Gli antropofagi

“Ero alla Ch…, alla Che… – Che, che, cercate di parlare chiaro, disse il signor Verdurin, non riesco neanche a sentirvi”. Quasi nessuno dei fedeli tratteneva le risa, sembravano una banda di antropofagi nei quali una ferita inferta a un bianco avesse risvegliato il gusto del sangue. L’istinto di imitazione e l’assenza di coraggio governano, infatti, sia le società che le folle. E tutti ridono di qualcuno che vedano schernito da qualcun altro, salvo venerarlo dieci anni dopo in una cerchia dove sia ammirato. È in questo modo che il popolo scaccia o acclama i re.

M. Proust, Sodoma e Gomorra II

Traduzione di G. Raboni per i Meridiani Mondadori

Gli antropofagiultima modifica: 2022-05-12T16:37:07+02:00da ellen_blue

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