La luce splende nelle tenebre

la luce splende nelle tenebre

 

SABATO 31 DICEMBRE 2022

31 DICEMBRE – SETTIMO GIORNO FRA L’OTTAVA DI NATALE

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura:1Gv 2,18-21

Salmo: Sal 95 (96)

Vangelo: Gv 1,1-18

 

“La luce splende nelle tenebre

e le tenebre non l’hanno vinta”.

Questo è l’augurio con cui desideriamo terminare l’anno. Un anno ricco che ha vissuto gioie, oppure dolori, ciascuno ne avrebbe da scrivere pagine della propria storia. In alcuni casi sapere che è finito dà speranza per il futuro. Gesù è Colui in grado di alimentare questa speranza, è quella Luce capace di illuminare ogni cuore, a volte ferito dall’anno passato.

Le parole del prologo di Giovanni, ci vengono incontro come un segno: nulla può spegnere la Sua luce! Un anno nuovo attende di nascere, auguriamoci possa crescere con il bambino di Nazareth, anch’Egli appena nato quasi per accoglierlo. Auguriamoci di vivere giorno dopo giorno nella Sua luce, affinché essa illumini i nostri istanti, così da poter respirare quella pace e serenità invocata e sperata da tutti i popoli, e che le tenebre non l’hanno vinta.

“Signore,

un anno nuovo attende l’orizzonte,

fa che sia pieno di speranza e fede in Te.

A chi è nel buio, dona la luce,

a chi soffre e si sente solo, dona il Tuo conforto.

Ogni cuore possa conoscerTi,

così che al termine dell’anno a venire,

possiamo trovarci tutti a riscaldarci

dinanzi al fuoco del Tuo amore

e sentirci ogni anno, per tutto l’anno a casa con te”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

 

Buon Anno

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Ti saluto o anno

saluto di te tutto ciò che è passato:

gioie, lacrime, sorrisi, paure.

Ti saluto perché un altro anno sta arrivando

Ciò che accomuna tutti è la speranza che sia un anno migliore

ma di te, o anno, rimarrà sempre il ricordo.

Nella vita ho imparato che bisogna voltare pagina con un sorriso

anche quando sorridere non è facile

e nella guancia c’è una lacrima che si sta ancora asciugando.

Sorrido, perché il nuovo anno dipende anche da me

e nonostante tutto o attraverso tutto 

voglio viverlo in piedi, a testa alta.

E invito anche te che leggi a farlo:

fissa il tuo ricordo, su quell’unico ricordo che ti fa stare in piedi 

e apri la finestra al nuovo anno.

La senti l’aria fresca? 

Sei in piedi alla finestra del nuovo anno,

tutto ciò che hai affrontato prima ti ha portato qui

in piedi davanti a un tempo nuovo,

che Qualcuno ha preparato per te.

(Shekinaheart Eremo del Cuore)

 

 

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Questo tempo, questo anno

 

 

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LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Bar 5,1-9
Salmo: Sal 125 (126)
Seconda lettura: Fil 1,4-6.8-11
Vangelo: Lc 3,1-6

Il Vangelo di questa II domenica di Avvento comincia con: “nell’anno…” per indicare che la Parola venne su Giovanni. Sentiamoci anche noi quest’anno nel tempo in cui il Signore ci rivolge la Sua Parola. Solitamente tendiamo a segnare le date importanti, programmiamo eventi, incontri… Sentiamoci nel programma di Dio e il suo desiderio di incontrarci e di scegliere questo tempo a volte sempre uguale, anonimo, per venirci incontro. Non importa come sia questo tempo che stiamo vivendo; la Parola che viene incontro a Giovanni avviene nel deserto: il caldo, l’aridità, la sete, la solitudine diventano la “veste dello splendore della gloria” che viene da aver reso quel luogo un posto dove:

“Dio ricondurrà Israele con gioia
alla luce della sua gloria,
con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.”

Sorgiamo allora e portiamo con noi ogni granello di sabbia dei nostri deserti per preparare la via del Signore!