Post n°1273 pubblicato il 20 Ottobre 2014 da Vince198
Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla. (Lao Tzu - Il libro della vita e della virtù)
Molti di noi conoscono questo conciso ed esaustivo pensiero di Lao Tzu o Laozi (filosofo cinese fondatore del Taoismo), ne sono certo. Leggendo tuttavia questi versi, il dubbio che sovviene è se la morte sia la fine della vita o una sua profonda trasformazione, ovvero un inizio del tutto nuovo che non riusciamo a ben definire. E quale sarebbe la vita che finisce e quella che inizia? La prima la conosciamo perché, attori di noi stessi, la viviamo dal momento in cui siamo nati, l’altra chissà... Un ciclo naturale per l’appunto di madre natura perché il termine di una vita si trasformi nell’inizio di un’altra? A questo punto il dilemma non ha risposte certe, tranne se non intraprendiamo l’argomento in senso religioso, del credo di una qualsiasi religione. In quel caso tutto è possibile, ben definito dal un qualsiasi costrutto intorno alla parola fede che permea la nostra esistenza in ogni momento, per chi ne è pervaso naturalmente. Il tutto in virtù – anche - di ciò che impariamo in itinere ed in itinere insegniamo. Anche questo un ciclo della natura che si tramanda, presumo, dai primi germogli di vita dell’uomo su questo pianeta. Quegli input li abbiamo tutti racchiusi nel nostro dna, sono lì, non possiamo far finta di non saperlo. Quello che poi riusciamo ad esternare, sia logicamente che istintivamente, ha una matrice in quel “sapere” che abbiamo accumulato in noi in tempi lunghissimi. Per non constatare che continuamente tutto cambia intorno a noi e dentro noi stessi, ergo l’unica cosa che possiamo fare è, nell’adattamento in cui l’essere umano è “maestro”, decidere cosa fare noi umani in questo “contenitore” chiamato mondo, possibilmente nel pieno rispetto dei nostri simili. E pensando a quello che, presumo, più ci tocca da vicino e dentro – la felicità, sicuramente dipende da noi, per lo meno inizialmente. Tuttavia siamo consci di essere influenzati da chi o da quel che ci circonda. Ma se noi non siamo gli artefici del cambiamento, se non siamo i primi ad attivare input, non cambierà mai nulla, resteremo sempre al palo in una vita grama, arida e priva di senso compiuto. Siamo ideatori e, almeno in parte, costruttori di noi stessi in questo mondo: non dimentichiamolo mai.
Sicuramente siamo influenzati da ciò che ci circonda, e il mondo non cambia.
Siamo noi creatori della nostra esistenza, che dobbiamo imparare a vedere con occhi diversi ciò che ci circonda.
Un abbraccio
Certo, non siamo creatori in assoluto, però siamo creatori di quel che discende da noi. Per lo meno in una certa parte si, Dona.. Impariamo e insegniamo, una "catena" naturale iniziata moltissimi anni fa e certamente dovremo responsabilizzarci ancor più verso il nostro futuro per migliorarlo e renderlo adeguato sia alle nostre esigenze che a quelle di chi verrà dopo di noi. Un abbraccio a te ^____^
Tu sei l’unico disegnatore della tua vita, sei il pastello che colora la tua strada, l’acqua che rinfresca la tua giornata, sei il musicista della tua colonna sonora, lo scrittore della tua storia, il pittore del quadro in cui vivi. Tu sei tutto quello che ti circonda, la vita è tua, il resto è solo una cornice.
( Osho )
Un caro saluto, :-))
Bellissima questa citazione, Eugenia, anche se non mi trova del tutto d'accordo. L'uomo è artefice del proprio destino ma fino ad un certo punto: non ha, ad esempio, capacità "taumaturgiche"..
Grazie a te, un abbraccio ^_____^
Bellissimo il finale di questo tuo post, caro Vince ^________^ La frase che hai citato all'inizio la conosco anche io da quando ero una ragazzina :-). Porta con sé un'infinità di possibilità. Tra le quali quelle che anche tu hai evidenziato. Ricordo che da ragazzina mi colpiva per la sua geniale semplicità, pur non cogliendone in pieno il significato. Sentivo tuttavia che custodiva qualcosa di molto profondo e rivelatorio, che, anche se accolto dalla pelle e da tutti i sensi, non riuscivo a sciogliere e fare mio. Da grande mi colpisce per l'ancora inesauribile verità che coglie in quasi ogni aspetto della Vita. Religione o meno, é proprio così. Un bruco può limitarsi a vivere solo per dare vita a qualcos'altro oppure può essere lui stesso qualcos'altro. Un bruco con le Ali. Forse quel bruco davvero siamo noi e riusciamo a vivere appieno solo nel momento in cui accettiamo o esaltiamo la nostra metamorfosi; diventando farfalle. <br Le ali possono anche esserci donato, ma Volare...quella é tutta un'altra storia. Quello dobbiamo volerlo ^_______^ Davvero un bel post! Un bacione e una strencia caro Vince!!!!!
Mi piace e molto quel che hai scritto soprattutto la tua chiosa, Norma, laddove scrivi.. "Forse quel bruco davvero siamo noi e riusciamo a vivere appieno solo nel momento in cui accettiamo o esaltiamo la nostra metamorfosi; diventando farfalle"
E per volare dobbiamo sentirlo prima dentro noi, nella nostra anima liberarci di tutto quel che ci appesantisce e volare, volare alto verso quel mondo che abbiamo desiderato, sognato e, alla fine realizzato. Non c'è sul serio niente di meglio..
Mandi ninine, une busadutte su la spice dal nas ^____^
Moltisimo da dire invero ma io adesso solo 2 cose 1 MAI potremo sapere se vi è una vita oltre la vita anche se..alcuni indizi propendono per il si(leggi a tal propsito dannati di cooper..fantastico..) 2 in ogni caso vale per QUESTA SICURA vita il detto quisque faber est..anche se siamo pure..predeterminati.. notte. gino
Grazie per il consiglio, Gino: provvederò perché in questo tema ci sono molte incertezze, così come hai sottolineato nel secondo punto (Faber est suae quisque fortunae) che mi trova d'accordo, pur lasciando - da parte mia - una cospicua quota all'imponderabile. Non sempre certi buoni propositi prendono realmente contorni reali: magari fosse così semplice!
Ti auguro una serena giornata e questo augurio lo rivolgo anche a me stesso, visto che stanotte per diverse ore è piovuto molto forte, con grandine a tratti.. ^____^
Discorso ottimistico sulla vita e anche imperniato di significativa profonda fede, non solo in senso religioso ma anche in senso prettamente umano. Sul significato della vita e della morte ognuno di noi ha le proprie convinzioni e ha seguito un suo percorso spirituale ma per quanto riguarda la spinta ad operare molto dipende dalle caratteristiche personali, il vissuto, le esperienze che possono condizionare in itinere, aggiustandolo, deviandolo, irrobustendolo il cammino. La serenità che forse è uno degli stati d’animo più ambiti non si inventa, si conquista giorno per giorno, creando le condizioni perchè si realizzi. La serenità ben si concilia con uno stato di complessiva armonia che tanto bene fa al corpo e alla mente anche se spesso, prima di raggiungerla, si passa attraverso le forche caudine di scelte imponderate e distruttrici. Non fare errori non è dell’uomo e di questa vita, l’importante è riuscire a capire in tempo quanto siano pericolose certe chine quando ci allontanano dal benessere interiore e da noi stessi. Buonanotte Vince :-)
Discorso il tuo di ampio respiro, come sempre ben argomentato, Loretta. Se l'uomo una volta tanto fosse capace di limitarsi nelle sue aspirazioni, comprendesse che non si può avere tutto e che in itinere anche imprevisti e intoppi più o meno gravi, fanno parte della vita stessa pur adoperandosi nel modo più meticoloso, previdente possibile e guardando a 360°, solo allora per mio conto l'uomo avrà raggiunto un grado di serenità ed armonia interiore che lo completeranno anche negli errori in cui, invariabilmente, incorrerà nel corso della propria vita. La fede, fra le tante, fa la sua buona parte..
Saper prevedere è importante, avere coscienza per non autodistruggersi è essenziale, ma la componente fortuna ha la sua buona percentuale nella vita di ciascuno di noi.
É una mia personale convinzione su quest'ultima, in quanto non sempre abbiamo "occhi" capaci di vedere oltre certe barriere, pur con tutta la prudenza di questo mondo.
Te lo dico perché ne so qualcosa nel mio piccolo, Loretta, tal che ho accettato certi eventi negativi, sebbene di malavoglia..
Sereno risveglio e dolce giornata ( stanotte qui pioggia a catinelle, vento forte e, a tratti, grandine. Per fortuna nessun danno serio però in mattinata farò altri controlli. Ho pure dormito poco stanotte.. ) ^___^
Quanto sei dolce, Grazia ^___^ Specie se penso al fatto che son su circa dalle 4:00 perché qui dalle 02:30 alle 04:30 abbiamo avuto un super temporale con grandine e vento per cui son stato un po' sul chi vive per eventuali infiltrazioni o oggetti volanti che potessero far danni e pure appresso al mio gatto che ha avuto una paura tremenda dei lampi e dei tuoni. Me lo sono coccolato fino quasi alle 6:00, sul divano e poi l'ho lasciato sul suo cuscino.. Beati i miei figli che non hanno sentito niente, beato il loro sonno profondo, dato che il mio è leggero più di una piuma.
Ora c'è uno splendido sole.. . ^_____^
Condividi e segnala 
( Osho ) Un caro saluto, :-))
Grazie a te, un abbraccio ^_____^
Da grande mi colpisce per l'ancora inesauribile verità che coglie in quasi ogni aspetto della Vita.
Religione o meno, é proprio così. Un bruco può limitarsi a vivere solo per dare vita a qualcos'altro oppure può essere lui stesso qualcos'altro. Un bruco con le Ali.
Forse quel bruco davvero siamo noi e riusciamo a vivere appieno solo nel momento in cui accettiamo o esaltiamo la nostra metamorfosi; diventando farfalle. <br Le ali possono anche esserci donato, ma Volare...quella é tutta un'altra storia. Quello dobbiamo volerlo ^_______^
Davvero un bel post! Un bacione e una strencia caro Vince!!!!!
E per volare dobbiamo sentirlo prima dentro noi, nella nostra anima liberarci di tutto quel che ci appesantisce e volare, volare alto verso quel mondo che abbiamo desiderato, sognato e, alla fine realizzato. Non c'è sul serio niente di meglio..
Mandi ninine, une busadutte su la spice dal nas ^____^
Buona serata Vince caro! Un bacione :-)
Ti auguro una serena giornata e questo augurio lo rivolgo anche a me stesso, visto che stanotte per diverse ore è piovuto molto forte, con grandine a tratti.. ^____^
Saper prevedere è importante, avere coscienza per non autodistruggersi è essenziale, ma la componente fortuna ha la sua buona percentuale nella vita di ciascuno di noi.
É una mia personale convinzione su quest'ultima, in quanto non sempre abbiamo "occhi" capaci di vedere oltre certe barriere, pur con tutta la prudenza di questo mondo.
Te lo dico perché ne so qualcosa nel mio piccolo, Loretta, tal che ho accettato certi eventi negativi, sebbene di malavoglia..
Sereno risveglio e dolce giornata ( stanotte qui pioggia a catinelle, vento forte e, a tratti, grandine. Per fortuna nessun danno serio però in mattinata farò altri controlli. Ho pure dormito poco stanotte.. ) ^___^
Ora c'è uno splendido sole.. . ^_____^
Sereno inizio di giornata a te ^____^