casa mia

Sono tornato a casa mia, l’impressione di quelle foto e lo sguardo di quella donna non mi hanno lasciato dormire appena cercavo di chiudere gli occhi vedevo la scena.

Perché succede questo?, aprirò gli annali del paese per cercare notizie su quelle persone o chiederò in giro?, preferisco immaginarli e scrivere la loro storia a modo mio per farli miei. 

Scrivere per vivere quelle emozioni viste nella foto, sentire gli odori che in quell’epoca riempivano l’aria di colori.

Riscopro, nel guardare ancora a memoria una porta più piccola con sopra un camino, quella doveva essere la casetta per fare il pane, sicuramente erano benestanti se potevano permettersi questo lusso, le massaie intorno a loro erano vestite più modestamente, non pendevano dai loro polsini i classici ori del costume.

La forma che si vede in prospettiva è quella di una casa padronale con le case vicine adibite ad altro, un portale più grande era probabilmente il deposito del carretto e quegli anelli appesi fanno pensare a cavalli.

L’uomo, a ben guardarlo, indossa stivali da cavallerizzo ed il suo aspetto è curato, la vita è sempre stata  profonda nella sua semplicità., d’improvviso mi fermo e guardo la mia immagine riflessa e mi chiedo “cosa sto facendo?”.

D’improvviso capisco che la foto mi ha colpito, la casa pure, ma tutto questo scompare di fronte agli occhi di quella donna, alle sue mani, al suo profumo.

Il foglio sta per diventare una palla da lanciare nel cestino, tra le mani guardo il vuoto ma qualcosa mi attira ancora, porto la mano destra al naso e sulla pelle so cos’è che fermava i pensieri e bloccava la penna, è il suo persistente profumo, è quello che mi da gioia.

Su quella mano non è restata solo l’essenza che indossava, è la sua anima ad aver lasciato una traccia indelebile su me, mi son perso in quegli occhi, voglio rivederla, tira  un vento di cambiamento sulla mia vita

 

casa miaultima modifica: 2017-11-05T21:39:01+01:00da Totodess