Avevo raggiunto una quasi completa indifferenza nei confronti di Gilberte allorché, due anni dopo, partii con la nonna per Balbec. (…) Tuttavia, al momento della partenza per Balbec e nei primi tempi del mio soggiorno, l’indifferenza era ancora intermittente. Spesso – la nostra vita è così poco cronologica, tanti anacronismi interferiscono nella successione dei giorni – vivevo in quelli, più lontani dell’ieri o dell’altroieri, in cui amavo Gilberte. Allora, d’improvviso, non vederla più mi era doloroso, come lo sarebbe stato a quell’epoca.
M. Proust, Nomi di paesi: il paese
Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori
Il castello di Tansonville, nei dintorni di Illiers, modello per la casa di Swann
Non so ma trovo contraddittoria quell’affermazione “la nostra vita è così poco cronologica, tanti anacronismi interferiscono nella successione dei giorni”, soprattutto riferita alla vita di Swann proprio perché vive fra genitori, zie, nonne e donne, una vita con riferimenti così precisi e datati che ogni suo momento ce lo racconta cronologicamente con una foto come facciamo oggi col cellulare. E non è forse vero che la sua Recherche non è altro che una perfetta cronologia di una vita, se vogliamo alquanto ordinata, in quanto vita e, forse, disordinata solo nella gestione dei sentimenti?
Allora, mia interpretazione: io sono innamorata di X, passano due anni e credo d’aver archiviato la cosa; ma all’improvviso, magari anche solo per un istante, sento la nostalgia di X., e mi è “doloroso, come lo sarebbe stato a quell’epoca”. Le intermittenze del cuore sono fatte così. Pensaci, ti sarà successo di dirti: ah, per quella non provo più niente. Poi magari la incroci a un semaforo, lei non ti vede neppure, e tu hai un tuffo al cuore…qualcosa di ciò che stato è sopravvissuto, ma tu non potevi saperlo.
Ma io non ho detto nulla sulle intermittenze del cuore. Mi riferivo solo ad una vita come la sua che è stata, con tanti riferimenti (luoghi, persone ed affetti), invece molto cronologica.
Che poi tu abbia voluto ingelosirmi tirando fuori mister X, è un altro discorso. Poi non prendertela quando dico che ti odio.
🙂 ma io credevo che il tuo focus fosse “la nostra vita è così poco cronologica, tanti anacronismi interferiscono nella successione dei giorni”, ecco perché ho scritto quello che ho scritto. E comunque, detto tra noi, il mio cuore non appartiene a nessuno, e questa poesia di Hikmet potrei tatuarmela:
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l’ho ancora detto.
Se Prevèrt ne accese tre di fiammiferi, lo faccio anch’io e ti rispondo che con Hikmet, da un lato giochi sporco (allumet n.1) e dall’altro ti piace vincere facile (allumet n.2). Che poi il tuo cuore non appartenga a nessuno lo immagino visto che tu sei senza cuore [allumet n.3] :)))
Ahi, che stilettata…ma è nel gioco di incastri che dai il tuo meglio e dunque ti perdono 🙂
ti voglio bene anche per tutte le volte che mi perdoni, anche quando non lo merito 🙂
Bonne nuit 🙂
toi aussi 🙂