Una notte bellissima ed ora un sole eltrettanto bello illumina la piazza, una leggera brezza fa muovere i rami in una danza gioiosa, è proprio vero il sole sorge ancora e sempre..

Che bella sensazione svegliarsi e guardare la luce sapendo che tutto il mondo ne sta godendo, che quei raggi colpiscono e riscaldano altri cuori, è come se il fattore di un terreno paradisiaco portasse i frutti raccolti come pegno per l’affitto.

La notte camminiamo con passi quasi furtivi per non disturbare i vicini nel loro riposo, facciamo questo anche con un altro scopo, lasciare intatto il senso del silenzio per gustare meglio al nostro ridestarci i rumori della luce.

Ci adoperiamo spesso per sfuggire a quelle cose che la sorte ci ha regalato spendendo tempo, energie e denaro, salvo poi renderci conto di avere tutto quanto è necessario per viver bene, una casa, un affetto e la voglia di viverlo.

Mentre scrivo queste parole vicino a me un antico divano racconta le sue avventure ed i suoi segreti, narra di donne in costume ed attrezzi da lavoro, descrive dove veniva tenuto il lievito madre e di come le donne custodissero e custodiscono i loro segreti.

Con questo pensiero riapro lo scrigno della mia memoria e come se mi trovassi di fronte ad un disco con il solco scritto male mi rendo conto di  sentire solamente una parola, “sei, sei, sei, sei” e guardando il contenitore osservo mille altri titoli, che strano!!, sembrano contornare quell’unico titolo.

Strana la vita, l’unica cosa che una persona possiede è il suo tempo, lavoriamo per poterci svagare e far compagnia ad altre persone, manifestiamo il nostro diritto alla follia amandoci ed amando, sino a far diventare anima e corpo unica entità come la candela dove la cera racchiude lo stoppino. Sogno ad occhi aperti sfidando la luce del sole per carpire il segreto dei suoi raggi, non voglio andare lontano e mi fermo qui