“Lo vivo come se avessi trovato un affetto sempre sperato e sempre avuto” , e fu luce, si, sei luce, sei la perla nera di cui tutti parlano e nessuno ha mai trovato. io, l’uomo non bimbo o forse, il bimbo non uomo, con quel momento di vicinanza, con le tue parole, vedo una luce che pensavo non potesse esistere se non nei racconti dei bimbi.
Se ora potessi esprimere un desiderio, uno solo, qualsiasi prezzo ci fosse da pagare, direi, “sia felice”, il resto è diventato insignificante, il mio scopo è donarti un sorriso, lasciare sul tuo viso quella luce che sprigiona dai tuoi occhi, dandogli una caratteristica, sia infinita.
Sul futuro, sul come, sul perché, ora, puoi, possiamo, che sia gioia, in quello che ci si consentirà, gioia, felicità se tu sei felice, aver la coscienza di esser uscito dalle nebbie paludose e sentirmi “pulito”, senza riconoscere a chi devo tutto questo, sarebbe un gesto non da me. mancherei al rispetto che ti devo. Mi rendo ora conto di una cosa, ti sto confessando d’essermi innamorato di te, alla mia età, confesso di amare una donna, come un liceale brufoloso, sorrido all’idea e ti dico “è vero”. Se solo penso, come la sorte ci ha avvicinato, mi sembra di sognare, e passo dopo passo, ripercorro le tappe che ci hanno avvicinato.
E nel percorrere quel cammino, trovo le migliaia di spine che abbiamo calpestato, quelle che hanno lasciato segni sulla nostra pelle, trovo il motivo per poter dire, esistono anche i petali dei fiori, oltre le spine. Fiori rosa, chiudo gli occhi e vedo te, sino a dirtelo, dirti, “ti penso e non so, se sto vivendo o sognando, sei in entrambe le cose, SEI, e sei importante”, confusione, no?, certezza di saperti vicina e volerti ancora più vicina, sino a quando vorrai. Mentre apponevo il punto pensavo…questa, è una lettera d’amore, per te
