Quanto allo scultore Ski, così chiamato a causa delle difficoltà che s’incontrava nel pronunciare il suo nome polacco, e perché lui stesso pretendeva, da quando viveva in un certo ambiente, di non voler essere confuso con dei parenti piuttosto ben messi, ma un po’ noiosi e molto numerosi, conservava ancora con i suoi quarantacinque anni e la sua notevole bruttezza, un che di fanciullesco, di fantasticamente sognante, che gli derivava dall’essere stato fino ai dieci anni il più affascinante enfant prodige del mondo, idolo di tutte le signore. Madame Verdurin sosteneva ch’era più artista di Elstir, col quale non aveva, d’altronde, che somiglianze puramente esteriori. Erano bastate perché Elstir, incontrato una volta Ski, concepisse per lui la profonda repulsione ispirataci, più ancora che dalle persone diametralmente opposte a noi, da coloro che ci assomigliano in peggio, nei quali risalta quello che abbiamo di meno buono, i difetti di cui ci siamo liberati, ricordandoci in maniera irritante ciò che qualcuno ha potuto vedere in noi prima che diventassimo ciò che siamo.
M. Proust, Sodoma e Gomorra II
Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori
Se fra le millemila pagine della Recherche ce n’è anche una dedicata a DAZN, obtorto collo, sarò obbligato a dire che l’opera di Marcel è davvero un’opera che va oltre il tempo.
:))) credo di no, ma poiché mancano ancora tantissime pagine alla fine, hai visto mai che tira fuori dal cilindro pure DAZN? (come puoi immaginare sto saltando a piè pari molti personaggi minori)
Eh sì, c’è da aspettarsi di tutto da lui.
Non immagino nulla su quelli che salti, sei tu la sceneggiatrice 🙂
Mi riferivo al numero di personaggi secondari presenti nella Recherche.
L’avevo capito. Sceneggiatrice nel senso che sei tu a scegliere le pagine. Mica te la sei presa? Se sì, sorriso. Se no, sorriso 🙂
Figurati, che motivo avevo di prendermela, non avevo capito, tutto qui 🙂