Swann era molto “mutato”

Non vedevo Swann da diverso tempo; per un istante mi chiesi se, una volta, non avesse i baffi a spazzola, perché gli trovai qualcosa di mutato; era, semplicemente, molto “mutato” lui stesso perché era molto malato, e la malattia produce nei volti mutamenti profondi, non meno che lasciarsi crescere la barba e spostare la riga dei capelli. (La malattia di Swann era la stessa di cui era morta sua madre, la quale ne era stata colpita alla stessa età ch’egli aveva adesso. A causa dell’ereditarietà, le nostre esistenze sono, in effetti, piene di cifre cabalistiche, di dadi già tratti, proprio come se ci fossero veramente le streghe. E come c’è una certa durata della vita per l’umanità in generale, ce n’è una in particolare per le famiglie, o meglio, nelle famiglie, per i loro membri che s’assomigliano). Swann vestiva con un’eleganza che, non diversamente da quella di sua moglie, associava ciò che era a ciò che era stato. Stretto in una redingote grigio perla, che metteva in risalto la sua figura slanciata, portava guanti bianchi a righe nere e una tuba grigia d’una forma svasata che Delion, ormai, faceva solo per lui, per il principe di Sagan, per il signor di Charlus, per il marchese di Modène, per Charles Haas e per il conte Louis de Turenne. Mi sorpresero l’incantevole sorriso e l’affettuosa stretta di mano con cui rispose al mio saluto, perché credevo che, dopo tanto tempo, non m’avrebbe riconosciuto subito; gli confessai il mio stupore; l’accolse con una risata, un accenno d’indignazione e una nuova pressione della mano, come se sospettare che potesse non riconoscermi equivalesse a mettere in dubbio l’integrità del suo cervello o la sincerità del suo affetto. E, tuttavia, fu proprio quello che accadde; mi identificò – questo l’ho saputo molto più tardi – solo qualche minuto dopo, sentendo citare il mio nome. Ma nessun’alterazione del suo viso, del suo eloquio, delle cose che mi disse, tradirono tale scoperta, fatta grazie a una frase del signor di Guermantes, tanta era la sua sicurezza con cui egli padroneggiava il gioco della vita mondana.

M. Proust, La parte di Guermantes II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

James Tissot, The Circle of the Rue Royale (dettaglio)

A destra Charles Haas, uno dei modelli per Swann

Swann era molto “mutato”ultima modifica: 2022-01-06T12:35:15+01:00da ellen_blue

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