VORREIpace e tranquillità in tutto ilmondo |
I COMMENTI SONO BEN ACCETTI GLI INSULTI NO SIAMO TUTTI ADULTI E SAPPIAMO ESPRIMERE I NOSTRI CONCETTI SENZA OFFENDERE GRAZIE ,NONNAFRA
MENU
I MIEI LINK PREFERITI
- VORREI un mondo in pace
- 7 DAYS
- SOCIAL PAYS
- LT
- VIRGILIO
- FB
- m5s
- M5S
- CITTADINI M5S L'ALTRA POLITICA
NON SOLO PETTEGOLEZZI
IL MIO BLOG CONTRO LA PEDOFILIA
VORREI
CITTADINI
ROSSELLA PIROVANO
Questo blog non è una testata giornalistica, esso viene aggiornato senza alcuna periodicità stabilita. Ai sensi della legge n° 62 del 7 marzo 2001 e non è un prodotto editoriale.
Messaggi di Settembre 2014
Post n°701 pubblicato il 27 Settembre 2014 da nonna.fra
Chissà come la pensano le mogli e le figlie di questi signori giudici.Cassazione, “possibile ridurre la pena per uno stupro completo”L’uomo si è difeso in Cassazione chiedendo le attenuanti perché le violenze avvenivano solo quando era ubriaco. Tesi alla quale si è opposto con forza dal procuratore generale. Telefono Rosa: "È un'istigazione a delinquere" È un verdetto che sta facendo discutere quello della Cassazione che, motivando l’annullamento di una condanna, stabilisce che è possibile una riduzione di pena per gli imputati per stupro con il riconoscimento di una specifica attenuante: è cioè quella di aver commesso un fatto “di minore gravità”. Gli ermellini della III sezione penale hanno accolto il ricorso di un 48enne veneto condannato permaltrattamenti in famiglia e per violenza sessuale ai danni della moglie. L’imputato ha chiesto le attenuanti perché gli abusi avvenivano solo quando era ubriaco. Tesi alla quale si è opposto con forza dal procuratore generale Pietro Gaeta che ha sollecitato l’inammissibilità dell’istanza. La Corte d’appello di Venezia, il 7 ottobre 2013, invece aveva rigettato la richiesta della difesa dell’uomo di uno sconto di pena sostenendo “che in ogni caso la consumazione di una violenza carnale completa, al di là delle condizioni soggettive nelle quali versi l’autore, resta un fatto non ascrivibile fra le violenze sessuali di minore gravità”. La tesi dell’imputato, accolta dalla Suprema corte, è stata di porre l’attenzione su ”la qualità dell’atto compiuto (quando era ubriaco, ndr) più che la quantità di violenza fisica esercitata”. Ci sarà quindi un nuovo esame in appello del processo poiché, scrive la Cassazione, “è mancata, quanto alle caratteristiche del fatto, un’analisi complessiva dello stesso in particolare con riferimento alla valutazione delle ripercussioni delle condotte, anche sul piano psichico, sulla vittima essendosi i giudici di appello limitati a descrivere il fatto contestato -per stessa definizione normativa -, di violenza, senza tuttavia analizzarne, come necessario, gli effetti“. “Stiamo sminuendo l’importanza di un delitto così efferato come lo stupro che sembra quasi un’istigazione a delinquere. E questo avviene in un momento particolarmente grave e violento per le donne, dove quasi ogni giorno c’è una donna uccisa” dice Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente di Telefono Rosa. Sottolineando di non conoscere la sentenza nel dettaglio, la presidente dell’associazione che si occupa dei diritti e della tutela delle donne violentate, afferma: “La cosa più preoccupante è che c’è un disinteresse completo da parte della politica verso la violenza alle donne. Invito – sottolinea – tutte le associazioni a parlare e denunciare questa situazione perché nel silenzio si moltiplicano i delitti peggiori”. E sentenze di questo tipo, “sembrano invogliare la società ad essere più violenta. Dovrebbe farci riflettere – prosegue – anche il fatto negli ultimi tempi che l’omicidio di una donna raccoglie sui giornali appena un trafiletto e poi nient’altro. Davvero la donna è sempre più un oggetto e di questo si parla sempre di meno. È molto grave e pericoloso”. Anche l’avvocato e deputato Giulia Bongiorno critica il verdetto: ”Mi sembra estremamente difficile immaginare un caso di violenza sessuale con penetrazione che possa essere poco grave”. Una sentenza che dice di non comprendere e “di non condividere”. “Mi sembra che voglia derubricare il reato: che, insomma, si vada nella direzione di voler ridimensionare la violenza sessuale in sé”. Un orientamento incomprensibile e non condivisibile: “Davvero più grave di così, di uno stupro completo, che cosa vogliamo?” Comprensibile invece per l’avvocato – impegnato anche nel volontariato in favore di un’associazione per i diritti delle donne che subiscono stalking e violenza – concedere l’attenuante in certi casi nei quali la violenza c’è stata ma non è arrivata alla penetrazione. In questi casi – osserva Bongiorno con l’Ansa – “ha senso, allora, diminuire la pena”. Ma non è proprio questo il caso. Bongiorno ricorda tuttavia che “non è la prima volta” che la Cassazione “si esprime in questa direzione. Ci sono però orientamenti che vanno in un senso o nell’altro”. |
Post n°700 pubblicato il 26 Settembre 2014 da nonna.fra
Sono allibita, schifata, sconcertata... tanti anni di lotte buttati nel cesso, tanti anni di sacrifici senza nessun valore, invece di portare avanti l'idea alla civiltà, ai diritti sociali, invece di fare i passi avanti su valori umani, stiamo tornando indietro all'età della pietra... Come si può cadere così in basso? Come può l'uomo pretendere rispetto e amore da una donna, quando questa viene continuamente calpestata in ogni senso... Cassazione, per stupro completo possibile pena ridotta La Terza sezione penale della Suprema Corte ha giudicato fondato il ricorso di un violentatore il quale ha sostenuto che, per valutare la gravità di una violenza fisica, deve "assumere rilevanza la qualità dell'atto compiuto, il grado di coartazione, il danno arrecato e l'entità della compressione", più che la quantità. La Corte di Appello di Venezia aveva confermato la condanna emessa dal gip che escludeva l'ipotesi della minore gravità ROMA - La Corte di Cassazione ammette attenuanti nello stupro. Gli imputati per violenza sessuale potranno ottenere uno sconto di pena per aver commesso un fatto "di minore gravità" anche nel caso di violenze carnali "complete" ai danni delle donne. Secondo i supremi giudici, la "tipologia" dell'atto "è solo uno degli elementi indicativi dei parametri" in base ai quali stabilire la gravità della violenza e non è un elemento "dirimente". Per la Cassazione dunque, è necessaria "una disamina complessiva, con riferimento alla valutazione delle ripercussioni delle condotte, anche sul piano psichico, sulla persona della vittima". La sentenza depositata oggi, è opposta a quella della Corte d'Appello di Venezia, per la quale lo stupro completo non è mai, né può essere, di "minore gravità". CONTINUA A LEGGERE CLICCA http://www.repubblica.it/cronaca/2014/09/25/news/cassazione |
Post n°699 pubblicato il 25 Settembre 2014 da nonna.fra
Questa sarebbe l'Italia che si metterà a posto tra breve? non credo proprio se
Il capitano del "Torni a bordo..." rimosso dal settore operativo della Capitaneria: "Sto pagando per tutto quello che ho fatto la notte della Concordia". Tanti colleghi hanno avuto ruoli di comando, io no. Non mi lamento ma trasferirmi è troppo
di LAURA MONTANARI
"Sono amareggiato e sto riflettendo su molte cose, comprese le stellette che porto addosso". Stacca le parole, le intervalla ai silenzi, il capitano Gregorio De Falco, l'eroe della notte della Concordia, quello che ordinò a Francesco Schettino il celebre e rabbioso "torni a bordo cazzo". Lo stesso che dalla sala operativa della capitaneria di Livorno sospettò prima di tutti gli altri, assieme al collega Alberto Tosi, che il black out a bordo della grande nave da crociera fuori rotta, fosse una colossale bugia. Il capitano di fregata è stato informato ieri che dovrà lasciare il settore operativo della Capitaneria di Livorno: a fine settembre infatti sarà trasferito in altri uffici, sempre della Direzione marittima di Livorno. Uffici amministrativi. Lui non ci sta e sta meditando in queste ore anche di abbandonare la divisa. Cosa è accaduto? "Il comandante Faraone mi ha chiamato nel suo ufficio per comunicarmi che devo lasciare il servizio operazioni perché vengo destinato a un ufficio di carattere amministrativo". È stato lei a chiederlo? "No di certo, da dieci anni la mia ragione professionale è nel settore operativo, credo di aver maturato lì una professionalità... ma sono un militare". Quindi obbedirà? "Il 28 settembre mi presenterò al nuovo ufficio che deve ancora probabilmente essere individuato dal comando. Sono molto amareggiato, sto riflettendo su tante cose...". Anche di lasciare la divisa? "Sono molto turbato. Questo cambio di incarico non mi era neppure stato prospettato". Schettino va in cattedra alla Sapeinza, rilascia interviste, si fa fotografare sui rotocalchi, lei invece... "Io no". Silenzio. Schettino in vetrina, lei levato dal servizio operativo. Qualcosa penserà di questo? "Mi fa riflettere sulla circostanza che questo Paese è storto, privo di riferimenti corretti in cui le persone rispondano per il ruolo e la responsabilità che hanno". Pensa che ci sia un collegamento fra il suo spostamento di incarico e quello che accadde la notte di Concordia? "Penso di sì, mi sono fatto questa idea: che ci possa essere un collegamento col lavoro che ho fatto per il soccorso e forse nelle indagini". In che senso? "Preferisco non rispondere". Le hanno rimproverato un'esposizione mediatica o qualcos'altro? "Formalmente nessuno mi ha rimproverato mai niente". Eppure... "Eppure queste conseguenze non sono coerenti con i riconoscimenti formali. Lo Stato su di me ha speso soldi per formarmi come responsabile del soccorso marittimo, responsabilità di cui mi sono fatto carico anche quando non mi competeva, come per esempio nella notte di Concordia". Può spiegare perché non le competeva? "Ero a capo dell'unità costiera di guardia a Livorno che ha un ambito geografico coincidente con le acque antistanti la provincia. Il naufragio avvenne a Grosseto e io sono stato chiamato dalla sala operativa della direzione marittima regionale: ho risposto subito salendo in sala e assumendo ogni decisione operativa". Ripensando al 13 gennaio 2012 ha qualcosa da rimproverarsi? "Proprio niente. Le faccio un esempio: al comandante della guardia costiera americana, chiesero se gli Stati Uniti fossero pronti a intervenire in caso di evacuazione di navi molto grandi e lui rispose che avevano fatto 37 esercitazioni, quando gli chiesero se avesse avuto qualcosa da suggerire alla guardia costiera italiana, disse: nulla, tutto era stato fatto correttamente". Ad un certo punto è sembrato che lei stesse per scendere in politica... "Lo scrisse un giornale, io non fui contattato. Era lontano da me. Ma sto cercando di valutare tante cose per capire se ci possano essere relazioni tra i fatti e le conseguenze di oggi". Comandante, a lei nemmeno una promozione. "Non era nel profilo di carriera, mi dovevano valutare quest'anno semmai. Il punto non è la promozione...". Quale è il punto? "Per esempio il fatto che un anno fa non fui destinato ad alcun incarico di comando come invece è successo a tutti gli altri miei colleghi. Io non mi sono lamentato, ma ora il trasferimento è un'altra cosa". Chi sono i suoi nemici? "Non ho nemici. Probabilmente c'è qualcuno che non vede il servizio come lo vedo io. Mi viene in mente un'espressione di Zagrebelsky, "l'eterogenesi dei sì", camminiamo nella stessa direzione, ma ciascuno ha finalità differenti. Quella notte io la ricordo bene, non sapevamo nemmeno esattamente quante persone ci fossero sulla nave e i vertici di Costa alla domanda di un giornalista tre giorni dopo il naufragio su quante persone fossero sulla Concordia risposero di chiedere alla Protezione civile... il filmato è su youtube, tutti lo possono vedere. Quando ho fatto scendere le persone dalla biscaggina, ordinai di mettere sotto le zattere gonfiabili e in questo modo salvammo due bambini che caddero dalla scaletta". Comandante torniamo alle indagini. "Preferisco di no. Le posso dire soltanto che nei giorni immediatamente successivi mi chiamò il procuratore capo di Grosseto e io ebbi difficoltà a distaccarmi dal mio comando per raggiungere la procura perché mancava un atto di richiesta formale... ma non so se c'è una relazione... Forse no, farò i miei accertamenti". Se lasciasse la divisa ha pensato a cosa farà? "Se dovessi lasciare sarebbe una brutta, brutta giornata". Però a quel punto potrebbe accettare un incarico dalla politica se arrivasse... "Io sono un militare". |
UNA NOCE DI COCCO PUO' UCCIDERTI |
Post n°697 pubblicato il 15 Settembre 2014 da nonna.fra
Lunedì 15 Settembre 2014 NEW YORK - Ci sono voluti 13 anni, ma alla fine Elizabeth Stringer Keefe, docente universitaria statunitense, è riuscita a rintracciare il proprietario di una fotografia che una sua amica trovò tra i detriti delWorld Trade Center dopo l’attentato dell’11 settembre 2001.
Non solo ricordi tristi e tragedie, nel giorno che cambiò la storia dell'Occidente qualcuno si impossessò di un'immagine che esprimeva gioia e speranza. La fotografia, infatti, mostra una coppia di sposi nel giorno del loro matrimonio assieme a quattro amici. Keefe prese lo scatto dalla sua amica un mese dopo l’attentato, e cominciò a cercarne il proprietario. |
Perchè vogliono far crescere prima del dovuto queste piccole donnine? pensano che da sole non riescono a imparare a farsi mettere incinte e partorire? lasciatele vivere in spensieratezza e ingenuamente la loro vita da bambine imparano anche troppo alla svelta con la vita dissoluta che fanno vedere in tv e per le strade
Dopo la Barbie gravida, arriva la Barbie che partorisce.
La bambola, che da decenni segna l’infanzia delle bambine di tutto il mondo, in questa nuova veste ha però suscitato l’indignazione dei genitori di tutti il mondo. Barbie infatti in questa nuova versione mostra, senza troppi segreti, il parto con tanto di particolari annessi. Di certo non una bella scena, con tanto di sangue, alla quale solo i genitori meno accorti vorranno far assistere alle loro piccole figlie. |
Questo post non vuole insegnare niente a nessuno ma solamente far riflettere e sopratutto questa foto dice tutto il male di questa nostra società malata che vuole la perfezione , vivi e fai vivere senza stress, non e un pò di ciccia il male della nostra vita Come parlare a tua figlia del suo corpo? Punto primo: non parlare a tua figlia del suo corpo, se non per insegnarle come funziona. Non dire nulla se è dimagrita. Non dire nulla se è ingrassata. Se pensi che abbia un corpo strepitoso, non dirglielo. Ecco alcune cose che invece puoi dire: "Sembri così in salute!" funziona bene. O perché non dire "Sembri così forte" o "Si vede quanto sei felice - risplendi"? Meglio ancora, complimentati con lei per qualcosa che non abbia nulla a che vedere con il suo corpo. Non commentare neppure i corpi di altre donne. No, neanche un singolo commento, né buono né cattivo. Insegnale la gentilezza verso gli altri, ma anche verso di te. Non osare parlare di quanto non ti piaccia il tuo corpo davanti a tua figlia, o della tua nuova dieta. Anzi, non fare nessuna dieta davanti a tua figlia. Compra cibo sano. Cucina pasti sani. Ma non dire "ora non mangerò più carboidrati." Tua figlia non dovrebbe mai pensare che i carboidrati siano un male, perché gettare una vergogna sul cibo equivale a gettarla su te stessa. Incoraggia tua figlia a correre perché la farà sentire meno stressata. Incoraggiala a scalare montagne perché non c'è posto migliore per esplorare la tua spiritualità del picco dell'universo. Incoraggia tua figlia a fare surf, o scalata, o mountain bike perché quelle cose la spaventano ed a volte è anche una buona cosa. Aiuta tua figlia ad amare il calcio o il canottaggio o l'hockey, perché gli sport la renderanno una leader migliore e una donna più sicura di sé. Spiegale che non importa quanto vecchia tu sia, non smetterai mai di avere bisogno di un buon lavoro di squadra. Non farle mai fare uno sport che non le piace affatto. Dimostra a tua figlia che le donne non hanno bisogno di uomini per spostare i loro mobili. Insegnale a cucinare vegetariano. Insegnale a sfornare dolci di cioccolato con mezzo panetto di burro. Passale la ricetta della nonna per fare il dolce per la colazione di Natale. Trasmettile il tuo amore per l'aria aperta. Forse sia tu che tua figlia avete le gambe tornite o il torace ampio. È facile odiare queste parti del corpo se non sono sottili. Ma non farlo. Insegna a tua figlia che con le sue gambe può correre una maratona se vuole, e che il suo torace non è altro se non un contenitore per dei polmoni forti. Può urlare e cantare e sollevare il mondo, se vuole. Ricorda a tua figlia che la cosa migliore che possa fare con il suo corpo è usarlo per trasportare la sua bellissima anima (fonte: http://hopeave.wordpress.com/) |
Post n°694 pubblicato il 08 Settembre 2014 da nonna.fra
Ok, capita a tutti prima o poi di avere un fantasma come amante, specialmente se e di bell'aspetto e se il marito e un credulone, di sicuro sa di bufala inventata per fare un pò di soldi. Mi sà tanto sia buona la seconda Questo e un commento sotto l'articolo, ha già capito tutto lui aaaahhah sbaglio o lo spiritello che si vede nella foto ha i baffi? non è forse il pe ne baffuto con gli occhiali che si vede nella saga manga "La clinica dell'amore", che altro non è che la faccia del dottore libidinoso?!? LONDRA - Il fantasma si invaghisce della moglie e causa una grave crisi matrimoniale. Deborah e Kevin Rawson sono sposati da più di 20 anni ma dopo essere vissuti felicemente nella stessa casa hanno iniziato ad avere un ospite indesiderato. I rapporti tra la donna e il fantasma sono diventati sempre più frequenti fino ad avvenire anche in presenza del marito. «Una notte ha sollevato le coperte dal letto», confessa Deborah, «e ha costretto il mio compagno ad allontanarsi». Il loro matrimonio è entrato in crisi ma la coppia non riesce ad allontanare lo spiritello libidinoso: «Abbiamo chiesto aiuto anche ad esorcisti e medium, ma non c'è stato nulla da fare». http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/deborah-e-kevin-rawson-fantasma-sesso/notizie/885150.shtml |
Post n°693 pubblicato il 05 Settembre 2014 da nonna.fra
Se non trovate i calzini e avete un cane non date la colpa alla lavatrice che li mangia ma al vostro cane Cane ingoia 43 calzini, intervento d’urgenza per salvarlo L’animale trasportato in ospedale perché stava male ha subito un’operazione durata due ore durante la quale gli sono stati estratti i calzini dallo stomaco. Un alano che aveva ingoiato 43 calzini e mezzo è stato operato d’urgenza per salvargli la vita. L’animale di tre anni, vomitava di continuo e mangiava a fatica perché non riusciva a inghiottire facilmente, così i proprietari spaventati hanno deciso di portarlo al DoveLewis Emergency Animal Hospital di Portland negli Stati Uniti. I medici dell’ospedale hanno provveduto subito a fare una radiografia al cane sofferente e da qui la curiosa scoperta. In questo modo infatti i dottori hanno visto che lo stomaco dell’alano era pieno di “una grande quantità di materiale estraneo” che non poteva né essere digerita, né poteva essere espulsa per vie naturali. L’alano quindi è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico durato circa due ore durante il quale i medici hanno estratto dallo stomaco dell’animale 43 calzini e mezzo. Fortunatamente l’intervento d’urgenza è riuscito a salvare l’animale che dopo qualche giorno è tornato a casa con i suoi padroni. Per i medici è il caso più bizzarro mai capitato L’episodio bizzarro è avvenuto qualche mese fa, ma la notizia insieme alla pubblicazione della radiografia si è diffusa solo da quando l’ospedale è arrivato al terzo posto del concorso “Cosa hanno mangiato?” promosso dalla rivista Veterinary Practice News. Gli stessi medici dell’ospedale infatti raccontano che questo è il caso più bizzarro che gli sia mai capitato. Il nome dell’animale e dei suoi padroni però resta sconosciuto. I medici dell’ospedale, infatti, hanno spiegato che i protagonisti della vicenda hanno chiesto di rimanere anonimi e non sono disposti a rilasciare alcuna intervista. La radiografia del cane
|
Post n°692 pubblicato il 05 Settembre 2014 da nonna.fra
Quando lo stato non c'è per aiutare una famiglia in difficoltà succede questo,tutto a un limite di sopportazione e questa donna lo ha superato da un pezzo..
Di ritorno da una vacanza al mare, in Liguria, una donna ha abbandonato il marito all’Autogrill. E’ successo lungo la A26, all’area di servizio vicina allo svincolo di Ovada, in provincia di Alessandria. L’uomo, ultrasessantenne con seri problemi di alcolismo, è stato accompagnato dalla polizia stradale in un vicino ospedale. La donna, che ha poi ripreso con sé il coniuge, rischia ora una denuncia per abbandono di persona incapace. Secondo alcune testimonianza, come racconta il Secolo XIX, la donna si sarebbe rivolta al personale dell’area di servizio dicendo: “Vi lascio qui mio marito, tenetelo voi, occupatevi di lui”. All’Autogrill Stura Est, i due coniugi 60enni non erano soli. Erano presenti anche la loro figlia, il genero e i nipoti. Rintracciata dalle forze dell’ordine, S.T. ha raccontato la difficile situazione in famiglia e i tanti problemi che il riconosciuto alcolismo del marito le crea da ormai troppo tempo. Anche all’Autogrill, rimasto solo, l’uomo è parso fuori controllo. Sarà ora la Procura, allertata dalla stradale, a verificare la sussistenza o meno dell’ipotesi di reato nei confronti della protagonista della vicenda. http://www.retenews24.it/rtn24/societa/ritorno-dalle-vacanze-abbandona-marito-allautogrill/ |
Post n°691 pubblicato il 04 Settembre 2014 da nonna.fra
La risposta dei vigili del perchè la multa a Ilaria Montis
Dopo la denuncia di Ilaria Montis in merito alla multa da 167 euro per aver gettato rifiuti raccolti sulla spiaggia di Piscinas in provincia di Cagliari abbiamo sentito il parere di Mario Delogu, comandante dei Vigili urbani di Cagliari: le risposte non sono scontate Dopo la denuncia di Ilaria Montis archeologa che dopo aver gettato una cassetta di rifiuti dalla spiaggia di Piscinas in provincia di Cagliari si è vista comminare una multa da 167 euro, abbiamo sentito al telefono il Comandante dei Vigili Urbani di Cagliari, Mario Delogu che ci ha spiegato nel dettaglio cosa è accaduto e perché. Le sue risposte non sono poi così scontate e mettono in luce la necessità dei comuni di far quadrare i conti sulla base delle tasse pagate dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti; la responsabilità delle amministrazioni del territorio nel tenere l'ambiente pulito e la determinazione dei cittadini a denunciare ma anche a agire secondo le regole della comunità in cui vive: ma così non si rischia l'immobilismo? D.: Buonasera Comandante, perché avete deciso di multare una cittadina che ha conferito rifiuti raccolti in spiaggia?
D.: Però la signora Montis ha specificato che vicino la spiaggia non c'erano cestini per conferire rifiuti
D.: Dunque, cosa avrebbe dovuto fare la signora Montis? Semplicemente spostarli in un angolo, e poi?
D.: Mi è chiaro il quadro d'insieme, ma per tornare alla Signora Montis, possiamo dire che però a causa delle tasse e dei regolamenti si disincentiva un cittadino a pulire una spiaggia?
|
Post n°690 pubblicato il 03 Settembre 2014 da nonna.fra
Prete risponde alla figlia del Marò: “Implora in ginocchio gli indiani e non dire stronzate”. Leggi la lettera choc
A cura di Adriana Costanzo “Implora in ginocchio gli indiani e non dire più stronzate”, sono queste alcune delle parole rivolte a Giulia La Torre figlia del Marò ricoverato per ischemia da don Giorgio De Capitani. Il prete, ordinato Sacerdote nel 1963 non è nuovo a questo tipo di polemiche. Già in passato si era reso “negativamente” noto tanto da essere stato richiamato dalla Curia per le sue invettive contro Silvio Berlusconi a cui spesso augurava ictus e malattie, odio verso il politico di cui non faceva mistero sui suoi numerosi gruppi e pagine Facebook. È stato anche criticato per le sue posizioni sui soldati italiani morti durante la “missione di pace” in Afghanistan, definiti come dei mercenari e dunque indegni di essere chiamati difensori della patria. Ma l’ultima gaffe ha fatto davvero scalpore. Ecco il testo integrale della lettera presa dal profilo di facebook A GIULIA LATORRE http://www.retenews24.it/rtn24/societa/prete-risponde-figlia-maro-implora-in-ginocchio-gli-indiani-non-dire-stronzate-leggi-lettera-choc/ |
Post n°688 pubblicato il 03 Settembre 2014 da nonna.fra
Ambientalista ripulisce la spiaggia dai rifiuti: multata di 167 euro Il suo nome è Ilaria Montis, lavora con un contratto di ricerca da archeologa all'Università del capoluogo sardo. Lei stessa racconta a SardiniaPost come sono andate le cose
Raccogliere i rifiuti lasciati da bagnanti maleducati in spiaggia può costare caro agli amanti dell’ambiente: ne sa qualcosa Ilaria Montis, cagliaritana di 35 anni protagonista di una vicenda che ha del surreale. Qualche giorno fa, mentre gettava a Cagliari bottiglie e altri oggetti in plastica “dimenticati” a Piscinas, è stata bloccata da una solerte squadra di poliziotti che le ha verbalizzato una multa di 167 euro. Il motivo? “Non residente a Cagliari, conferiva all’interno dei cassonetti stradali buste contenenti rifiuti”. La Montis, archeologa con un contratto di ricerca all’Università di Cagliari e una grande passione per i temi dell’ambiente e della pace, è stata fermata a Cagliari davanti a un cassonetto in viale Poetto: colta sul fatto mentre gettava la spazzatura proveniente da lontano, un reato su cui evidentemente la Polizia municipale di Cagliari non transige. “Domenica sera con un amico ci siamo fermati a fare un tuffo a Piscinas, andando via abbiamo deciso di pulire un po’ la spiaggia, cosa che mi capita di fare spesso, e abbiamo riempito un’intera cassetta di rifiuti vari tra cui bottiglie e flaconi abbandonati da altri bagnanti sulla sabbia. Guardandoci attorno ci siamo resi conto che non c’erano contenitori o cestini, così abbiamo caricato la cassetta in macchina. Il giorno dopo la Polizia di Cagliari mi ha visto mentre gettavo tutto e mi ha fatto la multa perché utilizzavo i cassonetti del comune di Cagliari pur non essendo residente in città. E’ vero, ho la residenza nel comune di Baratili San Pietro in provincia di Oristano, ma non sapevo di non poter gettare i rifiuti a Cagliari, del resto sui cassonetti non c’è alcun divieto. Sono rimasta sconcertata, ho spiegato che era spazzatura di altri raccolta in spiaggia a Piscinas e che stavo anche differenziando la plastica ma sono stati inflessibili: ho rifiutato di firmare il verbale, uno dei vigili si è alterato e mi ha insultato minacciando di portarmi in caserma e denunciarmi. Ho ritirato la multa, 167 euro da pagare entro 60 giorni”. Ilaria Montis, che da anni è impegnata come volontaria nell’organizzazione di eventi dedicati a pacifismo, ambiente e meditazione (l’ultimo è il Wesak del Mediterraneo, attualmente è impegnata nella giornata di Meditazione per la pace e il disarmo che si terrà a Capo Frasca il prossimo 13 settembre) ha deciso di non fare ricorso: “Non racconto questa brutta storia per narcisismo ma per far riflettere sulla questione dei rifiuti in Sardegna: la mancanza di cassonetti stradali è un grave problema in tutta l’isola perché in tanti, Sardi e turisti, spesso lasciano i rifiuti dove capita non sapendo dove buttarli, e lo vediamo da spiagge, strade e cunette sporche e piene di spazzatura. Episodi come questo fanno pensare che forse è il caso di andare oltre le divise, oltre la burocrazia, oltre le regole e oltre le ideologie per usare il nostro buon senso quando le circostanze lo richiedono. Per tornare alle cose semplici e sensate in un momento in cui tante belle iniziative che nascono dal cuore, senso etico e senso civico delle persone vengono soffocate dall’eccessiva burocrazia che le rende inattuabili”. Francesca Mulas http://www.sardiniapost.it/cronaca/cagliari-divieto-gettare-i-rifiuti-per-i-non-residenti/ |
INFO
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: nonna.fra
|
|
Sesso: F Età: 73 Prov: MO |
AREA PERSONALE
ULTIMI COMMENTI
CERCA IN QUESTO BLOG
TAG
I MIEI BLOG AMICI
- LUCID MADNESS MONICA
- Navigare con ECPAT
- crederci LISA
- vita in agrodolce BIANCA
- Friuli
- Fatti e Misfatti MARY
- ISTANTANEE EMOTIVE renato
- BLOG DI CRONACA Alberto
- orangeville dealer
- PAESAGGI DELLANIMA DIANA
- Come una Fenice Angela
- CITTADINI
- Volevo fare la fashion blogger
- Paganini non ripete MELA
- Massimo Coppa
Inviato da: cassetta2
il 18/06/2023 alle 16:28
Inviato da: nonna.fra
il 31/05/2021 alle 13:30
Inviato da: massimocoppa
il 31/05/2021 alle 13:14
Inviato da: nonna.fra
il 31/05/2021 alle 11:33
Inviato da: apungi1950
il 29/05/2021 alle 20:40