SENTIMENTI TRADITI .

SENTIMENTI TRADITI‭ ‬.
Era una ventata di oblio quell’estate‭
di aria calda che addolciva l’anima‭ ‬,
spinta dall’onda sul mare ti arrossiva‭
ti faceva sentire donna‭ ‬,la fresca primola dell’inverno‭ ‬.
E sentivi l’amore‭ ‬…
quello mai provato‭ ‬,quello che ti stropicciava la pelle‭ ‬,
tra i capelli la farfalla‭ ‬,la notte inseguiva il giorno‭
l’emozione saliva nel parlarti da lontano.
Ma poi,‭ ‬poi hai tradito i tuoi sentimenti‭
li hai chiusi a chiave tra le ferite‭ ‬,
li hai cacciati dal tuo cuore‭ ‬…
nella ribelle favola i tuoi anni solitari‭ ‬.
Tutto ha un senso‭ ‬,una spiegazione‭
e dagli sterili tuoni non cadde pioggia‭ ‬,
mi portavi via lacrime silenziose‭
nella stagione del fragore tradivi il tuo amore‭ ‬.
Giovanni Maffeo‭ ‬.‭ ‬Poetanarratore‭ ‬.

IMMAGINE.

Immagine .
Presto sarà sera ed io non ho la tua essenza
ho solo l’immagine della tua anima
di un luogo ove fiorì il tuo giardino
ove i tuoi baci hanno labbra di velluto.
S’affilano nei tremori della carne
nell’aria sottile che atavica la luce
col tuo fascino di vita mi portasti nell’oblio
sulla mia rigida barba posasti la tua lingua .
E leccasti il sapore dell’amore!
Quel concentrato di sentimento
ove abusasti della spasmodica iterazione
l’inquietudine che svanì nella fantasia .
Non riesco a dormire a sognare
ho tra le mie braccia il tuo desiderio …
I tuoi grandi occhi d’amore parlano
tutto resta statico ,
un fermo immagine di calde essenze .
E dal crepuscolo oltre la luce i tramonti
s’illumina l’immagine dell’anima
s’imprime in fantastiche vertigini ,
s’abbonda  sulla tua bocca di fragola.
Tu ,la luce !
Il corpo battente di una interrotta armonia ,
avvenente mi fiammi , gli anni miei ruggi .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

E TI VENGO A CERCARE .

E ti vengo a cercare .
Non so cosa stia capitando ,in me , nei miei sentimenti
Provo con forza a non pensarti
a volerti dire ti voglio bene …
Non riesco ,non ce la faccio sono esausto :
Ci cerchiamo nel silenzio come due ladri nella notte .
E ti vengo a cercare nel profondo mare
Ove c’è il tuo fiore ,la magica perla 
È tua ,la colgo ,gli parlo :
Perché mi hai fatto innamorare ?
Non c’è risposta , nemmeno tu sai raccoglierla ,
Non c’è una ragione logica …
C’è solo gioia nel sapere che ci sei ,
Che anche oggi mi lasci il tuo saluto .
Ma io ti vengo a cercare nelle fredde sere di inverno
per scaldare il mio corpo la mia anima …
Su spiagge in riva al mare , nei miei reconditi pensieri
Nel tuo intimo ,quando spogli i tuoi tesori ,
Quando annusi la mia pelle e sento che sei vicina
Nell‘impossibile amore quel giorno , infrangeremo la magia .
Ti ritrovo tra i miei fiori , nei petali caduti di una rosa
Nell’ala possente che splende purpurea,
Splende ,perché non si arrende il sentimento
È forte questo nostro incanto nessuno lo può cancellare ,
Nemmeno tu , che vivi prigioniera tra il bizzarro e il profano .
Si , ti vengo a cercare ed è bello farti da zerbino ,
lo scendiletto dell’amore.
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

L’ECLISSE DEL CUORE.

L’eclissi del cuore .
( Madrigale )
Mordo la robusta scorza
sulla quercia la mia bocca giace ,
si appropria di un volere effimero ;
in un instabile cuore batte l‘avvenire.
E venne il sollievo !
Un’altra luce a me s’inebria …
odo il suo sordo fremito ;
odo te nella mia anima minuta .
Odo il garrire delle rondini
esse emigrano dove una rosa sboccia ,
nel lontano paradiso
ove l’ evanescenza mi fa tuo ;
lì placo il mio animo ridendo sottovoce .
Ed è la lussuria che mi tenta ,
di accidia pecco …
di illusioni non ne voglio più soffrire ;
ai falsi plausi gli batto le mie mani .
E da maculati teli realizzo una bandana
la coloro d’amore di autunno e primavera ,
la musica segnerà la nostra storia ;
ricorderà te con gli occhi di rubino .
Sei la nuova fiamma …
benvenuta nella mia vita !
L’eclissi del cuore sarà passeggero
in albe chiare intarsiate aurore .
E tra i manti di neve seta e organza
nasce il dolce tuo fiore ,
spandi oro ai piedi di un braciere ;
senza fiato , l’inferno mio baci .
Giovanni Maffeo Poetanarratore .

TRA I CILIEGI LA TUA ANIMA .

Tra i ciliegi la tua anima‭ ‬.
Nell’incedere la tua figura avanza‭
va solenne nei perigli della vita‭ ‬,
va a coricarsi nel celebrato amore‭
sotto ciliegi e rezzi‭  ‬di frescure‭ ‬.
Lasci a me la tregua‭ ‬…
la pausa di riflessione‭
il pensiero ambiguo della rude fiamma‭ ‬,
la sorpresa filosofica,‭ ‬il principio delle tue idee‭ ‬.
E fu tra i ciliegi a cogliere il vanitoso tratto‭
ove all’orizzonte apparisti all’improvviso‭ ‬,
lì spuntò il sole e fu vittoria‭ ‬…
fu soffio e brezza‭ ‬,‭ ‬la carezza avvinta‭ ‬.
Ma tu,‭ ‬dove eri quando io ti volevo‭
ti desideravo nella mia carne‭
nei miei sogni‭ ‬,‭ ‬dove‭ ?
Forse prigioniera dell’amara acredine‭?
Dove era il timido bacio‭ ‬…
rubato alla vita per gioco‭ ‬,
dove eri oh musa‭ !
Io‭  ‬che in te‭  ‬languivo la mia poesia.
Giovanni Maffeo Poetanarratore‭ ‬.‭