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Questo blog non è una testata giornalistica, esso viene aggiornato senza alcuna periodicità stabilita. Ai sensi della legge n° 62 del 7 marzo 2001 e non è un prodotto editoriale.
Messaggi di Gennaio 2015
Post n°768 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da nonna.fra
L'AMICO L'HA FATTO PER AMICIZIA E PER SPRONARLO A REAGIRE E HA FATTO BENE MA NON TUTTI LO CAPIREBBERO
L'AMICO GLI SCRIVE UN SMS ALLA SETTIMANA:"SEI UN CICCIONE". E LUI PERDE 130 KG
giovedì 29 gennaio 2015, 13:33 L'amico gli scriveva ogni settimana un sms con scritto "ciccione", lui si è messo a dieta e in un anno ha perso 130 kg. È la storia dello chef Jamie Brooks, raccontata su Metro.uk, che per colpa della sua attività si era lasciato andare andando a superare i 200 kg di peso. Mangiava malissimo, a qualunque ora del giorno. E la notte comprava cibo al take away. Il suo stile alimentare lo aveva portato ad ingrassare tantissimo, mettendo a repentaglio la sua salute. Per aiutarlo l'amico Neil ha scelto la linea dura, seguendo dei consigli di una dieta trovata su un annuncio. Ha iniziato a mandargli sms ogni settimana con scritto: "Sei un fottuto ciccione". Una sorta di pressione psicologica che ha spinto Jamie a reagire, iniziando una dieta che in un solo anno lo ha portato a perdere la cifra record di 130 kg. "Ora mi sento un altro. Neil mi ha salvato la vita", dice lo chef. http://www.leggo.it/NEWS/ESTERI/jamie_brooks_perde_ |
Post n°766 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da nonna.fra
Atroce, da brividi povera piccola. Angelica Pirtoli, uccisa dopo sua madre. “Risolto caso più nero della Sacra Corona”
Angelica, 2 anni, venne uccisa nel marzo 1991 assieme alla mamma Paola. Dopo 24 anni, è stato risolto il rebus dell’omicidio di mafia più nero del Salento: notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Biagio Toma. A giugno sarebbe stato scarcerato dopo aver scontato una pena per estorsione
“Ci aveva chiesto di spostare un sacco da lì, di portarlo da un’altra parte. Una cosa, un sacco che era sotto quel pino”. Così ha parlato un testimone, agli inizi del 2014. “Un sacco”. Non un cadavere. Questo non lo ha ammesso mai. “Ma ci è bastato per capire. Per avere la conferma”. La ricorda quella parola, la pronuncia per bene, la scandisce uno degli investigatori. “Un sacco”. Sapevano cosa cercare i carabinieri del Ros. Chi ascoltare. Ma dei tanti uno solo ha detto. A denti stretti. “Ed è stato sufficiente”. Non c’è spazio per leemozioni, quando si indaga. Ma ora il cerchio è chiuso e lo si può ammettere: “Non è stata una storia semplice, da nessun punto di vista”. Dopo ventiquattro anni, ha un nome quello che per gli inquirentiè stato il sicario della piccola Angelica Pirtoli, due anni, la vittima del delitto di mafia più agghiacciante di cui il Salento abbia memoria. Anzi, di nomi ora ne ha due: Luigi De Matteis e Biagio Toma. Il primo, nel maggio del 1999, lasciò ammutoliti i giudici della Corte d’Assise di Lecce: “Nnu la facia chiui cu tegnu questo segreto qua, anche perché ci ho due figlie ed ogni volta che io le guardavo…”. Una confessione piena. E dettagli insopportabili, contro suo cognato: “Biagio Toma è sceso dalla macchina, ha preso la bambina per i piedi e l’ha sbattuta quattro-cinque volte vicino al muro e niente, cioè era morta la bambina”. Per i piedi. Contro il muro. Quattro-cinque volte. Il cranio fracassato. Come inNovecento, il film di Bertolucci. I fotogrammi stavolta erano veri: Parabita, Lecce, 20 marzo 1991. Finora, nessun altro riscontro c’era stato contro Toma. Niente che potesse incastrarlo. Fino a quel “sacco”. E lui, lui che già assaporava il sole diGallipoli assieme alla moglie e ai tre figli, avrà pensato che il momento di fare i conti con la verità è arrivato, quando, nel carcere di Trani, in mattinata, gli è stata notificata l’ordinanza dicustodia cautelare. Firmata dal gip Simona Panzera, su richiesta del pm Giuseppe Capoccia della Procura Distrettuale Antimafia di Lecce, spazza via anche l’istanza già depositata per ottenere la detenzione domiciliare. Per il reato di estorsione aveva patteggiato una pena a 3 anni e 8 mesi; per due volte era già stato processato e assolto, per rapina e per possesso distupefacenti. Gli era stata riconosciuta anche l’ingiusta detenzione. Ma ora, ora niente gli dev’essere sembrato uguale. Perché per lui, 47 anni, quel fine pena fissato a giugno rischia di tramutarsi in un fine pena mai. “Concorso in duplice omicidio pluriaggravato”. Questa l’accusa. Perché di morti in questa storia che ne sono due. Angelica e sua mamma. Paola Rizzello aveva appena 27 anni. La scostò, spavalda, la canna del fucile che De Matteis le aveva puntato contro: “Non mi fai paura”. Partì il primo colpo, diretto allapancia. Colpì anche la bimba che lei teneva in braccio, al piedino destro. La scarpetta volò via. Angelica si mise a piangere. E poi il secondo colpo, sul petto. Paola è morta così. Ma lei, la piccola, lei era ancora viva. Loro la lasciarono lì, in quella campagna, vicino alcasolare. Al buio. Ma ci ritornarono. “Vabbè, tanto cresceva come la madre”. Tra di loro, si giustificarono con questa frase. Forse anche per dare un senso al comando che avevano ricevuto: “Se trovano la bambina in quelle condizioni, automaticamente si capisce che alla madre le è successo qualcosa, qualcosa di brutto … No, la bambina non si può lasciare. Voi sapete cosa dovete fare”. Questo era l’ordine che aveva impartitoDonato Mercuri, colui che aveva pianificato l’omicidio nonché amante di Paola. Ma la sentenza, la condanna a morte, l’aveva firmata qualcun altro. Ma chi? Luigi Giannelli, a capo dell’omonimo clan di Parabita, uno dei grani della Sacra Corona Unita. Anche lui aveva avuto una relazione con la mamma diAngelica, agli inizi degli anni ’80. Paola sapeva troppo. Sapeva delle dinamiche del gruppo, sapeva dei delitti più eclatanti, conosceva i luoghi in cui veniva nascosta la droga, tanto da essere sospettata di averne sottratta un bel po’ per sé. E poi faceva troppe domande. Chiedeva di Luigi Calzolari, suo fidanzato, fatto fuori nel 1985. Sospettava che il mandante dell’uccisione fosse Giannelli. Per questo, lo disse, il boss, a sua moglie, in un colloquio in carcere: Paola andava eliminata. E per lei,Anna De Matteis (sorella di Luigi), “Anna morte”, fu gioco semplice affidare l’esecuzione a Mercuri: odiava quella donna, che le aveva quasi rubato il marito; la odiava così tanto da farci a botte, un giorno, al mercato. È per quest’intreccio perverso che ad Angelica è stata rubata la vita. Luigi De Matteis e Biagio Tomafecero sparire i due corpi: “Abbiamo preso la Rizzello, che erabruciata e quando l’abbiamo presa si è spezzata in due e l’abbiamo buttata nella cisterna. […] C’era la bambina… siccome lì vicino c’erano dei sacchetti di plastica dei contadini, di concime, si è preso un sacchetto, si è messa la bambina e l’abbiamo portata dove è stata ritrovata”. Il cadavere irriconoscibile di mamma Paola è stato rinvenuto il 19 febbraio 1997, durante uno scavo in contrada Tuli, a Parabita. Due anni dopo, il 4 maggio 1999, è stata la volta di Angelica, un corpicino nascosto dentro quel sacco, sulla collina diSant’Eleuterio. Tutti, tranne Toma, sono già stati condannati all’ergastolo. “Nella storia criminale nazionale – ha scritto ora il gip – non si ricordano condotte comparabili con quelle tanto sprezzanti del dolore innocente di una bambina di due anni, rimasta ferita in maniera non grave al piedino, lasciata disperata, nottetempo al buio in campagna, accanto al cadavere della madreammazzata (un teste aveva ricordato di aver udito nel buio un cagnolino che ululava!) e quindi uccisa, senza nemmeno la pietà che si usa verso gli ovini”. |
Si parla tanto di razzismo e di omofobia, ok , e sbagliato e lo sappiamo, adesso mettiamoci ad analizzare il tutto.
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Post n°764 pubblicato il 18 Gennaio 2015 da nonna.fra
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Post n°763 pubblicato il 17 Gennaio 2015 da nonna.fra
LEGGETELI BENE, RENZI VUOLE TOGLIERE I REATI MINORI , PER INTENDERCI QUASI TUTTI I REATI DI PEDOFILIA, I FURTI , Stalking, VIOLENZA PRIVATA E TANTISSIMI ALTRI, QUESTI PER LUI SONO REATI MINORI.
"Guardate questo elenco di reati: fatelo attentamente perché, se il nuovo vergognoso provvedimento del Governo diventa legge, chi commette uno di quei reati in maniera tenue NON è punibile. Sono tanti, tantissimi i reati in questione: 157 (quelli nell'allegato in pdf, in cui mancano i reati con pena massima fino a due anni).
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provare costa poco, e anche la stagione del melograno
Nonostante sappiamo che il cibo spazzatura non è salutare per il nostro corpo, spesso preferiamo il piacere del momento nel mangiare fritti, dolci e bevande zuccherate. Peccato che alla lunga potresti rischiare “grosso”, finendo con il compromettere la tua salute. In virtù di ciò scopriamo insieme come pulire le arterie mangiando un semplice frutto, in barba alle case farmaceutiche. Stando ai risultati provenienti da un nuovo studio realizzato dall’Istituto Catalano di Scienze Cardiovascolari, pubblicato sulla rivista Atherosclerosis, nessun farmaco attualmente in commercio sarebbe in grado di prevenire infarto ed ictus come il melograno. Per giungere a questa conclusione, i ricercatori spagnoli hanno provveduto a somministrare a dei suini (la scelta è ricaduta su questo animale poiché il loro sistema cardiovascolare sembrerebbe essere simile a quello degli esseri umani) sottoposti ad una dieta ricca di grassi, un concentrato di sostanze antiossidanti estratte direttamente dal melograno per un periodo di 2 settimane. Risultato? “Le placche ateroscelerotiche sono state ridotte di oltre il 50%, come se non bastasse, i suini pesentavano una maggiore vitalità ed erano più propensi ad accoppiarsi” – conferma la dottoressa Lina Badimon, coordinatrice dello studio. Alla luce dei risultati, è opportuno interrogarsi su come sia possibile che un semplicissimo frutto come il melograno possa prevenire gravi disturbi cardiovascolari. Una risposta che potrebbe essere rintracciata nella teoria formulata dal due volte premio Nobel Linus Pauling, secondo la quale, essendosi i nostri antenati evoluti cibandosi di grossi quantitativi di frutta per diverse migliaia di anni, la mancanza di vitamine (C su tutte) all’interno del nostro organismo potrebbe finire per tradursi con lo sviluppo di gravi patologie cardiovascolari. Melograno – Proprietà Questo frutto è ricco di Sali minerali, specialmente manganese, potassio, zinco, fosforo, rame e vitamine (C, A, B, K, E). Senza contare sostanze in grado di salvaguardare la salute umana come antiossidanti e flavonoidi. http://italia-notizie.it/pulire-le-arterie-mangiando-un-semplice-frutto/ |
Ecco perché non bisognerebbe piangere per chi è morto
Un uomo soffriva la cosa peggiore che può capitare a un essere umano: suo figlio era morto, e per anni non poteva dormire e piangeva tutta la notte finché albeggiava. Un giorno gli apparve un angelo nel sogno e gli disse: “Basta piangere !” “Non posso sopportare di non vederlo più” rispose l’uomo. così l’angelo disse “Lo vorresti rivedere ?” L’uomo annui, quindi l’angelo lo prese per mano e lo portò in cielo e disse: “Pazienta un pò, lo vedrai passare”. Al cenno dell’angelo una moltitudine di bambini iniziarono a passare vestiti come angeli con un lume in mano.
Così l’uomo incuriosito domandò: “Chi sono ?” e L’angelo rispose: “Sono i bambini che hanno lasciato la vostra terra troppo presto, tutti i giorni fanno questa passeggiata con noi perché hanno il cuore puro”. disse l’uomo: “Mio figlio è tra di essi ?” “Si lo vedrai tra un pò” Finalmente tra i tanti bambini passò anche il figlio di quell’uomo, che radiante scappò ad abbracciarlo, quando improvvisamente si accorse che aveva il lume spento. Angosciosamente disse al ragazzo “Figlio mio, perché il tuo lume è spento ? perché non infiamma la tua anima come agli altri ?” Il bambino lo guardò e disse “Papà, io accendo la mia candela come quella di tutti, ogni giorno, ma le tue lacrime la spengono la notte”. Non piangere oramai per quell’essere voluto che perdesti, sia figlio, marito, madre o padre!!! Lascialo riposare in Pace, prega per lui, non tormentare la tua vita, perché non ritornerà, ma puoi averlo nel tuo ricordo con amore!!! è difficile, ma Lascialo Andare!!! |
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