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Messaggi di Aprile 2014

L'Europa degli altri

Post n°834 pubblicato il 25 Aprile 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Ma davvero qualcuno crede che Olandesi, Tedeschi, Danesi ecc... abbiano voluto l'Unione Europea per poter venire in vacanza in Italia, Spagna, Grecia senza far vedere i documenti alle frontiere?

Che vantaggi avrebbero avuto costoro a mettersi con paesi più poveri, meno strutturati, più corrotti, meno affidabili dei loro?

Lasciando un attimo da parte gli aspetti socio-politici, essi speravano di fare gruppo, mettere insieme competenze di ogni tipo, distribuire meglio il lavoro, abbassarne il costo ed incrementare la produttività. 

Tutto ciò è in parte avvenuto nella fase espansionistica dell'economia, ma oggi, che le cose vanno male, ognuno, inevitabilmente, pensa al proprio orticello.

I nostri governi berlusconiani ridevano e spendevano all'insegna dell'ottimismo del capo.

I nostri imprenditori si comperavano barche invece di reinvestire in tecnologia avanzata.

Chiaramente oggi i partner europei non hanno più grandi interessi a restare con noi, per cui sono rigidi nel richiedere di rimanere dentro parametri economici per noi impossibili.

Ma leghisti e 5 stelle non si rendono conto che i primi a voler togliervi dall'euro saranno proprio i nostri partner? Basta osservare come si muovono i loro elettori, verso liste autonomiste: separarsi converrà più a loro che a noi.

E qualcuno mi saprebbe spiegare che vantaggi avremmo dopo che con il ritorno della lira una casa che vale 100K euri varrebbe 100M lire? Si potrà obiettare che costerà la metà comprarne una nuova (a patto che le materie prime, macchine ecc.. si trovino tutte in Italia, perché se si importano si pagheranno in euro o in dollari).

Anche le automobili, ormai straniere o italiane costruite all'estero, costeranno sempre uguali, e non ci basteranno le lire per comprarle.

 

Soprattutto i debiti contratti negli ultimi 13 anni con emissioni di titoli di stato, saranno da restituire in euro, non certo in deboli lirette.

 
 
 

80

Post n°833 pubblicato il 19 Aprile 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Prima 40, poi 51, ma alla fine pare siano 80, gli euri per i bisognosi.

Per quanto ritenga il movimento leghista un coacervo di cafoni ignoranti che finora hanno solo fatto del male alle regioni del nord, questa volta temo che Salvini abbia ragione:

se li riprenderanno in fretta tramite incrementi delle varie tassucole che già paghiamo.

Sicuramente, per quanto sia d'accordo nel farlo, i soldi infatti non arriveranno certo dai tagli degli stipendioni, che sono una minima parte.

Attendiamo provvedimenti meno populistici e più strutturali.

Ma forse ha ragione Grillo, siamo in fase pre elettorale...

 

 

 
 
 

Scelta difficile

Post n°832 pubblicato il 17 Aprile 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Per la prima volta, nella mia vita di elettore, ho veramente difficoltà nel recarmi alle urne.

Turandomi il naso, ma optando sempre per contribuire a scegliere e non a fare scegliere gli altri per me, ho sempre votato qualcuno, magari apparentemente meno paggio di altri. Magari poi pentendomi.

Ma questa volta è proprio dura.

Curzio Maltese, editorialista, ha ben descritto la parabola dei partiti negli ultimi 20 anni.

Con Berlusconi, nel '94, è nato il partito padronale, incentrato nel culto della personalità del leader. Ma soprattutto dal potere assolutistico di questi, padre e padrone (economico) del movimento.

Negli ultimi anni, dopo lunga e lenta gestazione, è nato il movimento di Grillo, nuovamente di sua proprietà (anche economica), non molto democratico o almeno con regole che non sono proprio sempre tali.

Gli altri partiti storici (socialista, repubblicano ecc... ) si sono dissolti o sono stati assorbiti nei più grandi.

L'unico a resistere, con numeri importanti, è (stato) il PD.

Ma ora, con Renzi, sembra che pure i democratici si pieghino al potere assolutistico del giovane leader, che fa un po' quel che vuole.

Detto questo però non bisogna dimenticare alcune differenze oggettive tra i 3.

Il primo è un nonno, attivissimo, ma sempre piuttosto anziano; il secondo pure, un po' meno vecchio, ma non certo un giovane, il terzo è sulla linea dei leader giovani europei e americano.

I primi 2 si sono comperati partito e nel primo caso anche gli elettori. Renzi è stato eletto come leader PD da elezioni primarie (io ho votato prima Bersani, poi Civati, ma la massa ha scelto lui, ne va dato atto).

Il primo ha avuto tempo per governare e lasciare l'Italia in uno stato pietoso. Il secondo critica a prescindere e propone, ma non sembra dell'idea di governare, pur sapendo che la maggioranza assoluta non l'avrà mai; il terzo è pure un gran criticone, ma ora sta lavorando, (forse male), quindi sospenderei il giudizio.

Certo Renzi non è stato eletto dalla popolazione, ma non credo che un'elezione in questo momento disegnerebbe un quadro tanto diverso dai 3 blocchetti (pd, pdl, 5*) più frattaglie: ce lo ritroveremmo a capo di una coalizione prima impensabile ed avremmo perso altro tempo. Nel bene o nel male che farà, prima lo farà meglio sarà, se mal farà, se ne andrà!

 
 
 

Ingratitudine

Post n°831 pubblicato il 08 Aprile 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Se il Piemonte si staccasse dall'Italia per confluire nella francese Savoia o Provenza o nello svizzero Vallese, sicuramente ne avrebbe grandi benefici economici.
Ma le cose non sono mai troppo semplici: nei secoli i piemontesi sono quasi sempre stati in guerra con i francesi e gli svizzeri sono culturalmente piuttosto diversi..

Sempre i miei corregionali (che per fortuna non parlano di secessione) negli scorsi 2 secoli, prima da soli, poi con il resto degli italiani, hanno liberato il Veneto dalla dominazione asburgica e non mi sembra contro la volontà della popolazione che sebbene "efficientata" dai crucchi, non godeva di grandi libertà.

Dopo la seconda guerra mondiale molti veneti sono poi migrati in Piemonte, sfuggendo alla miseria, per lavorare nelle fabbriche. Poi gradualmente si sono arricchiti, anche perché, va detto, sono gente laboriosa ed organizzata che ha colto i frutti dopo aver seminato bene.

Ora, siccome c'è crisi, vorrebbero staccarsi dall'Italia: bella gratitudine!

Si dirà che il "tanko" rappresenta la solita iniziativa roboante, grottesca, senza sostanza, dei leghisti.

Invero pare che il secessionismo non vada sottodimensionato, che grande parte della popolazione sia d'accordo.
Ma, di grazia, siamo sicuri che gli austriaci si riprenderebbero il Veneto, pieno di fabbrichette che chiudono, che nel boom berlusconiano leghista non si sono evolute tecnologicamente, che hanno preferito esternalizzare la manodopera per far calare i costi?
Che hanno venduto pezzi sani a multinazionali che ora chiudono gli stabilimenti italiani????

Non si rendono conto, i veneti, che ritornerebbero i "meridionali" delle genti tedesche?

 
 
 

Roby Folk

Post n°830 pubblicato il 05 Aprile 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Roby Folk

Un po' incredulo, apro Facebook (che frequento raramente) e cerco la pagina della nostra Dejavu Ensemble.

Non trovo più nulla. Ci sta, c'eravamo sciolti, Roby l'avrà cancellata.

Allora cerco lui, Roby Folk, avrà una sua pagina, dico.

Niente. Nessuna traccia.

Ha eliminato tutto, non ha voluto lasciarci alcunché.

Si è tolto la vita, ormai la scorsa settimana, in un modo tristissimo, poco plateale, estremamente solitario.

Avevamo litigato, per ragioni non futili. Ritengo ancora oggi di avere avuto ragione.

Mi era rimasto un brutto ricordo di lui, quello di una persona presuntuosa, un po' falsa e furbetta, manipolatrice.

Mi aveva trattato come un traditore dei suoi ideali e mandato via dal gruppo. Gli altri ne sono usciti il mese dopo...

Non mi ero reso conto però del malessere nascosto dietro tanta aggressività improvvisa ed insensata.

Forse ho contribuito a mandare in frantumi i suoi sogni. Ma sogni erano, purtroppo, nulla più.

Il musicista difficilmente campa con l'arte, non è più tempo. Una volta chi si diplomava poteva viverci bene, magari anche troppo.

Soldi per la cultura ormai non ce ne sono più.

Ad maiora, mi aveva risposto Roby, con un po' di ironia.

Questa grandezza purtroppo non l'ha trovata.

Resta il rimpianto di non aver intuito il malessere che covava dentro di lui.

 

 
 
 

Ora... basta!

Post n°829 pubblicato il 01 Aprile 2014 da alialiasmf
 
Foto di alialiasmf

Mi riferisco a ... quella legale!

Ne scrivo tutti gli anni, sono monotono, lo ammetto, ma ogni volta che ci penso, m'incupisco!

Pare che i primi giorni dopo il ritorno all'ora legale ci sia un incremento di infarti, mentre c'è un calo statistico dopo il ritorno di quella solare.

Non sarà scientificamente provato che i fenomeni siano collegati, ma è evidente che dopo il 4° we di marzo la produttività lavorativa diminuisca ed aumentino le assenze sul lavoro.

Si dirà che il tutto viene ripagato dal risparmio energetico risultante. Ma ... di quale risparmio stiamo parlando? Dell'illuminazione pubblica, quando l'accensione/spegnimento delle luci è ormai regolato dappertutto con sensori? Dell'illuminazione sul posto di lavoro, dove semmai si devono accendere le luci un'ora in più al mattino perché è ancora troppo buio?

Molti comunque adorano l'ora legale, perché alla sera, quando escono dal lavoro, è ancora chiaro... peccato che lo è anche con quella solare! Mentre al mattino è buio e bisogna vestirsi di più: freddo all'uscita di casa, sudore all'uscita dal lavoro, bell'accoppiata!

Ma che bello stare svegli a bighellonare fino a tarda ora, perché le giornate sono più lunghe, peccato che al mattino la sveglia suoni un'ora prima e forse, in questo periodo, conviene essere attenti ed attivi sul lavoro, no?

Per non creare scompensi, qualcuno suggerisce poi di lasciare sempre ... l'ora legale, che delle 2 è quella che piace più.
Ma razionalmente che senso ha fingere che siano le 21 se invece sono le 20? Cambiamo allora piuttosto tutti gli orari, scuola, lavoro, negozi ecc... anticipando tutto di un'ora. E lasciamo in pace l'ora solare, quella vera!

 
 
 
 
 

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Un blog di: alialiasmf
Data di creazione: 03/05/2007
 

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Parole

Poco

Pensate

Portano

Pena

Perciò

Prima

Pensate

Poi

Parlate

 

L'ULTIMO FILM - LORIVEDREI? 4

Lulana: il villaggio alla fine del mondo - Sì

(esiste davvero)

A Chiara - 

(da un altropunto di vista le cose sono spesso diverse...)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 3

Dio è donna e si chiama Petrunya -

(modernità tecnologica e società ancestrale)

The farewell - 

(la Cina si avvicina ... lentamente)

L'ospite -

(situazioni di coppia anomale divenute la normalità)

Il segreto di una famiglia La Quietud - No

(contorto, perverso, tocca temi troppo importanti per essere solo sfiorati)

Green Book - No

(caricature alla "Il Padrino", ma sono passati 30 ani da allora...)

Le nostre battaglie -

(mai dare nulla per scontato in un mondo sempre più difficile)

Roma - 

(una gran solidarietà femminile e dei bambini per una storia senza fine)

Un affare di famiglia -

(l'ansia per l'inevitabile in bilico con la serenità che solo gli orientali sanno raggiunegere così bene, anche in un mondo difficile)

Lucky - Sì

(la vecchiaia vista come si dovrebbe vedere, per quel che è nel bene e nel male)

Manuel - 

(in certi casi la vita è molto dura e, anche se aiutati, c'è il rischio di non reggere)

Dogman - 

(pur di sopravvivere meglio si accetta tutto, fino ad un certo punto...)

Siryated - 

(per chi pensa che i Siriani in fuga siano alla ricerca del lusso in Europa)

L'insulto - No

(un buon film rovinato da un processo show all'americana)

Le ultime cose -

(povertà, disonestà, poca umanità in un mondo che cambia)

Un padre, una figlia -

(un rapporto sempre difficile in un paese che progredisce molto lentamente, ricco di solidarietà ma anche di opachi favoritismi)

Il condominio dei cuori infranti - 

(l'umanità più schietta, nel bene e nel male, anche in una banlieau)

Le ricette della signora Toku - 

(un connubio di serenità e immensa tristezza in un paese tecnologicamente progredito ma lontano da noi anni luce)

Mustang -

(il paese di Erdogan, affamato di modernità per necessità ecnomiche, ma rimasto arretrato nella mentalità e nei costumi)

Sarà il mio tipo? - No

(tema serio e situazione non infrequente, ma trattato badando più alla storia, ai sensi che ai sentimenti ed alla psicologia)

Vergine giurata - Sì

(una società ancestrale, ma molto vicina a noi, narrata senza cliché e con semplicità in una vicenda complessa)

The repairman - No

(un conto è slow altro è essere disadattati; personaggi caricaturali, storia inverosimile, troppi cliché, si salva solo il paesaggio delle Langhe)

 

Timbuctu -

(le 2 facce dell'islam e i perché molti africani migrino in europa)

 

Mommy - Sì

(le difficoltà del disagio mentale anche in una sociatà evoluta)

Smetto quando voglio - No

(verosimile, purtroppo, farsa/tragedia, molto divertente ma realizzata per multisala)

The Lunchbox - Sì 

(una zia che non si vede mai, un giovane dalle belle speranze e la tristezza dei protagonisti in un'India regno del caos ma certificata IMQ)

Nebraska - Sì

(l'altra america, dei veri americani, in tutta la sua bellezza e bruttezza)

 

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 2

 

Moliere in bicicletta - Sì

(per gli amanti della recitazione; francese, mai sopra le righe, delicato, intelligente, ironico, non troppo scontato)

 

Still life - Sì

(credere in qualcosa contro il cinismo dilagante, una triste fiaba)

 

Philomena - No

(simpatico, storia serissima, ma trattato come film natalizio)

 

La grande bellezza - No

(perfetto quadretto di una certa società decadente, ma una società marginale fuori tempo rispetto ai nostri problemi, quadretto perfetto, ma pieno di morboso istrionismo protagonistico)

 

La mafia uccide solo d'estate - Sì  

(grandissima la narrazione dell'infanzia, poi scade un po' nel troisiano)

 

Now you see me - No

(tanto casino, si capisce (qualcosa) solo alla fine, ma proprio inverosimile)

 

La gabbia dorata -

(la selezione naturale nel nostro tempo)

 

Zoran, mio nipote è scemo - Sì

(cinismo & depressione, ma che ridere)

 

La prima neve - Sì

(tristezza tra paesaggi di pace)

 

Gloria - No

(una storia possibile ed umana, ma alle volte sembra sponsorizzata da chi fa il Viagra)

 

Vado a scuola - Sì

(non saranno tutti così, ma questi sono meravigliosi)

 

Per altri occhi -

(vedere per capire chi non vede)

 

Via Castellara Bandiera - No

(verismo Verghiano, ma la storia è inverosimile)

 

Sacro GRA - Sì

(non è un film, ma è realisticamente triste e simpatico)

 

La religiosa - No

(suore cattive e preti bravi, luoghi comuni?)

 

La migliore offerta - Sì

(vicenda letteralmente incredibile, ma fortemente simbolica)

 

Holy motors - No

(originalissimo, surreale, ironico, visionario ma ... che voleva dire?)

 

Una lady a Parigi - No

(idea discreta, qualche spunto originale, ma film lento, un po' scontato, inconcludente: solo uno spottone a Parigi)

 

Miele -

(tema di forte impatto emotivo, trattato con cura e umanità, senza banalizzazioni cinematografiche)

 

Viaggio a Lisbona - No

(bell'ambiente, bella storia però un po' troppo idealista, romanzesca, più o meno verosimile)

 

Come un tuono - Sì

(apparentemente un'americanata, invero nasconde una storia cruda, dura, tragica ma realistica; prima metà impeccabile, la seconda scade un po' nello scontato)

 

Come pietra paziente -

(crudo, realistico, ben recitato, originale. L'unico dubbio è: può un uomo raccontare una storia di donne?)

 

I Croods - No

(inizio scoppiettante, originale, spassoso, poi gradualmente cade nello scontato e patetico)

 

Il distacco - Sì

(intenso, sentito, ben interpretato, forse solo un po' troppo enfatico all'americana, ma solo in alcuni passaggi)

 

Anna Karenina - No

(originale sceneggiatura, scenografia, idee geniali che però dopo un po' si perdono nella storia che soffre un po' per essere raccontata molto all'americana e poco alla russa)

 

Viva la libertà - No

(né carne, né pesce, un mix di fantasia, episodi improbabili, cliché: se vuole essere serio, è assurdo, se vuole fare ridere, fa a mala pena sorridere)

 

L'ULTIMO FILM - LO RIVEDREI? 1

La parte degli angeli - No
(divertente ma un po' buonista in maniera scontata)
Amour -
(profondo, realistico senza freddezza
La sposa promessa - Sì
(minimalista, umile, decoroso, interiore)
Un'estate da giganti - Sì
(molto originale, divertente, un po' pazzo e triste)
E' stato il figlio -
(attori eccezionali, in una Sicilia dura ed ironica)
Monsieur Lazhar -
(una storia verosimile, trattata con estrema delicatezza, senza sconti e senza esagerazioni)
Il dittatore - No
(fa sicuramente ridere, anche tanto, demenziale ma non certo un capolavoro)

Marygold Hotel - No
(patetico, per vecchi nostalgici, in certi punti ridicolo)

E ora parliamo di Kevin -
(molto verosimile, ben inquadrati i personaggi, una storia terribile)

Cena tra amici - Sì
(eccezion fatta per alcuni colpi di scena eccessivi, un film ben godibile)

E ora dove andiamo? -
(comico grottesco molto divertente)
 
Midnight in Paris - no
(noiosissimo, non perché è Woody può sperare che tutto quel che tocchi si trasformi in oro)
 
Shame - no
(freddo, descrive una realtà, ma calca troppo la mano)
 
Miracolo a Le Havre - sì
(miracolo! ma ben narrato)
 
Melon Route - sì
(molto crudo)
 
Ruggine - sì
(tristezza e speranza)
 
Carnage - sì
(purtroppo anche l'intelligenza genera mostri)
 
The tree of life - no
(boh)

La donna che canta - Sì
(crudissimo, forse al limite del verosimile)

Hai paura del buio - Sì
(un parallelo efficace)







 

MUSICA DIVINA

F. Mendelsshon: Ottetto per archi op. 20

P. I. Chaikovsky: Sestetto per archi op. 70 (Souvenir de Florence)

F. Liszt: Sonata per piano s 178

R. Schumann: Quintetto per archi con piano op. 44

F. Chopin: Ballata per piano Op. 23 n. 1

J. Brahms: Rapsodie n.1 e 2 per piano

J. S. Bach: Concerto brandegudghese n° 3 BWV 1048

B. Smetana: La Moldava, poema sinfonico

A. Dvorak: Serenata per archi Op.22

P.I. Chaikovsky: Serenata per archi Op. 48

A.I. Khachaturian: Masquerade Suite 

 
 

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