Custodiscili nel tuo nome

 

custodiscili nel tuo nome

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 20,28-38

Salmo: Sal 67 (68)

Vangelo: Gv 17,11b-19

 

La preghiera di Gesù al Padre, presentata nel Vangelo di oggi, è davvero carica di amore e tenerezza nei nostri confronti.

“Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi”. Venuto il tempo che Gesù salga al Padre, lo esorta a custodirci, ad aver cura di noi, così da sentire questa profonda continuità tra il Padre e il Figlio.

Il Signore desidera farci fare esperienza viva del Suo amore, del Suo esserci nella nostra vita e invita il Padre a non toglierci dal mondo, ma a preservarci dal male. Non ci sono davvero parole più belle. Quando teniamo ad una persona cara, vogliamo il bene per lei, così Gesù ci affida a Colui che ha di più caro e che solo Lui può capire il Suo amore per noi, perché è lo stesso di Dio!

Nonostante le sofferenze e le fatiche, Dio è qui per proteggerci dal male, ed è il Figlio stesso a chiederlo, perché il bene in ogni sua forma prevalga, e sia la risposta a tutto ciò che viviamo.

È possibile vivere in questo mondo e affrontare tutto ciò che accade, grazie alla mano provvidente del Padre, la quale semina e dona costantemente il bene per tutti i suoi figli. Siamo consacrati nella Verità, in quella Parola che esce dalla bocca di Dio, il giorno della creazione e ci rivela quanto per Lui, sia noi che il mondo, siamo cosa buona: “Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona” (Gen 1,31).

La preghiera di Gesù si eleva al Padre e scende su di noi, su questa terra, affinché possiamo sentirci custoditi nelle mani di Dio, uniti in una comunione che non avrà mai fine, e che fa di noi una Sua opera di bontà e Misericordia.