Il Vangelo di oggi ci aiuta a comprendere quanto sia grande la familiarità con Gesù. La Sua Parola è il mezzo con cui possiamo far parte della famiglia di Dio. E come in ogni famiglia vi sono difficoltà, fatiche, ma anche meraviglie e riuscite. La Parola è quello slancio capace di farci allargare lo sguardo, renderlo attento, non perché teme il Signore, ma perché è familiare con Lui.
Il Signore ci chiama a sentirci parte di una relazione importante, madre e fratelli sono legami di sangue, di DNA; la nostra origine è essere parte di Lui, ed è proprio per questo che il nostro cuore può trovare la pace.
La pace data dall’ascolto della sua Parola ci forma e ci trasforma secondo il cuore di Dio. Sant’Agostino diceva: “il mio cuore è inquieto finché non riposa in Te”. Questo perché nella profondità il nostro cuore sa a chi appartiene, c’è quella parte di noi pulsante, che tende ad incontrare il suo Dio. Allora fermiamoci ad ascoltare la sua Parola. Fermiamoci e facciamola entrare in noi, così che ci aiuti a crescere, per poter essere ciò che siamo chiamati a diventare: fratelli e madri nell’umanità.