Andrée venne verso di me con una glissade; io contavo di andarmene quasi subito con Cottard dai Verdurin quando, di colpo, rifiutai definitivamente la sua proposta, preso da un desiderio troppo vivo di restare con Albertine. Il fatto è che l’avevo sentita ridere. E quella risata evocava all’istante i rosei incarnati, le profumate pareti contro le quali sembrava si fosse appena strofinata e di cui – acre, sensuale e rivelatrice come un sentore di geranio – sembrava trasportare con sé qualche particella quasi tangibile, irritante e segreta.
M. Proust, Sodoma e Gomorra II
Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori
Certo che Marcel con la sensualità ci andava a nozze per riuscire a materializzarla così.
Me lo sono detta anch’io, e comunque non è un segreto per nessuno che a livello sessuale le ha provate tutte.