I COLORI DELL’AMORE .

I Colori Dell’amore .
Indossano diamanti  i primi fremiti
riserva innocente di follie adolescenziali , 
a capo chino il forsennato oblio
ove il rossore è il colore dell’amore .
Ed io coloro di rosso la sua perla !
L’anima mia si fonde nei suoi sogni :
di sangue la passione chiama,
implora pietà alla crudele noia .
Ma è il giallo a illuminare la mia pelle !
Radioso spalmo la mia gelosia,
tu ribelle mi profumi l’aria ;
di viola l’erotica  fascinazione.
Si unisco gli opposti nei miraggi dei sensi!
Io vagabondo in cuori spezzati albergo,
vedo calare palpebre tremanti
in bronci e menzogne sono giocolieri e amanti .
Tu l’idolo ,la femmina del mondo!
Carne che incarna l’anima mia …
la beltà è la profonda ambizione
col tuo fascino mi fai paura.
E tra le stelle sembri la più bella !
Nella trama di una storia vera appari;
dalla testa ai piedi ti colori di azzurro ,
mi basterebbe soltanto la tua melodia.
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

E’ BELLO GUARDARTI DENTRO .

E’ Bello guardarti dentro .
Un brivido mi trapassa il dorso
come un lampo m’illumina al tuo viso ,
il tuo volto si specchia tra le spighe
s’infiocca nei miei occhi e si concede .
E’ bello guardarti dentro è bello desiderarti …
vederti eterea tra le stelle sul verde dei prati ,
restare per te come se fossi unico  e non capirlo …
sedermi sulle tue ginocchia e offrirti il mio palpito .
Bella sei ,la mia anima per te s’affama
lirica la musica nei minuti maledetti e le ore lontane ,
come è il faro del cuore ,lì giace la tua essenza
nei fondali azzurri ove la luna si specchia al tuo mattino .
E’ bello vederti dentro :le tue gote le tue cosce rosa
sentirne poi voglia e nelle arterie profonde  bissarmi ,
tra gli ineffabili venti raccogliere i grappoli dei ribelli baci
ove  leggeri sfiorano le crini delle cale
e si adagiano nell’oasi dell’amore ,
del tuo creato ancora vivo .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

IL SOGNO NEL PALLIDO IRIDE

Il sogno nel pallido iride
Ciò che nel sogno si crede di vedere
il desiderio ama non sapere ,
è  l’essenza ,il piacere della carne ;
è la complice enfasi dell’ampollosa espressione.
È un mosaico che si scompone si ricompone
evanescente si frantuma …
un alone tra la nebbia e il fumo
acceca l’attimo ,si smorza tra i sensi vani .
E Attraverso l’immagine del tuo pensiero
è inafferrabile il tuo corpo !
Non riesco stare a galla
a  fatica annaspo nel tuo inchiostro rosso.
Col cuore ,l’anima mia lascia l’irrisolto
credo di volare tra le intemperie,
di non credere che è solo fantasia ;
è la notte di un sogno bugiardo e vile .
Fragile è l’incanto d’illusione
così è l’amore ,mi chiedo ?
Amare ciò che non è possibile ,palpabile
amare amore , amare l’impossibile desiderio.
I colori nel pallido iride s’irradiano
nei miei occhi l‘arcobaleno
forse ho scoperto dove afferrare l’invisibile ;
da un vortice di balsami e unguenti esotici ?
No !L’odore salmastro della gioia annebbia il cuore !
Risacca la sola idea incrocia l’eros dei fantasmi ,
calcifica i riflessi degli occhi altrui ;
resto inerte ,con la voglia nell’inquieto sonno .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

LA DAMA DEL CASTELLO .

La dama del castello
E nei tempi dei tempi
nei giorni che verranno ,
sempre, in ogni istante
resti e sarai il mio fuoco eterno .
Oh dunque ,  felice dama
per me suoni la  bella  melodia ,
all’orecchio mio il rintocco di campane
di, dardi ,e scoppiettanti sentimenti .
Tu la  musa d’altri tempi sei grappolo d’uva
sul palato mio addolcisci la mia anima  ,
l’audace  amante che il cuore mio infervora
nella bellezza della vita, nei miei sogni .
Tu , l’unica !
Mi cerchi nei meandri degli scogli,
tra i versi delle mie poesie amore assaggi
non hai voce , hai la velata solitudine .
Ed io che ti dono il mio castello
ti faccio ricca ,preziosa ,
nel regno dove tutto è miele
consacro il tuo indugio .
Non hai corazza alcuna , sei fragile
sensibile all’amore ,
sei la mia dama del castello
la ricca rugiada
che bagna il nostro amore .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

CUORE BEFFARDO .

Cuore beffardo.
Ferito ,beffato , spezzato ,innamorato .
Povero cuore
ha il ruolo del mediatore :
il venditore di illusioni,
di emozioni traboccanti
di pregiudizi e indiscrezioni ,
tremante di paura
ha incertezze e tanta nostalgia .
Perseguitato non trova compromessi ,
calpestato da insensibili rimorsi
negato ,dimenticato da false lacrime,
ubriacato da crudeli apprendisti .
Cuore beffardo ,cuore mio
così vivo , così intero
vero, come un fiore ,
ha il palpito di te
che mi vorresti amore  ,
che mi senti sulle tue batterie .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

IO SONO L’EREMO .

Io sono l’eremo
 
Scrissi un tempo tante cose le cui lettere ,erano dirette ad una amata .
Le scrissi col cuore ,con la convinzione che fossero vere .
 
Ma ,io sono l’eremo
sul luogo sacro batto i piedi
batto l’oro sulla pietra ,
soffro , lo sdegno dei martiri
son schiavo, ho il morso del leone.
Tra i frastuoni umani è stordito il mio udito
impugna tregua di tormenti acri ,
spezzato il cuore
m’ha sepolto, fra le sue macerie .
Io sono la voce del delirio
falsa e aspra, flagello i sentimenti ,
mi insinuo nel tuo rifugio donna
nella iniqua sorte ,t’affliggo l’anima ,
indegno del tuo amore , mi umilio .
Sono quel che sono
un altro non lo sarò mai ,
le mie sono buone intenzioni
sul tuo benedetto corpo, semino il grano .
 
Sarò folle e loderò il tuo bacio
sarò per te pelle
e sulle tue labbra, poserò il piacere ,
sarò musica per le tue orecchie
la melodia ,tenera e crudele .
 
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

ED IO SPERAI .

Ed io sperai .
Fu fatale il misericordioso addio
non ebbi diniego …
ebbi la strana sensazione dell’essere tradito .
Passarono giorni , mesi anni
passava in me il tempo dell’amore ,
l’infelice lacrima si tinse di veleno ;
lasciavo un mondo che mai era stato suo .
Ed io sperai che quel tempo fosse mio …
tra i saggi mi trovai a scrivere poesia
a immaginarmi re per un solo giorno ;
a dipingere foglie sul sagrato d’un altare  .
Deludente fu la sorte la mia evasa prospettiva
non ebbi riscontro vero …
si persero nel fango le finte congetture .
Fosti un’arma a doppio taglio donna !
La domanda vinse la vittoria ,
divenisti proposta d’occasione ;
in te nulla più era come prima .
Ed  io sperai che tu tornassi ad essere farfalla !
Fiore di campo del trepido respiro …
sperai di punire l’anima mia ;
di averti ancora negli occhi miei .
Ora tace in me il silenzio !
Tace l’aspro morso …
la cruda sferza m’ha reso forte ;
l’insaziabile desiderio in un altro cuore spera  .
Giovanni Maffeo Poetanarratore.

ANIMA E CORPO .

Anima e corpo .
Sei in  me con la tua  anima e il  tuo corpo
sangue che pulsa energia rinasce;
Fu disprezzo di acide parole il tuo amore
fosti presto la mia nemica .
Oggi tu  sei libera !
Candeggi  panni sbiaditi gli ridandone colore,
passano gli anni e hai paura di invecchiare …
hai il gelo che nel tuo cuore si avvicina .
E parli con vocaboli insignificanti
afferri il mio udito e taccio ,
in abbracci da te sorrisi colsi
ti persi e  fu presto naufragio .
Sei l’unica mia ragione d’essere
sei tu amore l’amore perso …
la bugia!
Raggio penetrante e si  fa’ scintilla
di pietra , in capezzoli di lava.
Giovanni Maffeo Poetanarratore.

IL TRAVAGLIO PERPETUO .

Il travaglio perpetuo.tim
Fu già nel grembo materno
che gridai forte il canto mio ,
cercai i miei ripari in versi di poesia ;
fermai il destino narrando la parola .
E’ un travaglio perpetuo questa vita
e scrissi di te ,di terre e mari
di un Dio che vive tra di noi ;
di spazi vuoti da riempire
e malinconie che solo tu potrai perire.
Toccai con mano la realtà del fato !
Il confine vivente di un mondo stellare ,
vissi lo spirito e fui combattivo;
fu l’arma migliore per chi ha una mente pura .
Fu nell’età dell’oro che assaporai la carne nuda!
Toccai il sangue del proibito
e con mano il fiore del peccato ,
di una femmina ne fui innamorato;
si rese sterile all’evidenza d’un concreto.
Toccai il suo cuore amaro …
le sue labbra erano appese a un filo,
espiavo così i suoi silenziosi odori ;
rendeva povero l’evento che accadeva.
Più volte gli alati scempi mi misero alla prova ,
più volte rincorsi la brezza del brivido gelo:
mi tenevi appeso tra l’allegoria e il profano;
sulle membra,  la fredda delusione.
Oggi vedo cadere su volti la cera del pianto !
Un travaglio perpetuo che mai avrà fine:
il dolce peccato che si nega  all’innocenza ,
dalle violenze erotiche , il sudario asciugo.
Giovanni Maffeo Poetanarratore .