Villaggi direttamente sul mare Sardegna

Villaggi direttamente sul mare Sardegna.

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Cala Moresca, a sud dell’abitato di Golfo Aranci, un angolo di paradiso con sabbia bianca e una cornice di macchia mediterranea; il vento porta l’aroma inconfondibile di Sardegna selvaggia, fatto di lentischio e asfodeli, mirto, olivastri e ginepri.  moresca al tramonto, spesso quando una volpe rossa e un cinghiale scendono dalla collina a dividersi fraternamente il cibo che un gruppo di volontari porta alla colonia felina locale. Cala moresca e la vicina Cala Greca sono i due antichi approdi di Capo Figari, che apre a nord il golfo olbiese, con 850 ettari di macchia mediterranea. La zona è anche un paradiso per i sub, con diversi diving center e vari relitti di navi che attendono sui fondali. La Sardegna, bel mare e spiagge, offre una varietà immensa di scenari e paesaggi. I colori forti di un’isola multiforme riempiono lo sguardo di chi si trova in questa parte di mondo. Le chiare rocce del monte Corrasi di Oliena, nella Barbagia di Ollolai, si impongono allo sguardo del viaggiatore che, arrivando, percepisce la forza della natura e, inoltrandosi in quel territorio tra le strade sterrate, ne scoprirà i suoi segreti: sorgenti, grotte, canyon e una vegetazione fitta e profumata, ma anche le tradizioni pastorali più antiche. Quel viaggiatore sarà poi sorpreso nello scoprire, a pochi chilometri dietro la montagna verso Est, il Golfo di Orosei, uno dei mari più incantevoli e di un turchese intenso, ricchezza di un’isola unica e paradiso del Mediterraneo. la sorgente di Su Gologone. Le fonti carsiche presenti in questo luogo sono le più grandi e famose della Sardegna. Nella parete rocciosa, da una profonda fenditura naturale, sgorga l’acqua oligominerale cristallina e fresca che forma un vero torrente che attraversa un bosco di eucalipti e sfocia direttamente nel fiume Cedrino. La gola è spesso meta di speleologi che scendono ogni volta più in profondità. La discesa più famosa è quella del francese Olivier Isler, che ha raggiunto la profondità di oltre 100 metri, senza però toccare il fondo. Lasciata la sorgente, ci dirigiamo verso la Valle di Lanaittu, ai piedi del monte Tiscali, che è probabilmente l’antico letto del fiume Flumineddu, che ora scorre più a Est.


Partendo da Cala Gonone, cominciamo ad ammirare le numerose calette del Golfo di Orosei accessibili solo via mare o con diverse ore di cammino lungo sentieri spesso impervi e di difficile accesso a chi non è un esperto di trekking. Tra le altre, si possono visitare Cala Luna, Cala Sisine, Cala Biriola, le Piscine di Venere, Cala dei Gabbiani, Cala Goloritzé e Cala Mariolu. Il nome di quest’ultima deriva alla foca monaca, chiamata dai pescatori “mariolu” (ladra), in quanto rubava i pesci dalle reti. La spiaggia è formata da minuscoli sassolini lisci di marmo bianco ed è sovrastata da una scogliera calcarea ricoperta dalla macchia mediterranea. Il colore dell’acqua è di un azzurro difficile da descrivere e i riflessi del sole creano bellissimi giochi di luce. Alcune rocce calcaree affioranti dal mare, la trasparenza dell’acqua e il fondale roccioso rendono questa cala un paradiso per le immersioni. Il sole batte solo la mattina e nel primo pomeriggio, mentre durante il resto della giornata la spiaggia è in ombra proprio a causa delle rocce che sovrastano l’insenatura. Rientriamo a Dorgali percorrendo la suggestiva strada panoramica. Dall’Altopiano di Golgo, imboccando una strada sterrata per 15 chilometri, arriviamo alla Spiaggia di Cala Sisine. Cala Sisine si apre tra le spettacolari falesie della Serra Ovara, alte oltre 500 metri e a picco sul mare.


Il fondale è costituito da sabbia bianca di grossi chicchi calcarei e sassi arrotondati dal mare. Le acque sono di un verde-turchese brillante per via dei giochi di luce creati dal sole riflesso sul fondale. Dalla spiaggia si può accedere alla Grotta de Su Meraculu, ovvero la Grotta del Miracolo. Ed effettivamente quello che si mostra gli occhi del visitatore è un vero e proprio miracolo della natura. La stanza centrale della grotta è grande circa 100 metri, tra grosse colonne, stalattiti e stalagmiti. All’interno si trova anche una sorgente d’acqua dolce. La Sardegna ha dei paesaggi meravigliosi, sublimi, unici, circondata da tanti villaggi direttamente sul mare Sardegna, per tutte le famiglie, coppie e gruppi che amano trascorrere le vacanze all’ insegna del relax , con un occhio di riguardo alle offerte last-minute oppure ai pacchetti all’ inclusive che  il portale turistico villaggiestivi.com oggi giorno propone offerte vantaggiose per tutti coloro che amano trascorrere le vacanze nei villaggi direttamente sul mare Sardegna.


Villaggi Turistici: Last minute all’inclusive Sardegna.

 

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Il cuore tenero della Sardegna è la Barbagia di Belvì, Tonara, Aritzo, a un’ora circa dalle spiagge di Orosei. Sono un borgo più bello dell’altro. Clima collinare, flora di lecci, castagni, ontani e roverelle, fauna di cinghiali, conigli selvatici, volpi, martore e mufloni, la zona vanta foreste millenarie come quella di Uatzo, regno dell’aquila reale e della poiana. Il capolinea è uno dei luoghi strategici della Sardegna. A tavola o in camera, il villaggio turistici doc con offerte last minute all’inclusive Sardegna: il villaggio Cala Bitta, a 10 gradini dal mare, ideale per le famiglie e bambini con strepitose offerte in estate. Scendendo a sud si incontrano le lunghe spiagge dell’Ogliastra: Baia Cea, Coccorrocci, Bari Sardo. Il nuorese visto dal mare è una continua sorpresa. A cominciare dal Sic (Sito d’importanza comunitaria) Bèrchida-Biderosa: 2639 ettari a sudest di Olbia, a 15 chilometri da Orosei: spiagge dai colori tropicali, baie, dune bianche, rocce piatte o maestose come il promontorio di Capo Comino.


Tra i colori di eriche, corbezzoli e ginestre di Corsica, vi si incontrano tre tipi di testuggini, falchi, e il marangone dal ciuffo. Un’area, in gran parte nel territorio di Siniscola, che insieme a Posada mette insieme 42 chilometri di coste vergini. Bèrchida è stata premiata anche con il massimo punteggio dalla Goletta Verde di Legambiente: le 5 vele. Il bagnasciuga si conquista dopo una sterrata di quattro chilometri che si inoltra dalla SS 125 nella valle del fiume Bèrchida, tra stagni e macchia. Poi, la visione di una spiaggia senza fine. Chi invece pretende il blu all’orizzonte scelga il Cala Gonone Resort con 304 camere, piscina, beauty farm, arredi in stile sardo.


Il Sulcis Iglesiente fa parte della nuova provincia del Sud Sardegna; nel verde tropicale, su spiagge caraibiche dove ci si può tuffare sei mesi all’anno e un entroterra tutto da esplorare è, in fondo, un privilegio. Restano tracce anche del popolo dei nuraghi, come nell’imponente sito di Monte Sirai, vicino a Carbonia, un sistema di torri fortificate del Neolitico, poi occupato da Fenici e Romani.


Nascono da questo concentrato di culture mediterranee ritmi e stili che fanno del Sulcis Iglesiente una sorta di rovescio della Costa Smeralda. Non solo geografico -sudovest contro nordest – ma anche nello stile. Al posto di aperitivi e discoteche (i vip, se ci sono, non ostentano la loro presenza), ecco il turismo sostenibile e slow, su due ruote o due piedi. Al posto delle griffe, piccole e grandi sorprese enogastronomiche, naturali o culturali.


Andar per mare nell’arcipelago del sulcis tra le isole di San Pietro, Sant’Antioco, Piana, Toro, Vacca e dei Ratti è così sicuro e piacevole che sempre più turisti arrivano in barca a vela o yacht. Qui i venti sono costanti, le onde mai troppo alte. I fondali sono a volte insidiosi, ma si è ripagati da coste intatte e insenature di sabbia bianca. A san Pietro si noleggiano barche a vela con o senza skipper, anche per lunghe navigazioni o per gruppi.

Sardegna sud orientale.

Le cale gioiello a sud di Cagliari, ma anche le lagune di Chia, le spiagge di Costa Rei e i capi rocciosi protesi nel mare. Domina un litorale selvaggio spazzato dai venti, la sfilata di spiagge bianche incastonate nel granito rosa, gli isolotti, le pinete centenarie piegate dal vento. Capo Malfatano allungato nelle acque turchesi, a pochi chilometri a ovest di Chia, è l’icona di una costa sud che non cambia. Un’altra spiaggia meraviglia con cui proseguire l’esplorazione è Porto Pino, a nordovest.


La si raggiunge percorrendo una sterrata che penetra per qualche centinaio di metri tra gli stagni di Maestrale, molto pescosi, e di Is Brebeis. Il premio è in fondo, fra alte dune modellate dal vento e bagliori di azzurro: una spiaggia dalla sabbia fine, chiusa a sud dalla pineta che ricopre il promontorio di Punta Menga, dove le barche alla fonda si riparano dai venti. Gigantesche dune colonizzate dai ginepri, senza case né alberi d’alto fusto, anche a Is Arenas, un paradiso di sabbia candida aperto al pubblico da giugno a settembre.


Teulada deve il nome al latino tegula: una traccia della storica produzione locale di terracotta. Il suo entroterra offre anche suggestivi panorami ad alta quota. La foresta di Gutturu Mannu, per esempio tutta picchi, burroni e boschi di lecci, piante da sughero e corbezzoli, dove si aggira il cervo sardo o Punta Sebera, quasi mille metri di granito da cui, guardando a nord, si ammira tutto il Sulcis. Pochi chilometri a nordest, però, si scopre la spiaggia di Porto Tramatzu, una caletta di ciottoli tra massi rossicci, con l’immancabile torre spagnola.


Davanti, ecco, l’Isola Rossa, coperta dalla macchia mediterranea. Porto Zafferano, una piccola baia con sabbia fine e acque dalle infinite sfumature azzurre, dominata dalla Punta de Aintru. La star è però Cala Tuerredda, a un chilometro da Perda Longa, una delle più belle della Sardegna. Una larga curva in quattro bande di colore: il mare azzurro chiarissimo, la spiaggia bianca, le rocce arancio vivo e il bosco fittissimo che si arrampica su una collina.