Maria De Filippi ha rivelato: «La mia vita è cambiata radicalmente tre anni fa, grazie a Belen Rodriguez». La regina della tv ha rivelato in una recente intervista di essere in debito con la showgirl, che ringrazia per averle fatto scoprire una cosa in particolare: una passione chiamata crossfit.
In particolare, come rivela a Fuorigioco, inserto domenicale della Gazzetta dello Sport, Maria De Filippi da tre anni a questa parte è diventata una grande patita del crossfit, tanto da portarsi un vogatore per l’attività fisica in vacanza. «Le storie di Instagram di Belen avevano ispirato sia me che Luciana Littizzetto, ma poi era stato chiesto a me di imitarla in palestra. Mi aveva colpito anche la perfetta postura assunta da Belen anche mentre svolgeva le pulizie di casa» – racconta la conduttrice, volto storico di Mediaset – «Mi sono resa conto che è difficile e faticoso, iniziai facendomi seguire da un istruttore di crossfit anche se non riuscivo ad essere brava come Belen. Oggi, invece, mi alleno con un personal trainer tre o quattro volte a settimana».
La svolta ‘sportiva’ di Maria De Filippi, 56 anni, non ha ovviamente prodotto risultati immediati: «Prima era una fatica pazzesca, ma ci ho preso gusto e alla fine, oltre a stare meglio fisicamente, sono riuscita anche a combattere l’ansia. Sono ormai tre anni che mi alleno regolarmente e sono diventata dipendente dal crossfit. Arrivo sfatta alla fine dell’allenamento, ma non mollo». L’allenamento, infatti, è decisamente faticoso: mille metri di vogatore per iniziare, 30 squat, 30 addominali, 30 piegamenti sulle braccia, 10 piegamenti, 10 sollevamenti pesi da terra, 20 sollevamenti con la palla e altri 30 addominali. Per concludere l’allenamento, altri mille metri di vogatore.
Oltre all’attività fisica, Maria De Filippi da qualche tempo segue anche una dieta molto rigorosa: solo 60 grammi di pasta una volta a settimana, niente dolci e tanto pesce e carni bianche. Il risultato finale è decisamente soddisfacente: «Il crossfit mi dà serenità. Sento che ogni volta posso chiedere un po’ di più a me stessa. È uno stimolo continuo e per farlo posso essere ovunque: non c’è l’incubo della palestra. Bastano quattro mura e pochi oggetti».