17 MAGGIO 2023
MERCOLEDÌ DELLA VI SETTIMANA DI PASQUA
Prima lettura: At 17,15.22-18,1
Salmo: Sal 148
Vangelo: Gv 16,12-15
Come i discepoli, anche noi siamo lenti a capire il disegno di Dio, per questo lo Spirito ci viene in aiuto, ci fa camminare verso la Verità, ossia ci introduce gradualmente nella vita di Gesù, perché Lui in persona è la verità.
Lo Spirito sarà il portaparola di Gesù, come Gesù era stato il portaparola del Padre. Egli non solo farà ricordare le parole del Gesù storico, ma “annunzierà le cose future”: quello che Gesù vorrà dire alla sua chiesa.
Lo Spirito apre al futuro come una corrente che trascina la storia verso nuovi sentieri. Pregarlo è accendere nel cuore quel desiderio, quella nostalgia di un amore che vuole rimanere sempre in compagnia del suo Signore, perché il suo futuro si dispiega nell’amore.
I doni che lo spirito elargisce comunicano ad ogni cristiano la vitalità propria di Dio. L’umanità ha un bisogno estremo di discepoli testimoni di vita nuova, generata dal Signore risorto.
Ciascuno ha bisogno di credere, che questi doni sono riversati nel profondo di ogni cuore, che riguardano proprio la mia persona, la mia unicità, e così possa tenere alta la vita con l’inventiva, il coraggio, la creatività dello Spirito, di questo Dio che mi fa guardare sempre più in là, che mi affida il suo futuro, perché altri credano nel suo amore e conoscano la verità, ovvero: Gesù stesso.
“Gesù, guida sempre i miei passi,
e li dove non sono capace di portare il peso,
fammi sentire che non sono solo:
Tu rimani, resti, ti fai accanto,
fa che possa sentire non il peso,
ma il sollievo di Te che ti fai carico di me”.
(Shekinaheart Eremo del cuore)