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Messaggi del 29/12/2017

 

PIIGS SU RAI 3 SABATO 30 DICEMBRE

Post n°14178 pubblicato il 29 Dicembre 2017 da Ladridicinema
 

PIIGS su RAI 3

PIIGS su RAI 3 sabato 30 dicembre.
Ci arriva dopo la lunga trafila che l’ha visto proiettato nei cinema da primavera ad autunno.
PIIGS si è rivelato il film dei record.
Partito da un crowfunding è diventato il documentario italiano più visto degli ultimi anni.

Premiato dal pubblico di Coming Soon con un voto medio altissimo: 4,5 su 5, il docufilm è stato inserito da Mymovies nella lista dei film consigliati e compare nella speciale sezione che seleziona i migliori film della storia del cinama.


PIIGS valutazione del pubblico di Coming Soon


Elogiato dai media, narrato da Claudio Santamaria nella versione italiana e da Willem Dafoe nella versione internazionale, PIIGS è la sorpresa tutta italiana che ha sbancato al botteghino.

Purtroppo ciò non è bastato per farlo finire in prima serata.

PIIGS SU RAI 3 PENALIZZATO DALLO SHARE DELLE PRECEDENTI PUNTATE

Il motivo è lo share insufficiente raggiunto da altri due documentari che hanno preceduto PIIGS nelle scorse settimane.

Andrà in onda dopo Gangs of New York.

Infatti è bastato lo 0,1% in meno rispetto alle attese che il consiglio di amministrazione nutriva nei due documentari mandati in onda in prime time gli scorsi sabati per fare slittare PIIGS in tarda serata.
Viva la rete dedicata alla cultura!
Sarebbe un peccato perderlo.
Per fortuna capita di sabato.
Insomma, nella peggiore delle ipotesi potrai registrarlo.

 

CON UN PO’ DI ECONOMIA SPIEGATA FACILE DENTRO

A PIIGS ha contribuito anche Economia Spiegata Facile dando il proprio parere in fase di stesura della sceneggiatura e fornendo la motion graphics, le scene animate, la locandina e il claim “Un film tratto da una storia vera: la tua”, tutta opera di Costantino Rover.



Per sapere tutto su PIIGS

RASSEGNA STAMPA ESSENZIALE

WIKIPEDIA

 

Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2017
Durata76 min
Generedocumentario
RegiaAdriano CutraroFederico GrecoMirko Melchiorre
SceneggiaturaAdriano CutraroFederico GrecoMirko Melchiorre
Casa di produzioneStudio Zabalik
Distribuzione (Italia)Fil Rouge Media
FotografiaMirko Melchiorre
MontaggioFederico Greco
Effetti specialiCostantino RoverMarco Bambina
MusichePaolo BaglioDaniele BertinelliAntonio Genovino
AnimatoriCostantino Rover
Interpreti e personaggi
 
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Napoli velata

Post n°14177 pubblicato il 29 Dicembre 2017 da Ladridicinema
 

Napoli velata è un film di genere thriller del 2017, diretto da Ferzan Ozpetek, con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi. Uscita al cinema il 28 dicembre 2017. Durata 113 minuti. Distribuito da Warner Bros. Italia.

Poster
TRAMA NAPOLI VELATA:

In una Napoli sospesa tra magia e superstizione, follia e razionalità, un mistero avvolge l'esistenza di Adriana (Giovanna Mezzogiorno) travolta da un amore improvviso e un delitto violento. 

Nel cast del nuovo film di Ferzan Ozpetek anche uno dei nuovi attori più promettenti del cinema (e delle serie) italiano come Alessandro Borghi, onnipresente in questa stagione. una partenopea doc, anche se nata a Udine, come Anna Bonaiuto. Nel cast anche Anna Sastri e Isabella Ferrari, già al lavoro con Ozpetek in Saturno contro e Un giorno perfetto. Un film corale, Napoli velata, con molti volti e caratteristi come tipico del cinema del regista.

Ferzan Ozpetek ama circondarsi degli stessi collaboratori, per cui non stupisce abbia scritto Napoli velata insieme allo storico cosceneggiatore, Gianni Romoli, oltre a Valia Santella. Girato interamente nella città partenopea, in sette settimane, conferma la passione mediterranea del regista turco di nascita e italiano di formazione.

Dopo essere tornato alle sue radici in Rosso Istanbul, adattando un suo stesso libro, Ferzan Ozpetek ascia di nuovo il suo quartiere Ostiense di Roma per una storia misteriosa che si sviluppa nei vicoli frenetici di Napoli. Nel farlo si affida a Giovanna Mezzogiorno, quindici anni dopo La finestra di fronte, per cui l'attrice romana vinse David di Donatello e Nastro d’argento. Sulla storia il regista mantiene un velo di riserbo totale, si sa che questa donna è "travolta da un amore improvviso e un delitto violento". Ozpetek deve aver trovato delle similitudini fra la sua Istanbul e Napoli, visto che ha detto: "Racconto i segreti di una città che conosce oro e polvere, una città pagana e sacra allo stesso tempo. E dentro alla cornice del thriller esplode una potente storia d'amore". 

Nato a Istanbul, Ozpetek ha studiato all'Università La Sapienza di Roma, avvicinandosi al cinema dopo una parentesi nel teatro lavorando come aiuto regista con Massimo Troisi, Ricky Tognazzi, Francesco Nuti. Nel 1997 il debutto alla regia con il premiato Il bagno turco, visto alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes. Fra i suoi successi maggiori citiamo Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Mine vaganti. Nel settembre del 2016 si è coniugato con Simone Pontesilli, compagno da quattordici anni, in Campidoglio, a Roma. Napoli velata uscirà al cinema il 28 dicembre 2017, distribuito da Warner Bros.

 
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Come un gatto in Tangenziale

Post n°14176 pubblicato il 29 Dicembre 2017 da Ladridicinema
 

Come un gatto in Tangenziale è un film di genere commedia del 2017, diretto da Riccardo Milani, con Paola Cortellesi e Antonio Albanese. Uscita al cinema il 28 dicembre 2017. Durata 98 minuti. Distribuito da Vision Distribution.

Poster
TRAMA COME UN GATTO IN TANGENZIALE:

Come un gatto in Tangenziale, il nuovo film di Riccardo Milani, vede di nuovo riunita la coppia Antonio Albanese e Paolo Cortellesi
Giovanni, la teoria. Intellettuale impegnato e profeta dell'integrazione sociale vive nel centro storico di Roma. Monica, la pratica. Ex cassiera del supermercato, con l'integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Non si sarebbero mai incontrati se i loro figli non avessero deciso di fidanzarsi.
Sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. I due cominciano a frequentarsi e a entrare l'uno nel mondo dell'altro. Giovanni, abituato ai film nei cinema d'essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia; Monica, abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, finirà nella scicchissima Capalbio. Ma all'improvviso qualcosa tra loro cambia.
Monica e Giovanni, entrambi vittime di spietati pregiudizi sulla classe sociale dell'altro, sono le persone più diverse sulla faccia della terra, ma hanno un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Per portare a termine il comune proposito, i due cominciano, loro malgrado, a frequentarsi e a entrare l'uno nel mondo dell'altro: Giovanni, abituato ai film impegnati nei cinema d'essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e cestini di pop corn che rotolano per terra, Monica, invece, da sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili conversazioni sull'arte contemporanea. Finché improvvisamente qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell'altra anche se forse la loro storia durerà come "un gatto in tangenziale".

Il film segna la quinta collaborazione fra Riccardo Milani, regista, e Paola Cortellesi, protagonista, nella realtà marito e moglie, e sceneggiatori del film insieme a Furio Andreotti, autore della comica romana fin dai tempi della Gialappa's band, e Giula Calenda, figlia della regista Cristina Comencini.


A meno di un anno di distanza da Mamma o papà?, successo da 4,5 milioni di euro di incasso, torna la coppia composta da Antonio Albanese e Paola Cortellesi in Come un gatto in tangenziale, nuova commedia diretta da Riccardo Milani, racconto in chiave comica del conflitto sociale. Se in quel caso il loro matrimonio era giunto alla fine dopo quindici anni e nessuno dei due voleva tenere i perfidi figli, in questo caso i due, Monica e Giovanni, non si conoscono e vengono da un contesto sociale molto diverso, fino a che i figli si mettono insieme. Si rimprovera spesso al cinema italiano di rinchiudersi nei ricchi attici dei quartieri bene romani, in maniera spesso poco credibile, mentre in Come un gatto in tangenziale ci si avventura nelle propaggini estreme della capitale. Il protagonista è un ricercatore della politica, al lavoro in un think tank, che si riempie la bocca di periferia e disagio, spingendosi a richiedere fondi per queste realtà fino al Parlamento europeo, ma in fondo non le conosce, non è mai andato veramente a vedere come si vive là. 
Giovanni lavora a stretto contatto con le istituzioni, Monica ha perso ogni speranza nelle possibilità che le istituzioni possano contribuire a cambiare in meglio la vita della gente, pensa invece che sia “tutto un magna magna”, cosa che fa innervosire non poco Giovanni. 

Nel film vengono citate località dai nomi così strani, e minacciosi, da sembrare finte. Invece esiste realmente un quartiere di periferia a Roma che si chiama Bastogi e una spiaggia dall'improbabile denominazione Coccia di Morto, che confina con la pista più esterna dell'aeroporto di Fiumicino Leonardo Da Vinci.

Nel cast del film, spiccano anche le presenze di Sonia Bergamasco e Claudio Amendola. La prima indossa i panni di Luce, la snobissima (e divertente) presto ex moglie di Giovanni, che vive in Provenza dove coltiva lavanda e si ostina a parlare francese con la figlia e il marito, pur essendo "nata e cresciuta a Milano". Il secondo è Sergio, marito di Monica, che alterna carcere e Bastogi e non riesce a tenere a freno il coltello. 

Le musiche del film sono di Andrea Guerra, figlio dello sceneggiatore Tonino, collaboratore abituale di Ferzan Ozpetek, e vincitore del David di Donatello per La finestra di fronte.

 

 

Dal Trailer Ufficiale del film Come un gatto in tangenziale:

Giovanni (Antonio Albanese): È arrivato il momento di andare oltre le parole. A cominciare da noi, a cominciare da me. 

Agnese (Alice Maselli): Papi, ho conosciuto un ragazzo. Alessio… 
Giovanni: Dov'è casa di Alessio? 
Alessio (Simone De Bianchi): Bastogi. 
Giovanni: Dove, scusa? 
Alessio: B-a-s-t-o-g-i. 
Voce fuori campo: Quello è un posto irrecuperabile, Seconda voce fuori campo: a confronto Scampia è un centro benessere. 

Madre di Agnese (Sonia Bergamasco): È appena tornato dalle vacanze. Un Paese esotico? 
Padre di Alessio (Claudio Amendola): Arabi, maghrebini... 
Padre di Alessio: Un crogiuolo di razze. New York? 
Padre di Alessio: Rebibbia. Un crogiuolo de fiji de na mignotta. 

Agnese: Papi, domani Alessio mi ha invitato al mare da lui. 
Giovanni: Dove? 
Agnese: A Coccia di Morto. 
Giovanni: Dove?! 
Alessia: A Coccia di Morto. 
Giovanni: A Coccia del Morto, no! 

Monica (Paola Cortellesi): Lasciamo perde sti ragazzini, tanto sta storia dura come un gatto in tangenziale. 

Monica: [Sala cinematografica, sta per alzarsi] Ma è finito, oh! 
Giovanni: Sono i titoli di coda... 
Monica: Se guardamo i nomi? 
Giovanni: Sì. 
Monica: Ma so armeni! 
Giovanni: Vuol dire rispettare chi lavora. 
Monica: Ma chi li conosce, so' armeni!

 

  • MUSICHEAndrea Guerra
  • PRODUZIONE: Prodotto dalla Wildside di Mario Gianani e Lorenzo Mieli con Vision Distribution, in collaborazione con SKY CINEMA.

 
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Coco

Post n°14175 pubblicato il 29 Dicembre 2017 da Ladridicinema
 

Coco è un film di genere animazione, avventura, commedia, family, fantasy, musicale del 2017, diretto da Adrian Molina, Lee Unkrich, con Mara Maionchi e Valentina Lodovini. Uscita al cinema il 28 dicembre 2017. Durata 109 minuti. Distribuito da Walt Disney Pictures Italia.

Poster
  • TRAMA COCO:

Coco ci porta in un variopinto villaggio messicano, animato dai preparativi per il Dìa de Muertos e dalla musica delle orchestrine che inonda le strade. Il dodicenne Miguel (Anthony Gonzalez nella versione originale) vorrebbe immergersi nei festeggiamenti strimpellando la sua chitarra sconquassata, ma sulla famiglia Rivera aleggia una maledizione che impedisce ai componenti di imbracciare strumenti musicali. Il divieto, imposto decenni prima dalla bisnonna Imelda, non riesce a tenere Miguel lontano da corde e arpeggi. Né lo frena dal venerare e imitare le melodie del suo cantante preferito, il leggendario Ernesto de la Cruz. Destinato a raccogliere l'eredità familiare ed entrare nel business delle calzature, il ragazzino preferirebbe incorrere nell'ira degli antenati piuttosto che incollare suole e lucidare scarpe per la vita. Così, nel giorno della festa che celebra i defunti, trafuga la chitarra magica appartenuta al suo idolo e finisce in una dimensione tanto fiabesca quanto misteriosa. Il mondo dei morti appare come una gigantesca metropoli verticale: collegata da tram, regolata da uffici e sportelli, e popolata da arzilli scheletri luccicanti. Miguel lo visiterà con la guida dell'affascinante spirito Hector (Gael García Bernal), alla scoperta del segreto che si cela dietro alla sua famiglia. 

Segno dei tempi e dei confini sempre più sfumati tra Disney e Pixar: per Coco si spezzerà la tradizione pixariana di abbinare un cortometraggio Pixar all'esperienza in sala. Al suo posto ci sarà una vera e propria featurette Walt Disney Animation Studios di 21 minuti intitolata Frozen - Le avventure di Olaf, diretta dai veterani degli special televisivi Kevin Deters & Stevie Wermers. Nel minifilm Olaf e Sven s'impegneranno per garantire a Anna ed Elsa il Natale che non celebrano da anni (precisamente dalla perdita dei propri genitori). Pensato in origine come special natalizio per l'ABC, è stato arricchito e dirottato in sala, tramutandosi in un altro assaggio del Frozen 2 previsto per il 2019.

PANORAMICA SU COCO:

Coco è il 19° lungometraggio animato Pixar, a 22 anni di distanza dal loro debutto in sala con Toy Story. 
Immerso nella variopinta e musicale cultura messicana del Dìa de Los Muertos (tra l'1 e il 2 novembre), è nato da un'idea del suo regista Lee Unkrichnel 2010, più o meno nel periodo in cui stava terminando Toy Story 3, anche se la fase di animazione non è cominciata se non nel 2016. 
Tra i primi membri della Pixar, Unkrich ha firmato molti classici come montatore, oltre ad aver mosso i primi passi nella regia come regista aggiunto - o co-regista - di Toy Story 2, Monsters & Co. e Alla ricerca di Nemo. 
E' importante sottolineare che l'idea originale di Coco risale al 2010, perché inevitabilmente sono fioccati e fioccheranno paragoni con Il libro della vita (2014) di Jorge R. Gutiérrez, quando la Pixar non sarà apertamente accusata di aver copiato il concept (Gutiérrez tuttavia non si è espresso contro Coco, anzi si è detto curioso di vedere il risultato). 
Nel corso della lavorazione ci sono stati anche intoppi riguardanti un tentativo da parte della Disney di registrare il marchio "Dìa de los muertos", con successiva petizione su Change.org per impedire alla major di apporre un trademark sul nome di una festività religiosa. La Disney ha capitolato, approfittando dell'occasione per proporre un nuovo titolo internazionale (con l'eccezione del Brasile, dove è stato sostituito da "Viva", per evitare una somiglianza pericolosa con "cocô", parola volgare che in portoghese indica gli escrementi). 
Anche se normalmente la Pixar non produce musical, e tecnicamente Coco non lo è, la musica svolge un ruolo tanto importante nella narrazione che nel lungometraggio ci saranno canzoni originali, composte da Germaine Franco, Robert Lopez e Kristen Anderson-Lopez (questi ultimi due responsabili dei brani di Frozen, tormentone "Let It Go" incluso). Queste canzoni saranno eseguite dai protagonisti in esibizioni all'interno del racconto. 
La colonna sonora invece è a cura di Michael Giacchino, già vincitore di un Oscar per le musiche di Ratatouille, oltre che nomination per quelle indimenticabili di Up. In un abbraccio impetuoso della cultura messicana, in seguito anche a diversi viaggi di lavoro di Unkrich e del team, lo story artist Adrian Molina (che già si occupò degli splendidi titoli in 2D di Ratatouille) è stato nell'ultimo periodo della lavorazione promosso a coregista del lungometraggio per garantire uno sguardo interno alla cultura trattata. 
Pixar e Disney nutrono speranze per Coco: nonostante Inside Out nel 2015 abbia dimostrato quanto possa essere ancora coinvolgente un soggetto originale lontano dai franchise e dalle saghe interminabili, l'esito zoppicante di Il viaggio di Arlo potrebbe rendere Inside Out l'eccezione che conferma la regola. Vada come vada, dopo Coco ci saranno comunque due sequel nel futuro pixariano: Gli Incredibili 2 (2018) e Toy Story 

CURIOSITÀ SU COCO:

Una delle tradizioni della Pixar è sempre stata quella di proporre un cortometraggio da lei prodotto come introduzione al nuovo film. Con Coco questa consuetudine è venuta meno, perché a precedere la proiezione in sala è stata scelto la Disney con Frozen Le avventure di Olaf, preludio a Frozen 2

I cortometraggi Pixar solitamente non superano i 5 minuti, la Disney, invece, si è spinta oltre, realizzando un corto di ben 21 minuti sul trio Olaf, Elsa e Anna. Lo spettatore americano, entrato in sala, ha dovuto aspettare per circa 40 minuti l'inizio del film (20 minuti di trailer e altri 20 minuti di cortometraggio) con conseguenti lamentele da parte di molti. 

La scelta di abbinare Olaf's Frozen Adventure a Coco ha alla base due differenti ragioni: il co-regista Adrian Molina ha dichiarato che è stato un tentativo di legare due storie sulla ricerca delle tradizioni familiari; oltre tutto, Lou, il corto prodotto dalla Pixar, era già stato inserito prima di Cars 3 e bisognava trovare un'alternativa. Forse non ci si aspettava che Coco avesse un così grande successo, dato che Lee Unkrich, regista del film, ha ammesso che per lui l'abbinamento con il prodotto Disney avrebbe dovuto significare un apporto maggiore di pubblico; peccato, però, che il risultato sia stato l'opposto! 
Inutile dire che il minifilm su Olaf è stato rimosso dalle programmazioni americane di Coco.

 

Dal Nuovo Trailer Italiano del Film Coco:

Miguel: Ernesto De la Cruz, il più grande musicista di sempre...vorrei tanto essere come lui 

Hector: Se non torni a casa prima dell'alba, sarai bloccato qui...per sempre 

Mariaco: Ah ja jai, ti ho chiesto una lustrata, non la storia della tua vita! 
Miguel: Scusi...

Dal Trailer Italiano del Film Coco:

Miguel: Lo so che non dovrei amare la musica, ma non è colpa mia! La musica è nelle mie vene! 

Abuelita: I musicisti sono egoisti e inaffidabili! 
Papà Miguel: Niente-più-musica...obbedirai alla famiglia! 

Miguel: Per tutta la vita ho sentito qualcosa, che mi rendeva diverso...
Ernesto de la Cruz: Uno non può negare ciò che è realmente 

Hector: Ehi...che cosa fai? 
Miguel: Cammino come uno scheletro, per mimetizzarmi! 
Hector: No, gli scheletri non camminano così 
Miguel: Tu cammini così... 
Hector: Non è vero...Smettila!! 

Miguel: Io e la mia famiglia saremmo anche un po' diversi, ma restiamo uniti..niente è più importante di coloro che amiSCENEGGIATURA: Adrian MolinaMatthew Aldrich

 
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