Qualcosa come un bacio dei suoi occhi

Se questi giri in giardino della nonna avvenivano dopo pranzo, una cosa aveva il potere di farla rientrare: era – in uno di quei momenti nei quali la rivoluzione della sua passeggiata la riportava periodicamente, come un insetto, di fronte alle luci del salottino dove i liquori venivano serviti sul tavolo da gioco – quando la mia prozia le gridava: “Bathilde!* vieni a dire a tuo marito che lasci stare il cognac!”. In effetti, per stuzzicarla (lo spirito che lei aveva portato nella famiglia di mio padre era così diverso che tutti la prendevano in giro e la tormentavano), la prozia induceva mio nonno, al quale i liquori erano proibiti, a berne qualche goccia. La nonna, poverina, correva dentro, pregava con ardore suo marito di non toccare il cognac; lui si seccava, beveva lo stesso il suo sorso, e la nonna se ne andava di nuovo, triste, scoraggiata e tuttavia sorridente, perché era così umile di cuore e così dolce che la sua tenerezza per gli altri e il poco conto che faceva della propria persona e delle proprie sofferenze si conciliavano nel suo sguardo in un sorriso nel quale, al contrario di quel che si vede sul volto di tanti esseri umani, non c’era ironia che per lei stessa, e per tutti noi qualcosa come un bacio dei suoi occhi che non potevano scorgere le persone a cui voleva bene senza accarezzarle appassionatamente con lo sguardo.

[Marcel Proust, Alla Ricerca del tempo perdutoDalla parte di Swann, traduzione di Giovanni Raboni, I Meridiani Mondadori] pp.15-16

*Il nome proprio della nonna sembra essere tutto ciò che resta, nel testo definitivo di Dalla Parte di Swann, di una serie di riferimenti, rintracciabili nei manoscritti, alla tragica vicenda dei due figli del re merovingio Clodoveo II, condannati dal padre – secondo la leggenda – all’atroce supplizio dello snervamento (distruzione per bruciatura dei legamenti e dei tendini) per punirli della loro ribellione contro la madre Bathilde.

Qualcosa come un bacio dei suoi occhiultima modifica: 2023-08-04T12:26:47+02:00da ellen_blue

4 pensieri riguardo “Qualcosa come un bacio dei suoi occhi”

  1. Qui credo che quello che hai sottolineato non abbia a che fare con la sua bellezza ma con qualcosa di molto tuo.
    “qualcosa come un bacio dei suoi occhi”, rimane comunque un diamante.

      1. Appunto, la prima cosa a cui ho pensato su questa nuova sottolineatura, è che non poteva essere casuale che in entrambe c’era di mezzo la “nonna”, quindi mi ero sbagliato, le sottolineature non hanno a che fare con la bellezza della scrittura, ma col personaggio.
        E quando si ama un personaggio, due sono le cose: o lo si ama perché lo si sente molto affine e simile o perché si vorrebbe essere come lui. Escludo la seconda, perché tu sei sempre te stessa, quindi è corretta la prima, avevo visto giusto: “con qualcosa di molto tuo”.
        Sorriso.

        1. Qualcosa di molto mio nel senso che sono affascinata dalle persone come “la nonna”; ma ce ne sono pochissime in giro, e per quella che è la mia esperienza tutte avanti con l’età.

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