La sensualità latente di Mademoiselle de Stermaria

Come sempre, ma più facilmente ora che il padre s’era allontanato per parlare col presidente dell’ordine, io osservavo Mademoiselle de Stermaria. Non meno della singolare e sempre leggiadra audacia dei suoi atteggiamenti – come quando, coi gomiti appoggiati al tavolo, alzava il bicchiere più su degli avambracci – la secchezza d’uno sguardo subito spento, la durezza nativa, familiare, mal dissimulata sotto le inflessioni personali, che s’avvertiva in fondo alla sua voce, e che aveva colpito la nonna, una sorta di atavico punto d’inerzia cui ritornava non appena avesse finito di esprimere, in un’occhiata o in un tono di voce, la propria opinione, tutto ciò sospingeva il pensiero di chi la guardava verso la stirpe che le aveva trasmesso quella carenza di simpatia umana, quelle lacune di sensibilità, quella ristrettezza di stoffa che di continuo si faceva notare. Ma da certi sguardi che s’accendevano per un istante sullo sfondo ben presto prosciugato della pupilla, e in cui si percepiva la quasi umile dolcezza che il gusto dei piaceri dei sensi ispira imperioso anche alla più fiera delle donne, inducendola in breve tempo a riconoscere unicamente il prestigio di chi è capace di farglieli provare, foss’anche un commediante o un saltimbanco per il quale, forse, lascerà un giorno il marito; da un certo rosa vivo e sensuale che fioriva sul pallore delle gote, simile all’incarnato racchiuso nel cuore delle bianche ninfee della Vivonne, credevo d’intuire che mi avrebbe concesso, senza troppe difficoltà, di venire a cercare su di lei il sapore della sua vita in Bretagna, una vita così poetica della quale – per eccesso d’abitudine, o distinzione innata, o disgusto della povertà o dell’avarizia dei suoi – Mademoiselle de Stermaria non sembrava fare gran conto, ma che portava nondimeno in sé come parte integrante del proprio corpo.

M. Proust, Nomi di paesi: il paese

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Monet e il Giappone.Il tempo delle Ninfee”-Palazzo Reale-Milano | La Cultura Come Medicina

Monet, Ninfee

”Tutti discutono la mia arte e affermano di comprenderla, come se fosse necessario comprendere, quando invece basterebbe amare”. (Monet)

La sensualità latente di Mademoiselle de Stermariaultima modifica: 2021-08-27T12:50:18+02:00da ellen_blue

2 pensieri riguardo “La sensualità latente di Mademoiselle de Stermaria”

  1. “tutto ciò sospingeva il pensiero di chi la guardava verso la stirpe che le aveva trasmesso quella carenza di simpatia umana, quelle lacune di sensibilità, quella ristrettezza di stoffa che di continuo si faceva notare”

    Meraviglioso modo per dire che siamo quello che diventiamo.

    “si percepiva la quasi umile dolcezza che il gusto dei piaceri dei sensi ispira imperioso anche alla più fiera delle donne, inducendola in breve tempo a riconoscere unicamente il prestigio di chi è capace di farglieli provare”

    Meraviglioso modo per dire che dipendiamo da quello che proviamo.

  2. “Meraviglioso modo per dire che siamo quello che diventiamo.” e che abbiamo ereditato geneticamente.
    “Meraviglioso modo per dire che dipendiamo da quello che proviamo.” e da chi certe cose ce le fa provare.

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).