Il terribile inganno dell’amore

Uscita la giovane piccarda, che l’artista di Saint-André-des-Champs avrebbe potuto scolpire nel suo portale, Françoise mi portò una lettera che m’inondò di gioia, giacché veniva da Madame de Stermaria, la quale accettava di pranzare con me mercoledì. Da Madame de Stermaria e dunque, per me, più che dalla reale Madame de Stermaria, da quella cui avevo pensato tutto il giorno prima che arrivasse Albertine. Questo è il terribile inganno dell’amore: che comincia col farci giocare, anziché con una donna del mondo esterno, con una sorta di bambola interna al nostro cervello – la sola, d’altronde, che abbiamo sempre a nostra disposizione, la sola che potremo possedere, e che l’arbitrio del ricordo, poco meno assoluto di quello della fantasia, può aver reso tanto diversa dalla donna reale quanto la Balbec del sogno lo era stata, per me, dalla Balbec della realtà; creazione fittizia cui gradualmente, per la nostra sofferenza, costringeremo la donna reale ad assomigliare.

M. Proust, La parte di Guermantes II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Il terribile inganno dell’amoreultima modifica: 2021-12-16T16:08:03+01:00da ellen_blue

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