L’essere amato è, volta a volta, il male e il rimedio

D’altronde, è tipico dell’amore renderci al tempo stesso più diffidenti e più creduli, farci sospettare di colei che amiamo più in fretta che di chiunque altra, e prestare più facilmente fede ai suoi dinieghi. Bisogna amare per curarsi del fatto che non tutte le donne sono oneste, vale a dire per accorgersene; e bisogna amare anche per augurarsi, cioè per assicurarsi, che ve ne siano. È umano cercare il dolore, e desiderare poi di liberarsene al più presto. Le affermazioni capaci di riuscirvi ci sembrano facilmente vere, non si sta a sottilizzare troppo su un calmante che agisce. E poi, per quanto multiforme, l’essere amato è comunque in grado di presentarci due personalità essenziali, a seconda che ci appaia nostro oppure impegnato a tendere i suoi desideri altrove. La prima di tali personalità possiede il particolare potere che ci impedisce di credere alla realtà della seconda, il segreto specifico per placare le sofferenze provocate da quest’ultima. L’essere amato è, volta a volta, il male e il rimedio che sospende e aggrava il male.

M. Proust, Sodoma e Gomorra II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

(all about Albertine)

Albertine

Stéphane Heuet, Albertine

L’essere amato è, volta a volta, il male e il rimedioultima modifica: 2022-04-25T17:28:35+02:00da ellen_blue

8 pensieri riguardo “L’essere amato è, volta a volta, il male e il rimedio”

  1. Stavolta mi ha fregato il titolo. Quel “essere amanto”, mi ha fatto leggere tutto d’un sorso. Vabbuò, non importa. Penso che Marcel abbia ribadito su quanto fosse preoccupato più dalle corna che dal godersi un amore. Certo, le corna sono qualcosa che può rivelarsi devastante, ma anche la morte lo è; questo però non significa rinunciare a vivere per paura della morte.
    Ha detto una frase all’inizio “Bisogna amare per curarsi del fatto che non tutte le donne sono oneste, vale a dire per accorgersene”. Intanto non farei differenza, siamo tutti onesti e disonesti, ma vivere un rapporto per indagarne l’onestà o meno, significa rovinarsi la vita. Un certo tipo di gelosia può essere anche piacevole o, anche, divertente ma, alla lunga, stanca.

  2. no, non è possibile! e dire che sono sempre attentissima quando maneggio Marcel…
    comunque sono d’accordo con te, la gelosia malata, quella che non ha appigli nella realtà, va curata. Ma riconosciamo a Proust che era grande anche come psicologo.
    (ora correggo)

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).