Per rappresentarsi una situazione ignota l’immaginazione prende a prestito elementi noti, e per questo non se la rappresenta affatto. Ma la sensibilità, anche la più fisica, riceve per così dire il solco del fulmine, la firma originale e lungamente indelebile del nuovo evento.
Marcel Proust, Albertine scomparsa I
Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori
L’immaginazione, l’ignoto e la sensibilitàultima modifica: 2022-11-12T15:47:32+01:00da