Un’altra cosa che fai benissimo è leggere.
“Leggere è un mestiere. Nella lettura ascolti e riproduci il ritmo della scrittura. E la voce è lo spartito. Come diceva Jannacci: però ci vuole orecchio“.
È abbastanza naturale.
“Mica tanto. Quando ho letto All’ombra delle fanciulle in fiore mi accadeva di imbattermi in periodi di trenta righe senza un punto, e lì il ruolo principale è svolto dalla voce che si trasforma. È come un’onda su cui provi a fare surf. Tra l’altro capisci immediatamente se una traduzione funziona o no“.
da un’intervista di Antonio Gnoli a Massimo Popolizio
Leggere Proustultima modifica: 2022-05-25T15:58:19+02:00da
Io, più che cavalcare l’onda, quando m’imbatto in periodi lunghissimi, vado in apnea e devo tornare spesso a galla per comprenderne il filo. In ogni caso, concordo sul fatto che la lettura aiuti molto a giudicare una buona traduzione.
Diciamo che sarebbe buona tradizione un’altrettanto buona traduzione.
Esatto. I traduttori validi sono pochi, e quando non sono all’altezza del compito producono solo danni.