Dimenticare chi ancora amiamo

Non avevo più che una speranza per il futuro, una speranza ben più straziante d’un timore: dimenticare Albertine. Sapevo che un giorno l’avrei dimenticata, avevo pur dimenticato Gilberte, Madame de Guermantes, avevo pur dimenticato la nonna. E per l’oblio così totale, sereno come quello dei cimiteri, con cui ci stacchiamo dalle persone che abbiamo smesso d’amare, il castigo più giusto e più crudele è proprio quello di intravvederlo come inevitabile, questo stesso oblio, nei confronti di quelle persone che ancora amiamo. Sappiamo, per la verità, che si tratta di uno stato non doloroso, di uno stato d’indifferenza. Ma non potendo pensare nello stesso tempo a quel che ero e a quel che sarei stato, pensavo con disperazione a tutto quel tegumento di carezze, di baci, di sonni amici, di cui presto avrei dovuto lasciarmi spogliare per sempre.

Marcel Proust, Albertine scomparsa I

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Dimenticare chi ancora amiamoultima modifica: 2022-11-30T16:41:21+01:00da ellen_blue

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