Ed ora so chi sei, per me, l’ho buttata come fosse una battuta, è vero, sei quella che ha ripulito la chiglia, permettendomi di guardare la realtà con lealtà. Ed ora so chi sono, l’uomo perso che si ritrova, guarda, fruga nei più nascosti recessi della memoria e del cuore, sino a ritrovare le tracce del dolore passato, dell’amore, della capacità di dare affetto.

Ed ora…si, ora posso dirlo, dirtelo, superando la barriera del pudore, ti desidero, desidero la donna che vive in te, voglio parlarti, sentirmi in un noi. Desiderio folle, come la nave pirata che vaga per gli oceani, ho sempre girato a vuoto, sino a diventare quasi vascello fantasma, con un equipaggio che ritenevo fossero morti viventi, erano solo morti, ed io stesso, al timone, senza neppure la forza e la coscienza di voler virare per cambiare rotta. Sulla mia rotta, almeno ora, si vede l’orizzonte, si osservano luna e stelle, sento il sangue scorrere nelle vene, quando ti penso, sento il cuore battere, ma chi ero?, nulla, il nulla.

Oggi, sapere chi sei, cosa mi da, cosa mi ha dato?, mi ha regalato il sorriso, ho sognato notti e notti, di far l’amore con te, sogno, le tue labbra in un bacio appassionato, immagino di tenerti per mano, di sorriderti, non voglio asciugare le tue lacrime, ma son pronto a farlo, non voglio altro che…vederti felice, sei nei miei sogni, vorrei vederti scrivere con me, e tutto questo è volerti bene.

Sei la ballerina dello spettacolo, un bianco candore che riflette la luce, o è la luce, a riflettere te, mentre stupito mi chiedo, “come  mai, mi ha guardato?, perché è qui con me”, e mi chiederò sempre una cosa, “lei è felice?, allora il resto non importa, non importo nemmeno io”, sono il cantore della tua felicità, un menestrello….che ti vuole bene