Preferisco i punti interrogativi ai punti esclamativi. Il dubbio permette di esprimere con calma le proprie idee e aiuta a cambiarle se queste non sono ottimali. Non è forse il dubbio che dà origine a non importa quale curiosità?
Area personale
POST SPECIALI e PAG
- Sul Romanticismo
- Esser Single e il QI
- Dans Certaines Villes
- Halloween - Post di hawk
- Sull'Arte
- Una Piacevole Serata
- La Bugia Mai é Perfetta
- Generazione Anni Ottanta
- Atteggiamenti Mentali
- Orchidea
- Volere e Credere
- Mio Post nr. 39
- Il Mio Blog Compie Un Anno
- Mio Post nr. 53
- Ritorno ad esser blogger
- Buone Feste 2006
- Buone Feste 2005
- 5 Strane Abitudini
- Riflessioni su una Discussione
- Analizzando Me Stessa
- Mio Post in Woodstock
- Riflessioni di Notte - Post
- Sono Inquieto - Post
- Il Linguaggio del Corpo
- PAGINE DI QUESTO BLOG
- Pagina 1- Home page
- Pagina 2 - Post Precedenti
- Pagina 3 - Post Precedenti
- Pagina 4 - Post Precedenti
- Pagina 5 - Post Precedenti
- Pagina 6 - Post Precedenti
- Pagina 7 - Post Precedenti
Menu
I miei Blog Amici
- A occhi chiusi
- BB e Basta
- Il Mondo di Sissyna
- Volare... essere veri
- BOYS DON'T CRY
- Cercando Nella Via
- Maheo
- The Jumping - Alcatraz
- Comandantekil - Enterprise
- Il Mio Paradiso
- Emozionarsi
- Christopher - Intrinseco
- Viaggio Spazio Tempo
- Katarealismo
- Demone Bianco
- Ossimora
- orizzonti aperti
- B_log
- PENSIERI
- i miei scritti
- Dakishimeru
- †Serial Killer!?
- Brugali blog
- Il Mondo di Virginia
- Rimanescenze
- Schema Libero
- Parole nel vento
- IL MIO AVVENTO QUI
- Morven
- Luomo dei difetti
Tag
Il Dubbio
Quando sulla strada vi imbattete nei punti interrogativi allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate punti esclamativi, i paladini delle grandi certezze, i puri della fede incontrollabile, allora mettetevi paura perché la fede molto spesso si trasforma in violenza.
Il dubbio è una divinità discreta, è un amico che bussa con gentilezza alla vostra porta. Il dubbio espone con calma le sue idee ed è pronto a cambiarle radicalmente non appena qualcuno gli mostrerà che sono sbagliate.
(frasi prese dal libro "Il dubbio")
Esser tristi è necessario
A cura de Il Pensiero Scientifico Editore
16/01/2009 12.27.00
La tristezza è parte della condizione umana ed è funzionale e necessaria per godere della felicità e per un corretto sviluppo emotivo. "Quando si individua un tratto così profondamente conservato nella biologia dell'uomo, bisogna presumere che è un tratto selezionato dall'evoluzione e come tale necessario alla sopravvivenza", ha dichiarato Jerome Wakefield della New York University e coautore del libro "The loss of sadness: how psychiatry transformed normal sorrow into depressive disorder", la cui traduzione in italiano sarebbe "La perdita della tristezza: come gli psichiatri hanno trasformato il normale dolore dell'anima in malattia depressiva". Wakefield e altri psicologi che sostengono l'importanza di vivere ogni emozione, anche quelle più negative, sono stati intervistati sull'ultimo numero della rivista NewScientist.
Nella società moderna la tristezza è diventato uno stato d'animo da evitare. In tutti i modi possibili. Ci si può distrarre evitando di pensare e riempiendosi la giornata di appuntamenti e di cose da fare. Molti scelgono anche, in maniera incauta e superficiale, di usare pillole che stabilizzano l'umore agendo direttamente sui centri nervosi di produzione e regolazione dei neurotrasmettitori.
Eppure è esperienza comune di ciascuno come, nei momenti di difficoltà o di tristezza, la percezione del mondo è diversa e talvolta più profonda. Non è un caso, infatti, che gli artisti esprimono il meglio della loro produzione proprio nei momenti di maggiore difficoltà più che quelli di felicità. Secondo alcuni neurologi vi è un motivo biologico che spiega il legame tristezza-creatività: la riduzione dei livelli di cortisolo tipica dei momenti di tristezza attiva i centri nervosi della creatività mentre riduce l'attività di quelli che stimolano la socialità, la fame e l'attività fisica.
La tristezza, l'introspezione e i momenti di solitudine, quindi, sono funzionali a guardarsi dentro e fare il punto su di sé, per poi riprendere e andare avanti. Attenzione, però, se una sana dose di tristezza è necessaria, tutti gli esperti sono d'accordo nel dire che se si è di fronte ad una diagnosi di depressione allora è necessario sottoporsi a terapie adeguate.
Fonte: Marshall J. Is it really bad to be sad? NewScientist 14 gennaio 2009.
I Colori degli Alimenti
Dietro ai vari colori degli alimenti si nascondono nutrienti diversi che devono essere assunti per avere un'alimentazione completa. Per ogni colore esiste un diverso beneficio, come una pelle giovane, delle ossa forti, una memoria da elefante e un sistema immunitario ben funzionante. Per mangiare "colorato" si intende assumere ogni giorno degli alimenti appartenenti a cinque diverse categorie di colore, giallo/arancione, verde, blu/viola, rosso e bianco, alle quali corrispondono dei nutrienti specifici.
Ecco alcuni esempi: i cibi gialli/arancioni come carote, zucca, mais, melone sono ricchi di carotenoidi che svolgono una funzione antiossidante; gli alimenti verdi, tra cui spinaci o broccoli, sono ricchi di luteina che fa bene alla vista; i blu/viola come more e mirtilli, fonte di antocianine, proteggono dalla fragilità capillare, dai processi infiammatori e dai tumori; pomodori e cocomero fanno parte dei cibi di colore rosso che hanno un grande contenuto di licopene, che può avere una funzione protettiva contro il cancro e le malattie cardiovascolari; infine, sono considerati alimenti bianchi il cavolfiore, con proprietà anticancerogene, e le patate, buona fonte di sali minerali e vitamine, ma anche le carni bianche, il pesce e i formaggi magri che sono fonte di proteine.
I nutrienti contenuti in questi alimenti lavorano meglio in squadra, questo vuol dire che dovrebbero essere assunti contemporaneamente cibi appartenenti a categorie di colore diverse. Questa abitudine aiuta a mantenere un'alimentazione variata e completa ed è estremamente semplice da realizzare: ad esempio grazie ad insalate e macedonie di frutta, facili da essere consumate anche durante i pasti fuori casa.
Fonte: Perry M. Colors of health. Prevention 9 novembre 2007
Post n°117 pubblicato il 31 Gennaio 2007 da Adenia
Sì, vi sono momenti in cui è saggio intervenire in modo attivo, dare un contributo, proporsi in modo convincente, dare l'anima, mettersi in gioco, combattere. |
Post n°116 pubblicato il 13 Gennaio 2007 da Adenia
Non avevo mai sentito un dolore tanto profondo. |
Post n°115 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da Adenia
Fii qui a Parma è arrivata la Primavera! Incredibile, c'è davvero caldo. Molto insolito e spero vivamente non arrivi un terremoto! Nel 1996 ricordo che temperature così elevate avevano preannunciato un terremoto, quello con epicentro Novellara. Queste temperature, probabilmente, caleranno dopo il 20 gennaio a sentire i meteorologici. Spero in una pioggia abbondante in città e tanta neve in montagna... la situazione ambiente non è certo delle migliori. Poveri ghiacciai del pianeta terra! Pioggia pioggia pioggia!!! |
Post n°114 pubblicato il 04 Gennaio 2007 da Adenia
Senza famiglia. Sospesi nell’attesa di un futuro. Di un cambiamento incerto che trova concretezza soltanto nei cavilli burocratici e solleva interrogativi e paure. Incognite e scenari complessi e delicati, difficili da interpretare. Alle spalle le fredde camerate e il refettorio in comune, davanti agli occhi il sogno di una casa vera. Sono ancora tanti i bambini costretti a vivere negli istituti. Per loro il 31dicembre 2006 rappresenta una data storica: la legge 149 del 28 marzo 2001 decreta, infatti, la chiusura degli orfanotrofi e il trasferimento dei minori in case-famiglia o presso famiglie affidatarie. Una vera e propria rivoluzione che suscita perplessità. Argomento spinoso, certamente, il fenomeno dell’abbandono, che riaffiora dal sommerso alla ricerca di una soluzione possibile. Coinvolti, in questo contesto, diversi soggetti: le istituzioni, i genitori naturali, le comunità assistenziali, i genitori affidatari, ma soprattutto i bambini, al centro, ancora una volta, di una questione più grande di loro. Gli orfani di oggi sono i minori nati in famiglie povere e disagiate, costretti a vivere lontano da una mamma e un papà separati, con problemi di droga, alcool, carcere, abusi sessuali, la fotografia dell’abbandono è cambiata nel tempo, l’utenza è diventata un’altra, molti sono ora, ad esempio, i bambini immigrati o già figli di immigrati. La nuova norma, dunque, diventa propositiva, innesca interventi importanti, guardando sempre al bene del bambino. In certi casi fa affiorare un’esigenza di rinnovamento latente, avvertita ma non ancora concretizzata. D’altro canto, evidenzia criticità complesse. Ha certamente dei lati positivi, ma c’è ancora spazio per ulteriori miglioramenti. Gli ambienti che la legge richiede, tanto per fare un esempio, sono troppo stretti; è giusto che i bambini non stiano a lungo nella casa-famiglia, ma il rischio è che passino da un centro a un altro, con il pericolo di finire in strada. Insomma ci vorrebbe maggiore elasticità e comprensione, non si può generalizzare: bisogna valutare ogni singolo caso e intensificare il dialogo con educatori e servizi sociali. Se la soluzione all’abbandono è ridare al bambino una famiglia o inserirlo, come recita la legge, «in comunità di tipo familiare caratterizzate da organizzazione e da rapporti interpersonali analoghi a quelli di una famiglia», resta un dato allarmante il numero crescente di piccoli ricoverati negli istituti. Si dovrà aumentare il personale: il nuovo regolamento prevede un educatore ogni due o tre minori, ma per far questo bisognerebbe che il Comune raddoppiasse la retta. Con notevole lungimiranza, sembra avere anticipato i tempi l’associazione «Villaggi Sos Italia», nata a Trento nel 1963, che rappresenta nel nostro Paese l’«Sos Kinderdorf International», la più grande organizzazione privata mondiale, di stampo laico, per l’accoglienza all’infanzia in difficoltà. Il villaggio, infatti, è una casa-famiglia a tutti gli effetti, improntato sul rispetto delle differenti religioni, origini culturali dei minori e loro personalità individuale. L’associazione è stata fondata nel 1949 da Hermann Gmeiner, studente di medicina austriaco, di famiglia numerosa, che aveva compreso il grave problema dei piccoli rimasti orfani dalla guerra. Il primo villaggio sorse a Innsbruck, poi seguirono gli altri. Dai disastri della guerra alle storture moderne, ai numerosi fenomeni disgreganti che coinvolgono i bambini. In oltre mezzo secolo la storia è galoppata, ma il modello del villaggio è rimasto sostanzialmente quello delle origini: un microcosmo protetto che relaziona con il mondo esterno. Al centro la duplice esigenza di garantire ai minori il diritto a una famiglia e dare la gioia di un figlio a mamme e papà che lo desiderano. |
Post n°113 pubblicato il 02 Gennaio 2007 da Adenia
Again I see you standing there watching me. |
Post n°111 pubblicato il 28 Dicembre 2006 da Adenia
Ma è mai possibile che dei messaggini di testo giuntimi sul telefonino cellulare con frasi provocatorie o spinte da parte di un cretino che non mi lascia in pace possano mettere seriamente in crisi una relazione sentimentale alla quale tengo con tutta me stessa? Ma perché arrivare a leggere i messaggini del compagno/a per poi darvi un seguito spropositato. Io non sono nemmeno curiosa di cose tanto personali dell'altra persona o comunque non metterei mai in crisi un rapporto dando tanta importanza a delle frasi di terze persone. Alla fine quello che conta è ciò che si nutre dentro, ciò che davvero una persona vuole dalla relazione... Gelosia ok, ma scontrarsi troppo con continui litigi significa non voler più difendere ciò che si è creato. Mi chiedo perché si arrivi a tanto. Ma che diamine, se solo ci si rilassasse un po' di più... |
Post n°110 pubblicato il 22 Dicembre 2006 da Adenia
|
Post n°109 pubblicato il 20 Dicembre 2006 da Adenia
Nel giro di pochi giorni sono riuscita a distruggere relazioni davvero importanti con persone che hanno un valore più che notevole per me. Sono spesso tesa, dormo poco e pare che nessuno abbia pazienza, che nessuno abbia voglia di ascoltare cosa mi succede, che nessuno sappia mettersi davvero in gioco, che nessuno senta il desiderio di star bene con gli aspetti essenziali della vita. Ma che cazzo hanno tutti da correre tanto? Perché non fermarsi un attimo a pensare, a capire, a gustare ciò che effettivamente scorre, ciò che si sviluppa, ciò che si vive. Che diamine succede? Cerco di dare un senso a ciò che avviene... tutto sembra crollare all'improvviso. Ci metto impegno per ottenere ciò che voglio, ci metto energia per realizzare un obiettivo, ci metto l'anima... puttana, cosa devo dare ancora? L'errore non è più ammesso da nessuno, ne in ambito professionale ne in ambito sentimentale. Non si può commettere uno sgarro che subito c'è chi è pronto a vendicarsi o a rendere la situazione più grave di quella che è. Nessuno è più paziente. Si vuole tutto e subito, si pretende una perfezione che non arriverà mai. |
Post n°108 pubblicato il 16 Dicembre 2006 da Adenia
ECCO COME INTENDO LA PASSIONE... Quante volte oggi si intende per passione qualcosa di irrazionale e incontrollato, quasi esclusivamente fisico e spesso venato di un senso vagamente negativo? Quasi che fosse la sorella, meno pura, dell'amore: materiale l'una e tipica delle prime fasi dell'innamoramento, spirituale l'altro e destinato a durare. Niente di tutto questo. E lo sapevano gli antichi, che forgiarono uno dei termini più complessi del linguaggio umano. "Pathos" in greco significa di tutto: dolore e patimento, amore e piacere, sofferenza e godimento. Un'ambivalenza passata dal latino all'italiano, dove con la stessa parola definiamo la passione di Cristo sulla croce o l'amore che da gioia (passione per la musica, per una persona... Lo stesso avviene in tutti gli ambiti di passione: in un lavoro cui si è dato tutto, nella fulgida ascesa di un calciatore, nella vita dedicata a un'impresa... Si, gli antichi lo sapevano: la passione è sempre fatta di gioia e patimento, se no è altro. Contiene in sé un germe di dolore, un'espiazione intrinseca. La passione vive e si nutre di un continuo desiderio di ricerca... è perenne movimento. E' questo il grande segreto che tiene unita una coppia a dispetto del tempo Quando una relazione che si credeva solida finisce, si dice "non era amore, era solo passione". Errore: non era passione! Quanti legami naufragano perché erano nati da un'attrazione solo fisica? La passione no. La passione è desiderio di integrazione e dura anche per sempre. |
Post n°107 pubblicato il 08 Dicembre 2006 da Adenia
Azz... mi sono svegliata davvero tardissimo stamane e mi sento un po' rincoglionita. Per me niente è in ordine nella vita e chissà che non sia il disordine a rendere più interessante il mio andare. Sono tesa per una faccenda delicata... E' da anni che dicembre mi ha sempre regalato turbolenze ed inquietitudini di ogni genere. Ora mi fermo con i miei sfoghi, trascorrete al meglio questa giornata. BUONA IMMACOLATA a tutti. |
Post n°106 pubblicato il 04 Dicembre 2006 da Adenia
Essere romantici in amore è stato sempre considerato una virtù, credo in realtà che sia un autentico punto di debolezza. Una testa fiorita di troppe romanticherie invariabilmente va a chiudersi in strade senza uscita. Fa un senso di struggente tenerezza e anche di pena vedere una ragazza che cresce con l'idea fissa del "principe azzurro" senza preoccuparsi di crescere davvero come persona. Nella testa di troppe persone l'amore è una cosa magica che sfugge alle regole terrene del dare e dell'avere. |
Post n°105 pubblicato il 25 Novembre 2006 da Adenia
L'amore è desiderio che attrae e unisce gli esseri viventi e coscienti in vista di un reciproco bisogno di completamento. La sua natura è paradossale. Nell'amato infatti si cerca contemporaneamente l'identico e il differente, l'altro se stesso e l'individuo diverso da sé, la fusione senza residui e il rafforzamento della propria personalità. Se l'altro non ci somigliasse, se non potessimo rispecchiarci in lui e riconoscere nei suoi pensieri e sentimenti il riflesso dei nostri, l'amore non sorgerebbe, ma non potremmo amarlo neppure se ci somigliasse troppo, se fosse un mero duplicato, un'eco monotona e ripetitiva di noi stessi. |
Post n°104 pubblicato il 17 Novembre 2006 da Adenia
Ormai si è concluso questo venerdì 17. |
Post n°103 pubblicato il 15 Novembre 2006 da Adenia
Incredibile il peso delle parole. Mi sono uscite parole di troppo ieri, ho formulato discorsi così duri e tipici di chi si sente superiore quando, in realtà, superiore non lo è. Ho rovinato un contesto incantevole con poche parole. Come è possibile che ancora non sia in grado di percepire la sensibilità di chi mi ascolta. Certe parole mi escono in modo severo, ma non per cattivaria, bensì solo perché voglio scuotere, provocare una riflessione su di una situazione che a mio avviso va affrontata seriamente e non tralasciata. Merda! Quanto vorrei tornare a ieri sera ed intervenire in modo da non elargire quelle fottutissime parole. Ora posso solo porre rimedio a ciò che è stato sperando che il mio errore non mi ritorni contro come una lama lanciata con la precisione di chi vuole solo eliminarmi. Maledette incomprensioni! |
Post n°102 pubblicato il 30 Ottobre 2006 da Adenia
Di notte, prima di entrare nel mondo dei sogni... sinceramente, dove vola il vostro pensiero? C'è un modo che adottate per addormentarvi più serenamente o più velocemente? Il vostro dormire è spesso disturbato da un senso di eccessiva agitazione? E' da giorni che dormo due o tre ore a notte e nonostante questo sento una carica incredibile, ma so che inevitabilmente il crollo fisico arriva se non mi freno un po'. Ho sempre dato importanza alla mia attività onirica, ma ultimamente la vita mi pare un sogno ed allora voglio gustarmi ogni attimo e so che nessun sogno creato dal mio subconscio potrebbe essere in egual misura bello come quello che sto vivendo da sveglia. Buonanotte a tutti e non crediate che i brutti sogni siano male, anzi... non è forse migliore il risveglio dopo un incubo che ci permette di constatare che la realtà vissuta non è poi quel contesto spaventoso o comunque negativo della realtà costruita dalla nostra attività onirica? Solitamente, con i sogni la mente elabora situazioni in modo tale da soddisfare ciò che non si è soddisfatto nel tangibile ed allora se uno dà vità a sogni inquietanti o angoscianti forse è perché nella realtà concreta si è sereni. No, forse non è proprio così, ma credo sia meglio un brutto sogno dal quale è bello svegliarsi che non il contrario. Notte a tutti. |
Post n°101 pubblicato il 27 Ottobre 2006 da Adenia
Eccomi. Uno strano effetto ritornare a scrivere qui. Ho avuto problemi di connessione che sembrano finalmente esser cessati. Un periodo per me decisamente movimentato sia in campo professionale, sia in campo sentimentale. Buon fine settimana a tutti... fii, ora che ho riattivato il collegamento in rete, potrò continuare da dove ero rimasta e turbare così le menti dei visitatori di questo spazio :-) au revoir. |
Post n°100 pubblicato il 06 Ottobre 2006 da Adenia
Il vero problema della bugia non è che essa sia riprovevole dal punto di vista morale, quanto piuttosto che non sia possibile dirla bene. Che insomma non esiste la bugia perfetta. La soluzione per molti pensatori consiste nell' inserire tra i valori classici di verità e di falsità anche "il paradossale" che non coincide né con il vero né con il falso ma vuol dire semplicemente"non valore di verità" vale a dire che le frasi paradossali non sono né verità né bugie. L'amara morale che si può trarre dai reiterati e infruttuosi tentativi di risolvere un paradosso è che il destino della menzogna è segretamente ma inestricabilmente legato a quello della verità e così come nessuno è in grado di raggiungere la verità neppure è possibile dire una bugia perfetta. Dobbiamo accontentarci insomma di verità che un giorno verranno dimostrate false e di bugie che prima o poi verranno smascherate. A pensarci è un destino infame questo che ci nega non solo la verità ma persino la bugia. |
Post n°99 pubblicato il 05 Ottobre 2006 da Adenia
Arché |
Post n°98 pubblicato il 02 Ottobre 2006 da Adenia
La musica. Mi chiedo come sarebbe la mia vita senza la musica. Ogni momento emozionante diviene più ricco di senso se accompagnato da una adeguata armonia. Negli ultimi mesi volutamente non ho ascoltato motivi musicali se non di rado, in quanto sentivo che vi era solo il silenzio che poteva rappresentarmi al meglio il mio andare. Ora sono ritornata ad ascoltare le melodie le più svariate e mi sento come quando da ragazzina mi lasciavo rapire dalla dolcezza di una canzone, dal ritmo incessante di un brano rock o da quel senso di quasi divino che solo un componimento di musica classica può donare. A volte penso alla musica come ad un modo per pregare... sì, perché chi crea musica è come se volesse inviare un messaggio nel modo più sublime possibile, è come se volesse avanzare una richiesta di ascolto, è come se volesse esprimere la propria anima. Il mio strumento preferito è il sax e non dimenticherò mai che una volta mi sono persino commossa nell'ascoltare due sconosciuti che suonavano in una stradina. Per non pensare a quando mi venivano gli occhi lucidi nel sentire una mia amica cantare o un mio amico esibirsi al piano. Non so suonare strumento alcuno e quello che si prova nel creare musica mi rendo conto che non posso capirlo. Mi limito a ballare... che sia un ballo senza regole e passi precisi però! |
Post n°97 pubblicato il 01 Ottobre 2006 da Adenia
Oggi è un giorno importante per i miei genitori: festeggiano i loro quaranta anni di matrimonio. Sono ora tornata dal pranzo organizzato giusto per questa ricorrenza. Hanno partecipato due miei cugini e le rispettive famiglie. Beh, si è stati bene insieme. Erano così di buon umore i miei e forti nella consapevolezza di essere arrivati ad un traguardo non facile da raggiungere. Avrei voluto fermare il tempo oggi e dare eternità a quegli sguardi e a quei gesti sereni... auguri, siete grandi! |
Every Breath You Take
Every breath you take
Every move you make
Every bond you break
Every step you take
I'll be watching you
Every single day
Every word you say
Every game you play
Every night you stay
I'll be watching you
O can't you see
You belong to me
How my poor heart aches with every step you take
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you
Since you've gone I been lost without a trace
I dream at night I can only see your face
I look around but it's you I can't replace
I keep crying baby please
Every move you make
Every vow you break
Every smile you fake
Every claim you stake
I'll be watching you
Chi può scrivere sul blog
Cerca in questo Blog
The Blower's Daughter
Sei Parte Di Me
E per ogni giorno mi prendo un ricordo che tengo nascosto lontano dal tempo...
Dentro c'è un bisogno di ridere...
Immagini che passano e restano...
E se ti fermassi soltanto un momento...
Sei parte di me, sei parte di me... lo tengo per me.
La mancanza di passione
La passione è il fuoco alchemico che cuoce i fluidi spirituali e rende conciliabili gli opposti. Chi non si lascia coinvolgere dalla passione e dal desiderio perché attento a trovare solo sicurezza e vantaggi è immorale. La mancanza di passione è immorale.
Indifferenza
Penso che alla base di ogni male vi sia l'indifferenza. Combattere l'indifferenza è difficile perché ci si scontra con il nulla, con il vuoto, con l'appiattimento, con la non sensibilità. E' più facile avere un dialogo con chi odia che non con chi è indifferente. Odio, rabbia, gelosia, invidia, depressione, dipendenze dannose e altro ancora, a mio parere, nascono con il dilagarsi dell'indifferenza umana. Avere un parere contrario a qualcosa è costruttivo, non averlo affatto è espressione di morte delle idee.
Credo che la provocazione finalizzata a se stessa sia sciocca e controproducente, ma non mettersi in gioco, non andare contro corrente per partito preso, o meglio, per paura di uscire dai canoni accettati dalla massa, beh questo è un freno alla fantasia, al coraggio, alle innovazioni, allo sviluppo. Chi sceglie l'indifferenza sceglie la via più facile per non sentirsi responsabile di qualcosa che non conviene o per pigrizia o per vigliaccheria.
hkhgkj
Supermassive Black Hole
The Funeral Of Hearts
Inviato da: Adenia
il 19/06/2017 alle 17:06
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 12:12
Inviato da: diletta.castelli
il 08/10/2016 alle 11:01
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 08:52
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 09/09/2016 alle 17:45