L’intelligenza di Albertine

L’intelligenza di Albertine mi piaceva perché, per associazione, ridestava in me ciò che io chiamavo la sua dolcezza, nel senso in cui chiamiamo dolcezza d’un frutto una certa sensazione che è solo nel nostro palato. E, in effetti, quando pensavo all’intelligenza di Albertine, le mie labbra istintivamente si protendevano e assaporavano un ricordo la cui realtà preferivo mi restasse esterna e consistesse nella oggettiva superiorità d’un essere. Certamente avevo conosciuto persone di intelligenza più spiccata. Ma l’infinito dell’amore, o il suo egoismo, fa sì che gli esseri che amiamo siano quelli la cui fisionomia intellettuale e morale è ai nostri occhi, la meno oggettivamente definita; li ritocchiamo di continuo a seconda dei nostri desideri e dei nostri timori, non li separiamo da noi, non sono altro che un luogo immenso e vago dove esteriorizzare le nostre tenerezze.

Marcel Proust, Albertine scomparsa I

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

L’intelligenza di Albertineultima modifica: 2023-01-19T12:28:16+01:00da ellen_blue

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