Una notte trascorsa serenamente e movimentata da un sogno particolare, in questi giorni la cosa che più mi manca è il mare, passeggiare sulla sabbia, sognare spazi infiniti e buttarci tutte quelle domande senza risposta.
Le emozioni di guardare gli occhi di una persona di fronte allo scenario più vario che la natura possa creare e cercare nelle venature dell’iride ogni pensiero come se nelle onde emergessero ordinatamente dal fondo.
Vedere il mare e sentirne la presenza, il profumo della salsedine sulla pelle a continuazione del movimento che osserviamo e la musica delle onde a coprire i pensieri peggiori per tenere a galla la poesia delle cose belle.
Curiosa riflessione mi coglie in questo momento, quando parliamo del mare descriviamo sempre la parte superiore, quando ragioniamo sull’argomento vediamo la vita scorrere e crescere al suo interno con forma di pesci, alghe e meduse.
I colori più belli del mondo ritrovano una nuova dimensione, perdono il fascino del profumo diventando visione aerea e mobile, si rendono visibili quando vogliono come in un magico visore.
Pensando al mare vedo dei capelli mossi dal vento in una piazzola sotto un grande edificio, una testa che si muove e gli occhi di quella persona che guardano intorno incapaci di pensare positivamente, vivere è anche questo!, poi la vita cambia e si comincia un nuovo percorso.
Mia bella signora che guardi intorno, la tua anima è infinita quanto le onde che rotolano verso la spiaggia devi solo renderti conto di questo e sorridere.
Oggi come ieri so benissimo di poter fare poco per alleviare le sofferenze ed i fastidi, eppure se mi chiedessero cosa vuoi per te stesso non avrei alcuna difficoltà a rispondere “voglio che quella donna sia felice”.
Il mio è veramente un sogno particolare, il mare che si mescola col volto di una donna ed i suoi pensieri, che dire…sei!