Emmaus

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03 APRILE 2024

MERCOLEDÌ FRA L’OTTAVA DI PASQUA

Potessimo dire anche noi come i discepoli di Emmaus: “Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto”. È questo il percorso dell’ottava di Pasqua, renderci conto che Egli è vivo ed è risorto per vivere con noi! Non dobbiamo relazionarci al Signore in maniera “nostalgica”, come ad un morto, ma con un vivo, la cui relazione è dentro di noi.

Che bello poter dire: “resta”, esprimere quel desiderio rivolto a Dio, quasi che l’affetto prevalga sulla capacità umana di comprenderlo vicino.

Noi siamo come i discepoli di Emmaus, camminiamo con Lui ma non riusciamo a percepirlo. Come mai i discepoli non lo riconoscono? Era cambiato?

Chiediamo al Signore di cambiare il nostro cuore, di renderlo docile al Suo ascolto, di sentire il cuore ardere d’amore, perché così potremmo riconoscerlo in tutti quei tramonti della vita, dove la fatica prevale e muta persino l’aspetto. Ma Dio, rimane fedele alle sue promesse con tutto se stesso, la testimonianza è proprio di questi giorni, in quel “sino alla fine”, affinché alla fine dei nostri possiamo dire: il Signore è restato, non se ne è mai andato.

“Signore,

resta con me,

ogni giorno possa sentire la Tua forza.

Tu risorto cammini con me

ed io spesso non Ti riconosco.

Resta con me,

anche quando sono io che vorrei scappare,

Resta, ed insegnami a stare presso la croce,

come presso il Risorto

e gioire anch’io delle gemme della Pasqua.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Maria di Magdala e Gesù

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02 APRILE 2024

MARTEDÌ FRA L’OTTAVA DI PASQUA

Maria di Magdala si reca alla tomba di Gesù, il dolore è ancora grande per i fatti accaduti, ma la tomba è vuota, dov’è il suo Signore? Lei vuole ritrovarlo a tutti i costi, andrà a prenderselo. Una voce le parla, eppure non lo riconosce, Maria sta cercando un Gesù “morto”, solo quando sente pronunciare il suo nome lo riconosce, Gesù è vivo e la chiama, chiama ciascuno di noi per nome.

Appena nasciamo ci chiamano per nome. Gesù risorto chiama per nome, ovvero chiama a nuova speranza di vita; è Lui che si fa incontro e ci apre ad una nuova missione, ci manda dai fratelli.

L’esperienza del Signore risorto, ci fa toccare la vita, la fede non è un bel pensiero da esprimere, ma vita concreta da condividere. L’annuncio della resurrezione è vita in movimento.

Credere nella Parola del Signore e nel suo amore, ci consente di vivere da risorti anche in mezzo agli innumerevoli segni di morte, che attraversano la nostra vita e il nostro mondo. I nostri occhi come quelli di Maria di Magdala, ora vedono risplendere la vita; la risurrezione ci porta vita che nasce dalla morte, grazie alla forza dell’amore di Cristo.

“Signore,

chiama il mio cuore,

così che ascolti la Tua voce da Risorto.

Ti fai accanto

e seppur a volte io non Ti riconosca,

Ti vorrei trattenere,

ma oggi mi insegni che non ho bisogno di farlo,

perché non si trattiene Colui che è sempre con te.

E Tu, mio Signore,

sei una presenza che ha voce

per dire sempre al mio cuore:

non temere ci sono io per te”.

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

Pasqua

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31 MARZO 2024

DOMENICA DI PASQUA «RESURREZIONE DEL SIGNORE»

Oggi riviviamo l’annuncio della risurrezione di Cristo: “Questo è il giorno che ha fatto il Signore, rallegriamoci ed esultiamo”.

La luce di Cristo che risorge glorioso disperde le tenebre del cuore e dello spirito e lo invade di una gioia nuova. Egli non ha trionfato sulla morte eliminandola o scartandola ma entrandoci con la sua vita, ha versato la sua vita nella morte, cosi ora vivere nel Signore risorto, significa vivere in Colui che ci partecipa il suo amore, tanto da farlo diventare in noi radice di una vita rinnovata, scopo supremo del nostro essere e agire.

All’alba della risurrezione, sono le donne che vanno al sepolcro, a darci la testimonianza di questa novità di vita; Maria Maddalena, per prima sente la “dolcissima voce amica” chiamarla per nome, quella voce scalda il cuore: il Signore è veramente risorto, non è piu nel sepolcro, ci precede, è sempre al nostro fianco.

La pietra che chiudeva il sepolcro è già rotolata via, non ci sono più impedimenti per il nostro cuore, Gesù lo possiamo incontrare; possiamo “vedere e credere”, fare esperienza del mistero della risurrezione.

Che questa Pasqua possa generare in tutti, germogli di vita nuova, di speranza quotidiana, di gioia e ringraziamento per un Dio morto e risorto per me: questo è giorno di festa e gioia grande, il giorno dell’amore vivente: Cristo è risorto! Alleluia!

“Signore,

oggi risplende la luce della vita anche per me;

ovunque sono,

Tu ci sarai,

qualsiasi pietra nel mio cuore,

verrà srotolata dalle mani del Risorto.

È pasqua,

è Pasqua anche per me,

per un dono del Tuo amore,

per un dono del Tuo cuore,

che attraversa in me ogni fibra di peccato, ferita e dolore,

per dargli calore.

La Tua Risurrezione è la mia realtà,

perché Tu sei Risorto anche per me.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

 

La certezza che Lui è risorto

La certezza che Lui è risorto

 

10 APRILE 2023

LUNEDÌ FRA L’OTTAVA DI PASQUA

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: At 2,14.22-33

Salmo: Sal 15 (16)

Vangelo: Mt 28,8-15

 

Il Signore nel Vangelo di oggi ci dona una certezza: Egli è qui, è risorto per tutti, per chi come quelle donne vivono di timore e gioia, e per coloro che tentano di modificare la realtà e usano ogni mezzo possibile per ostacolarlo.

Due situazioni, due realtà diverse ed entrambe possono coabitare in noi, poiché è vero, Cristo è risorto, ma noi? Noi siamo sempre gli stessi! Finisco le feste, torniamo nelle nostre case e cosa è cambiato nella nostra vita? Eppure nonostante tutto siamo gli eredi di una promessa: la certezza che Lui è risorto! La sicurezza che nel marasma dei giorni, una luce promessa nei secoli prorompe nella nostra esistenza, per liberarla dal peccato che ci portiamo dentro, dal dolore dei nostri oggi.

Questo racconto giunge a noi per ridare speranza e risanare i cuori, perché qualsiasi situazione abbiamo vissuto, questo è il tempo della grazia, dove ogni pietra può essere rotolata via. Sia questo tempo di Pasqua, un tempo in cui “accendere una luce” sulle nostre strade, la luce di Cristo risorto, poiché davvero oggi e sempre, “la vita ha vinto la morte” rendiamo gloria al Signore.

 

 

 

È risorto!

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DOMENICA 09 APRILE 2023

RISURREZIONE DEL SIGNORE

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: At 10,34a.37-43

Salmo: Sal 117 (118)

Seconda lettura: Col 3,1-4Oppure: 1Cor 5,6-8

Vangelo: Gv 20,1-9

Si ricomincia dal giorno uno. La Risurrezione di Gesù è l’inizio di un nuovo percorso, è segno di novità al punto che tra le prime luci dell’alba e il buio della notte, vi è una pietra tolta. Quali sono i pesi più grandi che hai nel cuore?

Affidali a Lui, a Gesù, che ne farà luogo di rinascita.

Corri come Pietro e Giovanni pieno di speranza, guarda e meravigliati di tanta grandezza: il Signore è risorto e con Lui anche tu.

Senti l’amore correrti incontro, quando stanco dal peso del tuo peccato non hai la forza di alzare gli occhi, oggi la pietra è stata tolta, i teli piegati, tutto è in ordine, perché nella sofferenza dall’interno Dio ha cura di te.

Oggi è un giorno di grande gioia, non solo perché il Signore c’è l ha fatta ed il bene ha vinto sulla morte, ma perché l’amore è risorto in noi, nel sepolcro del nostro cuore Gesù ha tolto quella pietra, e si, le fatiche non mancheranno dovrai ancora correre ma ora sai dove e con Chi.

Sia questo giorno di Pasqua un tempo in cui tornare a credere in lui e per farlo bisogna passare dal sepolcro, non è facile, però la certezza è questa: Dio è già con te, è uscito fuori e ti attende per dirti: coraggio, Risorgi con  me!

 

Bisognosi di risurrezione

 

Bisognosi di risurrezione

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: At 10,34a.37-43

Salmo: Sal 117 (118)

Seconda lettura: Col 3,1-4 Oppure: 1Cor 5, 6-8

Vangelo: Gv 20,1-9

 

La Risurrezione di Gesù, diventa la chiave per vedere e comprendere la Scrittura. Tutto quello che sembrava incomprensibile, diventa chiaro, è come se si fosse accesa una luce nell’oscurità. Gesù è risorto, quella sofferenza, quel dolore, trovano in Lui una nuova via.

Tutti i personaggi di questo brano, hanno in comune un ritornare a sperare. Maria di Magdala non vuole arrendersi, sta in attesa di qualcosa e va al sepolcro, quando ancora era buio. Pietro e Giovanni corrono a cercare il Signore. E noi, come loro, abbiamo bisogno di sperare, desideriamo che il Signore risorga, per risorgere con Lui.

Ci siamo anche noi in questo brano di Vangelo, in quella scoperta, in quella corsa, nel ritornare a credere, tutti abbiamo bisogno di Risurrezione. Indipendentemente da ciò che facciamo, o a che punto siamo del cammino, oggi è Pasqua! Il sole è sorto!

Il Signore è venuto a dare alle nostre vite, la luce che mancava, a risollevare gli animi stanchi e consolare gli afflitti. Ci troviamo a festeggiare la Pasqua, e può darsi che alcuni stiano ancora vivendo il venerdì Santo; coraggio il Signore è con noi e la Sua Risurrezione ne è il segno: quel buio finirà, tornerà la luce e risorgeremo.

Le nostre notti sono abitate da Colui che dal sepolcro risorgerà, ed è proprio da lì che ricomincerà la vita. Non siamo soli, Gesù ha spostato quell’enorme pietra, affinché possiamo aver la forza di vivere. Guardiamo la nostra esistenza alla luce della Sua presenza, così che tutta la sofferenza, la fatica, la fragilità, può anche non essere annullata, ma viene rialzata, recuperata, perché risorta con Cristo.

Alleluia! Oggi la vita ha trionfato sulla morte, e possiamo correre per le strade del mondo ad annunciare a tutti di aver coraggio, perché il Signore è risorto per noi, per tutti.