tutta nostra, come, quanto, quando, son cose di scarsa importanza, i tuoi ritmi e gli impegni, hanno necessità della tua presenza, quel che mi dai è levato dal tuo riposare o fare altre cose. Silenzi che son anche miei, la voglia di vedere e sentire persone, in certi momenti scompare, mi chiudo in me stesso e scendo nell’inferno più cupo per trovare la forza di salire sino a te.

Chi sono?,  come mi vuoi e come mi vivi?, domande che mi pongo e poi, rispondo, “se sono per lei, come persona viva, sono ed esisto”, e aggiungo il tocco finale, scopro ogni giorno che passa di volerti bene