riflessi sulle onde-ricordando C. Bukowski

In quest prolungamento dell’ estate calda vedo i riflessi sulle onde che sembrano dirmi di un luogo ed una persona.

La mia auto è vicina, il brontolio della risacca somiglia a quello di un motore acceso, rivedo le migliaia di chilometri percorsi su e giù per la strada della vita.

Finalmente è arrivata la sera,sto godendo un momento di pace, la giornata sta per volgere al termine.

La mia personale complice d’emozioni mi sta osservando, i fari son spenti e sembra dirmi “sali, partiamo, andiamo ancora una volta insieme”, la osservo con tenerezza e non rispondo continuo a godere della brezza marina.

Da dove mi trovo osservo la mia piccola Los Angeles, salite e discese che portano al mare, l’otto volante percorso da sempre dovrebbe coccolarmi eppure oggi qualcosa mi porta lontano col pensiero e vorrei avere vicina quell’immagine che sento presente senza nemmeno guardare.

Sul lungomare gli artigli degli alberi son penetrati nel terreno, la direzione del vento ha creato un esercito ordinato che punta al mare, la mia strada sfavillante potrebbe esser quella eppure al solo pensiero di allontanarmi sento un senso di vertigine.

Cerco di rilassarmi per trovare risposte, creo le endorfine per darmi piacere, la prima risposta che mi viene in mente riguarda il sognare, se non sognassi non potrei esistere e sarei figlio di una rivoluzione sedata con la forza.

Ho bisogno di una dose, so come fare per aumentare le endorfine, frugo nelle tasche ed estraggo la mia siringa del piacere, prendo dalla rubrica il numero magico, “ciao, come stai oggi?”, la prima parte della dose è partita, un leggero rumore, “sto bene, che fai?” e sento il sangue caldo scorrere nelle vene.

Riflessi sulle onde e tanti colori intorno con le luci che danzano sulla spiaggia, si accendono i primi lampioni e gli alberi allungano le loro ombre a lambire il mare, quasi a tuffarsi.

Per la prima volta nella mia vita un pensiero mi sta veramente sostenendo, sento che non sono confuso tra gli “altri”, questo soddisfa la mia più grande ambizione e mi fa vivere in un perenne abbraccio.

Cos’è poi in fondo l’amore?, niente altro che un restare senza andar via e vivere una poesia come se l’avessimo vergata parola per parola, vivendola attimo per attimo, questo è il senso della vita.

Mentre penso queste cose salgo sulla mia compagna di scorribande e giro la chiave nel quadro, che gesto elementare, penso mentre il motore inizia a canticchiare le note conosciute.

Guidando e osservando sulle ginocchia l’immagine del tuo profilo mi spunta un sorriso sulle labbra, la semplicità del pensiero che vedo uscire da queste mani è disarmante, forse non sarà spettacolo ma vedere il tuo volto in quei riflessi sulle onde è vedere il volto della vita.

ricordando C. Bukowski, pensando a te che SEI

riflessi sulle onde-ricordando C. Bukowskiultima modifica: 2017-10-16T22:43:33+02:00da Totodess