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Messaggi del 30/10/2017

 

IT, è secondo ma le sue performance sono sempre incredibili

Post n°14076 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Grazie ad una domenica da oltre 1 milione di euro Thor: Ragnarok vince il weekend staccando IT (guarda la video recensione) quel tanto che basta per ottenere la prima posizione. Entrambi i film però possono essere soddisfatti. In casa Marvel, dopo un inizio buono ma non eccezionale, si chiude a 3,5 milioni, un dato che permette a Thor: Ragnarok di ottenere la sesta posizione assoluta nella classifica stagionale. Il superamento dei 10 milioni, che rappresenterebbe per il film un traguardo storico, visto che il franchise Thor è sempre stato uno dei più deboli in Italia lato-Marvel potrebbe anche essere possibile. 
Sempre incredibili invece le performance di IT, che vola a 11 milioni complessivi e che potrebbe riuscire a passare i 15 milioni totali a fine corsa. Il calo domenicale potrebbe essere dovuto al fatto che molti spettatori potenziali del film stessero guardando la seconda stagione di Stranger Things, ma è una pura speculazione. In ogni caso IT conferma di essere l'horror di maggior successo dai tempi de L'Esorcista
La Ragazza nella nebbia sfiora ma non supera il milione di euro. Resta tuttavia sulla buona strada per diventare il primo film italiano ad entrare nella top ten assoluta di stagione. Buoni dati per Vittoria e Abdul, con oltre 800mila euro e discreti per Terapia di coppia per amanti, che chiude a 660mila euro il suo primo weekend. 
La domenica riporta alla luce i film animati con Monster FamilyVampiretto e persino Emoji - Accendi le emozioni che entrano nella top ten giornaliera ma non ottengono dati eclatanti. Ultimi botti per Blade Runner 2049 (guarda la video recensione) e L'uomo di neve che chiudono rispettivamente a più di 5 e più di 2 milioni di euro. In settimana è previsto l'arrivo di più di 10 tra film e documentari vari, nessuno dei quali però particolarmente "forte". Tra i tanti, potrebbero entrare in classifica gli italiani Non c'è campo e Finchè c'è Prosecco c'è speranza, l'animato su Mazinga ZMistero a Crooked HouseSaw LegacyGeostorm e Capitan MutandaThor e IT però dovrebbero continuare a dominare il boxoffice, salvo sorprese... 

 
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Terapia di coppia per amanti

Post n°14075 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Terapia di coppia per amanti è un film di genere commedia del 2017, diretto da Alessio Maria Federici, con Ambra Angiolini e Pietro Sermonti. Uscita al cinema il 26 ottobre 2017. Durata 97 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.a

Poster

Scaricata la passione incontrollabile dei primi tempi, Modesto e Viviana bussano alla porta di un analista per sottoporsi alla terapia di coppia. C'è solo un problema: loro non sono una coppia. Non una ufficiale, almeno. I due amanti, entrambi ingabbiati in matrimoni infelici, non sanno come reagire di fronte al dilemma che rischia di allontanarli: tuffarsi a capofitto nella relazione extraconiugale e investire in una nuova vita, come vorrebbe l'intrigante Viviana(Ambra Angiolini); oppure seguire il suggerimento dello sboccato Modesto(Pietro Sermonti) e proseguire con l'ingarbugliata doppia esistenza. Dopo l'ennesima schermaglia, l'uomo, che si nasconde dietro battutine spavalde per mascherare la vigliaccheria che lo affligge, accontenta l'esigente amante e finisce in terapia. L'aiuto di un esperto potrà davvero aiutare la coppia, libera da vincoli matrimoniali e familiari, a superare la crisi?

Tratto dall'omonimo romanzo di Diego De Silva.

  • PRODUZIONE: Cinemaundici

 
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La ragazza nella nebbia

Post n°14074 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

La ragazza nella nebbia è un film di genere giallo del 2017, diretto da Donato Carrisi, con Toni Servillo e Alessio Boni. Uscita al cinema il 26 ottobre 2017. Durata 127 minuti. Distribuito da Medusa Film.

Poster

La ragazza nella nebbia, thriller firmato Donato Carrisi, vanta un cast stellare capitanato da Toni Servillo, al fianco di Jean Reno e Alessio Boni.
Un banco di nebbia fitta avvolge il paese di Avechot, nella piccola valle incuneata tra le Alpi. La nebbia che ha inghiottito le case e le strade si abbatte anche sull'auto dell'agente Vogel: la vettura finisce in un fosso e l'uomo, pur essendo uscito incolume dall'incidente, ha i vestiti ricoperti di sangue. Smarrito, senza ricordi delle ultime ore, Vogel viene seguito da uno psichiatra insieme al quale ripercorre gli ultimi turbolenti mesi della sua vita. Bisogna tornare indietro alla scomparsa della sedicenne Anna Lou, capelli rossi, lentiggini sulle guance: la pista della fuga volontaria si incrocia con quella del rapimento, e la risonanza mediatica assunta dal caso richiede l'intervento dell'agente speciale. Abile nel pilotare l'attenzione di Tv e giornali, il modus operandi di Vogel prevede la "santificazione" della vittima e al contempo la creazione del fantomatico mostro che ne ha spezzato l'esistenza. Il profilo del pacifico professor Martini è perfettamente calzante con la descrizione dell'uomo che Vogel cerca, il colpevole ideale da dare in pasto all'audience. Eppure, ancora troppi interrogativi restano aperti: perché, dopo gli eventi di alcuni mesi prima, Vogel si trova ad Avechot? Qual è la causa dell'incidente? E a chi appartiene il sangue sui suoi vestiti?


Il film La ragazza nella nebbia è la trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Donato Carrisi pubblicato da Longanesi nel 2015 e che, insieme a "La donna dei fiori di carta", non fa parte né del ciclo di Mila Vasquez né di quello di Marcus e Sandra, anche se, come questi, indaga e approfondisce il tema del male con la "M" maiuscola. 
Sulle prime il libro era stato concepito come una sceneggiatura (il che ne spiega lo stile scorrevole e fortemente cinematografico) e la sceneggiatura è stata effettivamente scritta, alleggerendo e sveltendo il lavoro di Carrisi nel momento in cui ha deciso di portarlo al cinema diventando per la prima volta regista. 
Anche se avesse dovuto buttare giù un intero copione prima di cominciare le riprese, lo scrittore nato a Martina Franca il 25 marzo del 1973 non si sarebbe comunque perso d'animo né avrebbe impiegato mesi e mesi a completare l'opera, e questo perché, nel momento in cui ha preso per la prima volta la penna in mano per lavoro, lo ha fatto in qualità di autore di serie televisive (fra cui Squadra antimafia - Palermo oggi e Moana) e quindi in funzione di immagini in movimento. 
Quando "La ragazza nella nebbia" era ancora solamente scene e dialoghi, i volti degli attori che avrebbero dato corpo ai personaggi già si agitavano nella fantasia di Donato Carrisi, a partire da Toni Servillo, che è stato rapito dal testo e ha accettato la parte di Vogel dopo che il regista gli ha detto con decisione: "Questo film, o si fa con te, o non si fa, perché il personaggio è talmente tagliato su di te, che non è possibile affidarlo ad altri". 
Insieme a Vogel - investigatore "scorretto" che si serve dei media e che dice: "La giustizia non fa ascolti, la giustizia non interessa a nessuno" - i protagonisti della storia sono lo psichiatra Augusto Flores e il professore di letteratura Loris Martini. A interpretare quest'ultimo è Alessio Boni, che dei personaggi del libro e del film ha amato la contraddittorietà e il bisogno di nascondere sempre qualcosa, a cominciare da un che di marcio che è impossibile cancellare. Il regista lo ha scelto perché per lui "è una specie di Hugh Jackman italiano". Quanto a Flores, lo impersona Jean Reno, che lo definisce un uomo incredibilmente cupo e oscuro, e che si muove in uno scenario nel quale, più che esserci violenza (per Carrisi la violenza è pornografia), domina la suspence. 
Come il romanzo, che inizia il 23 dicembre con la sparizione di una ragazzina di 16 anni di nome Anna Lou, anche il film è ambientato in Alto Adige nell'immaginaria cittadina di Avechot, un luogo inquietante e sospeso nel tempo. La troupe ha girato fra Nova Levante, il Lago di Carezza, Bolzano, Sarentino, San Lorenzo di Sebato, Vipiteno e Bressanone, e anche la lavorazione è stata avvolta da un'aura di mistero. Una notte, verso le tre, Carrisi è rientrato in hotel e ha trovato un gatto maculato rosso e marrone dietro a una poltrona, cosa che lo ha inquietato, ricordandogli che stava girando un thriller carico di mistero, un thriller non esattamente classico ma una rivisitazione del genere, che poi è l'obiettivo che lo scrittore si è prefissato fondando la casa di produzione Gavila, nata dalla partnership con la Colorado Film. 
Distribuito da Medusa Film e in uscita al cinema il 26 ottobre 2017, La ragazza nella nebbia avrà forse qualcosa di "sorrentiniano". Sembra infatti che il regista de La grande bellezza abbia dato qualche consiglio a Carrisi su come muoversi sul set, anche se mai e poi mai sapremo cosa i due si siano detti.

Film tratto dal romanzo di Donato Carrisi che firma sia la regia che la sceneggiatura.

SCENEGGIATURA: Donato Carrisi

 
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Così parlò De Crescenzo

Post n°14073 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Così parlò De Crescenzo è un film di genere documentario, biografico, commedia del 2016, diretto da Antonio Napoli. Uscita al cinema il 26 ottobre 2017. Durata 76 minuti. Distribuito da Bunker Hill.

Poster
TRAMA COSÌ PARLÒ DE CRESCENZO:

Nato a Napoli, Luciano De Crescenzo dopo aver studiato e lavorato 20 anni come ingegnere presso la IBM ha iniziato la sua carriera come scrittore e divulgatore di successo della filosofia e mitologia greca. Luciano è stato anche disegnatore, fotografo, sceneggiatore, regista, attore, presentatore televisivo e poeta. Tra il presente e il passato, il film ci trasporta lungo un viaggio alla scoperta di un grande uomo contemporaneo, storico compagno di avventure di Renzo Arbore, amico di Federico Fellini, spesso chiacchierato per i suoi flirt con bellissime donne tra cui l’amica di sempre Isabella Rossellini. Attraverso la sua vita, i suoi libri e i suoi film, Luciano De Crescenzo ci trasmette con emozione tutta la potenza delle preziose qualità che più lo contraddistinguono: semplicità, ironia e un’infinita gioia di vivere. Ingegnere, scrittore, sceneggiatore, attore e regista Luciano De Crescenzo ha pubblicato 43 libri tradotti in 19 lingue e diffusi in 25 paesi per un totale di oltre 20 milioni di copie vendute. Ha realizzato 4 film come regista, 7 come sceneggiatore, 8 come attore e ha condotto 7 programmi televisivi, ha collaborato con varie testate giornalistiche e nel 1994 gli è stata conferita la cittadinanza onoraria di Atene.


 
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Thor Ragnarok

Post n°14072 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Thor Ragnarok è un film di genere azione, fantasy, avventura, commedia del 2017, diretto da Taika Waititi, con Chris Hemsworth e Tom Hiddleston. Uscita al cinema il 25 ottobre 2017. Durata 130 minuti. Distribuito da Walt Disney Studios Motion Pictures Italia.

Poster

Thor Ragnarok trae ispirazione dalla mitologia norrena. Il sottotitolo stesso della terza avventura del supereroe Marvel rimanda alla leggendaria battaglia tra le forze delle tenebre e quelle della luce. 
Per intervenire a difesa del pianeta Terra e dei suoi abitanti, il vanaglorioso principe di Asgard Thor (Chris Hemsworth) ha messo da parte i nobili natali, la discendenza aliena e i conflitti familiari con Loki (Tom Hiddleston), atterrando puntualmente con un tonfo al fianco dei colleghi Avengers tutte le volte che ce n'è stato bisogno. Dopo averlo visto sfidare i componenti più forti della squadra a sollevare il leggendario Mjöllnir, e gongolare nella consapevolezza di essere il solo degno di brandirlo, un potente nemico in gonnella si fa avanti per raccogliere la sfida e disintegra il martello sotto gli increduli occhi del proprietario. La perfida Hela (Cate Blanchett), tornata in libertà dopo millenni di prigionia, minaccia di scatenare la sua ira sul regno di Odino (Anthony Hopkins), e l'unico guerriero in grado di fermarla e scongiurare il Ragnarok è disarmato e imprigionato dall'altra parte dell'universo. Indebolito dallo scontro con Hela, Thor è finito nelle mani del Gran Maestro (Jeff Goldblum), un avido burattinaio il cui passatempo preferito è far duellare forme di vita inferiori dentro un'arena intergalattica. Ma l'avversario che la sorte riserva al dio del tuono è una vecchia conoscenza, lo scienziato Bruce Banner (Mark Ruffalo), nella versione più grossa e arrabbiata. Dopo qualche scaramuccia ai fini dello spettacolo, il "collega di lavoro" Hulk si rivelerà un alleato prezioso per salvare dalla distruzione l'intera civiltà asgardiana.

Parte della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, Thor: Ragnarok si colloca temporalmente dopo gli eventi narrati in Avengers: Age of Ultron. 
Tutto calcolato dal zelante boss Marvel, Kevin Fiege: Thor alias Chris Hemsworthera infatti assente da Captain America: Civil War, e al termine di Age of Ultron tornava in quel di Asgard, dissociandosi momentaneamente dagli altri supereroi. O quasi, visto che questo terzo capitolo della saga thoriana vede come coprotagonista il buon Bruce Banner alias Hulk, ancora una volta interpretato da Mark Ruffalo
Dopo i toni "shakesperiani" dei precedenti lungometraggi dedicati a Thor, lo stesso Hemsworth aveva chiesto alla produzione di cercare un tono più scanzonato e leggero: secondo quanto si legge, gli sceneggiatori Craig Kyle e Graham Yost avrebbero concepito così una sorta di "road movie" sostenuto, facendosi forte della volontà del regista Taika Waititi, che ha ottenuto il progetto dopo aver presentato un montato che comprendeva persino scene di Grosso guaio a Chinatown. 
Non tutti i fan lo sanno, ma anche la scena post-credits di Doctor Strange, durante la quale il mago eroe interpretato da Benedict Cumberbatch incontra Thor, è stata girata e ideata proprio da Waititi, usando al volo le scenografie di Doctor Strange, in corso di smantellamento. 
Le riprese di Thor: Ragnarok (la cui uscita nei cinema in Italia è prevista per il 25 ottobre 2017) si sono svolte in Australia, con una troupe composta in larga parte da neozelandesi, per volontà di Waititi, un fiero maori. Pur abituato a un tipo di cinema più autoriale e in scala più ridotta, Taika ha colto l'occasione per mettersi alla prova con un grande spettacolo, che gli ha pure consentito una sensibile libertà tecnica. Sempre secondo il regista, per il registro adottotato e per l'equilibrio degli eventi (che si collegheranno ad Avengers: Infinity War), questo terzo Thor spiazzerà le aspettative di chi attende un film Marvel classico, ridefinendo la saga al punto che questo "sembrerà il primo film dedicato a Thor". 
Naturalmente il primo lungometraggio dedicato al figlio di Odino è stato invece il Thor (2011) diretto da Kenneth Branagh, seguito poi da Thor: The Dark World (2013) di Alan Taylor. 
In entrambi i film la figura del fratello-villain di Thor, il fascinoso Loki portato sullo schermo da Tom Hiddleston, ha finito per rubare la scena a Hemsworth e agli altri attori, fino al punto da rendere Loki il principale cattivo di The Avengers (2012) di Joss Whedon. 
La serie di Thor si è sempre trascinata turbolenze in sede di regia: dopo il primo episodio, Branagh si è infatti chiamato fuori dal sequel, che sulle prime doveva essere diretto da Patty Jenkins. Qualcosa però è andato storto in serie di negoziazioni creative durante la preproduzione, così The Dark World è finito rapidamente nelle mani di Alan Taylor. Come mai nemmeno Taylor ha voluto ripetere l'esperienza? Stando alle sue parole, pur avendo avuto la massima libertà creativa durante le riprese, "in post-produzione il film si è trasformato in un'altra cosa". Patty Jenkins, dal canto suo, si è egregiamente consolata col solido Wonder Woman, realizzato per la concorrenza DC / Warner. Chi non è però mai venuto meno ai suoi obblighi morali è stato Chris Hemsworth, che riapparirà di sicuro in Avengers: Infinity War (2018) e nel relativo sequel previsto per il 2019. 
Storicamente, il primo adattamento del personaggio nato nel 1962 sulle pagine di Journey Into Mystery, a firma Stan Lee - Larry Lieber - Jack Kirby, risale nel 1966, nella quarta stagione della serie animata per la tv The Marvel Super Heroes.

CURIOSITÀ SU THOR RAGNAROK:

 

Thor Ragnarok è il 17esimo film dell'Universo cinematografico Marvel, iniziato nel 2008 con il primo Iron Man e il quinto della Fase 3, inziata nel 2016 con Captain America: Civil War. I due film precedenti, dedicati al dio con il martello interoretato da Chris Hemsworth, Thor e Thor: The Dark World, sono stati rispettivamente il quarto della Fase 1 e il secondo della Fase 2. 
I due precedenti successi cinematografici della franchise, hanno incassato più di 1.1 miliardi di dollari al box office mondiale.

Thor: Ragnarok introduce nuovi personaggi. Incontreremo infatti per la prima volta Hela, prima antagonista protagonista dell'Universo Cinematografico Marvel, il cui ruolo è affidato all'attrice premio Oscar Cate Blanchett, mentre Karl Urbanveste i panni del suo braccio destro SkurgeJeff Goldblum è l'esuberante Gran Maestro, sovrano del pianeta Sakaar dove Thor diventa prigioniero di Valchiria, una cacciatrice di taglie interpretata da Tessa Thompson.

 

FRASI CELEBRI:

 

Dal Trailer Ufficiale in italiano del film Thor Ragnarok:

Thor a Hulk: ne sono successe dall'ultimo volta che ti ho visto. Ho perso il martello tipo ieri, perciò è abbastanza recente. E ho iniziato un viaggio in cerca di me stesso, dove ho incontrato te. 

Thor (Chris Hemsworth): Hela, la dea della morte, ha invaso Asgard... E io e te abbiamo combattuto 
Bruce Banner (Mark Ruffalo): Ho vinto io? 
Thor: No, ho vinto io, facile 
Bruce Banner: mi sembra strano... 
Thor: beh, è la verità 

Hela (Cate Blanchett): Asgard è morta... e rinascerà a mia immagine! Non sei contento di vedermi? 

Thor: dobbiamo fermarla qui ed ora, per evitare Ragnarok, la fine di tutto... metto insieme una squadra, come ai vecchi tempi 

Hela (Cate Blanchett): non sono una regina, né un mostro... sono la dea della morte!

 

FOCUS SU THOR RAGNAROK:

 

Thor nei fumetti

Si chiamava Journey into Mystery il comic magazine della Marvel in cui Thor fece la sua comparsa nel lontano 1962, precisamente sul numero 83. Ideato da Stan Lee, sceneggiato da Larry Lieber e ideato graficamente dal sommo Jack Kirby, Thor risollevò le sorti della suddetta rivista, anzi: Lee ammise di averlo creato apposta per salvare una situazione di vendite non ottimali. Il personaggio divenne così popolare da diventare protagonista del periodico a partire dal 1964, dal numero 101, finché Journey into Mystery non si tramutò in "Thor" nel 1966, dal numero 126. 
Il processo mentale che portò Stan Lee a elaborare Thor partiva dal presupposto che l'unico essere più potente di un supereroe non poteva che essere un dio: gli dei greci e romani erano ben noti, ma non si poteva dire altrettanto di quelli norreni. Ecco quindi che prese rapidamente vita il Dio del Tuono asgardiano, con arma mitologica ma degna di un comic book hero, il mistico martello Mjolnir. Lee si occupò direttamente di elaborare le vicende del personaggio fino al 1970. Nel frattempo comunque Thor si era guadagnato già il suo posto tra i membri fondatori degli Avengers, sin dal primo numero dell'omonimo comic book datato settembre 1963. 
Figlio di Odino e della dea Gaea, Thor è immortale grazie ai frutti della dea Idunn: grazie ad essi, esiste da millenni. Può resistere ad alcune magie ed è totalmente immune a qualsiasi malattia terrestre. Dotato di una forza sovrumana, Thor è praticamente invulnerabile, ha sensi acuiti come Superman, può rigenerarsi e anche schivare proiettili. Essere figlio della dea Gaea gli permette di controllare i fenomeni atmosferici come vento, pioggia e neve, di cui si serve all'occorrenza in alcune missioni. Questo controllo viene esercitato tramite il Mjolnir, ovviamente utile anche come arma pura e semplice in battaglia, accoppiato alla Cintura della Forza, che raddoppia potenza e resistenza dell'eroe. Thor si sposta su una biga trainata da due capre magiche, Tanngnjóstr e Tanngrisnir. Nel 2002 Thor ha avuto, come tutti gli altri personaggi Marvel, una versione "Ultimate", con un trascorso e una continuity differenti, ad opera di Mark Millar e Bryan Hitch: in questo caso è un infermiere di nome Thorlief Golmen a essere la reincarnazione del dio, dopo la fine di Asgard durante il Ragnarok, la battaglia definitiva tra la luce e l'oscurità. 
La vita editoriale di Thor in Italia è affine a quella di tutti gli altri supereroi marveliani e si lega inizialmente a quella dell'Editoriale Corno, che lo porta nelle nostre edicole in una sua testata dal 1971 al 1980, prima di interrompere la pubblicazione, avviandosi verso il fallimento che giungerà nel 1984. Seguirà il lungo periodo di silenzio marveliano in Italia, fino alla ripartenza di Thor dal 1989 al 1994 nel periodo Play Press. Dal 1994, come storia insegna, l'apertura della Marvel Italia ha riportato un minimo di ordine e continuità all'universo dei supereroi di Stan Lee qui nel Belpaese.

SCENEGGIATURA: Craig KyleChristopher Yost

 
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My Name Is Adil

Post n°14071 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

My Name Is Adil è un film di genere biografico del 2016, diretto da Adil Azzab, Rezene Magda, Andrea Pellizzer, con Hamid Azzab e Husam Azzab. Uscita al cinema il 24 ottobre 2017. Durata 75 minuti. Distribuito da Unisona Live Cinema.

Poster
TRAMA MY NAME IS ADIL:

Il film racconta la vera storia di Adil, un bambino che ha vissuto i primi 13 anni della sua vita nella più arretrata campagna marocchina. Adil sa che restare nel suo paese significa avere un destino segnato, e stanco delle angherie dello zio che lo ha requisito come pastore, decide di partire e di raggiungere il padre emigrato in Italia per lavorare e mantenere la famiglia. Il cerchio si chiude quando Adil, ormai adulto, dopo dieci anni di assenza dal Marocco, ritorna nel suo paese di origine alla riscoperta delle proprie radici: il viaggio lo aiuta a intrecciare i fili della sua storia e della sua identità, perché "solo se conosci da dove vieni, puoi sapere chi sei". Adil attualmente vive e lavora a Milano.


 
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Manifesto

Post n°14070 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Manifesto è un film di genere drammatico del 2015, diretto da Julian Rosefeldt, con Cate Blanchett. Uscita al cinema il 23 ottobre 2017. Distribuito da I Wonder.

Poster

Omaggio alla tradizione e alla bellezza letteraria dei manifesti artistici, in cui Cate Blanchett interpreta ben 13 personaggi diversi: ogni personaggio uno scenario, ogni scenario un movimento letterario o politico celebrato attraverso intensi monologhi e splendide immagini.

  • PRODUZIONE: Bayerischer Rundfunk (BR), Ruhr Triennale, Schiwago Film

 
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Vittoria e Abdul

Post n°14069 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

Titolo originale: Victoria and Abdul

 

Vittoria e Abdul è un film di genere drammatico del 2017, diretto da Stephen Frears, con Judi Dench e Eddie Izzard. Uscita al cinema il 26 ottobre 2017. Durata 112 minuti. Distribuito da Universal Pictures.

Poster

Victoria e Abdul è ispirato alla storia vera dell'improbabile amicizia tra il commesso indiano Abdul e la regina Vittoria, durante gli ultimi anni del suo regno. Abdul Karim (Ali Fazal) ha solo 24 anni quando sbarca in Inghilterra per servire a tavola durante il Giubileo d'oro della Regina (Judi Dench). Lo sguardo curioso e l'animo incline alla ribellione del ragazzo fanno breccia nel cuore dell'anziana monarca, stanca di protocolli e rituali di corte e di notizie funeste dalle colonie britanniche. Affascinata dai racconti esotici e spensierati di Abdul, la Regina comincia a preferire la compagnia del domestico alla cerchia di barbosi e petulanti consiglieri reali. Tanto che il giovane e inesperto commesso si ritrova d'un tratto assistente personale dell'imperatrice d'India in persona. E l'anno dopo addirittura insegnante, incaricato di istruirla sulle questioni indiane. Ma la relazione sempre più intensa e controversa tra i due scatena una rivolta ai vertici della casa reale, che neanche la dispotica Vittoria, ormai alla soglia degli 82 anni, riuscirà a sedare tanto facilmente.

PANORAMICA SU VITTORIA E ABDUL:

L'esotismo delle propaggini asiatiche del grande Impero britannico ha sedotto milioni di appassionati, fin dai primi anni della storia del cinema, con storie ambientate soprattutto durante il lunghissimo regno della regina Vittoria. Si parla di ben 64 anni, dal 1837 alla sua morte, all'alba del nuovo secolo, nel 1901. Dal 1876 è stata anche imperatrice d'India, e in queste vesti è al centro di Vittoria e Abdul, la curiosa e fino a pochi anni fa dimenticata amicizia fra la sovrana e un giovane servitore indiano, portata al cinema da Stephen Frears. Il film fa parte di un filone recente del cinema britannico dedicato a un pubblico non più giovane, che si giova dell'interminabile fucina di grandi attori che può vantare ancora oggi il Regno Unito. Pensiamo a titoli come Marigold Hotel (e Ritorno). Parlando di interpreti di grande scuola provenienti da oltremanica, anche qui troviamo giganti del livello di Michael Gambon e Tim Pigott-Smith Il piacere di assaggiare per la prima volta il mango intriga nel film la sovrana. Questo frutto esotico, appartenente all famiglia delle Anacardiacee, è originario effettivamente dell'India ed è coltivato in tutte le zone tropicali. La parola deriva dal Tamil maangai, attraverso il portoghese manga. Ancora oggi è considerato sacro dagli Indù e usato come ornamento per i loro templi. Il film è tratto dal libro omonimo di Shrabani Basu, documentato racconto del vero rapporto fra Vittoria e il servo musulmano Abdul Karim. Il giorno dell’inizio delle riprese, Judi Dench era un mese più anziana rispetto all'età della regina quando morì. Non è la prima volta, parlando di curiosità, che la grande attrice interpreta la grande donna: era già accaduto nel 1997 per La mia regina di John Madden, con un’altra storia di intimità con un servo, questa volta britannico. 
Vittoria e Abdul è stato presentato in anteprima mondiale, fuori concorso, alla 74° edizione della Mostra del Cinema di Venezia.

 

Presentato Fuori Concorso al Festival di Venezia 2017.

  • MUSICHEThomas Newman
  • PRODUZIONE: BBC Films, Cross Street Films, Working Title Films

 
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Film nelle sale da giovedi scorso

Post n°14068 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da Ladridicinema
 

 
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