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Post N° 561

Post n°561 pubblicato il 26 Novembre 2008 da kiku0

* La poesia * 

*La poesia è l'espressione del bello mediante parole artisticamente intessute fra loro.* (J. Luis Borges)

E' la necessità umana di fondere musicalità, passione e comunicazione in un unico, potentissimo mezzo espressivo.

La parola poesia porta in sé “le cose che dice e insieme l’universo di tutto ciò che può dire e adombra”(G.Bruno).È questo il senso che si può percepire dalla lettura di una poesia. Questa ci viene proposta come una finestra sul mondo, una finestra che è di per se stessa tutto il mondo. Lo sguardo del poeta è l’universo delle cose che vede e allo stesso tempo è l’universo delle cose che “non vede ma che sente, percepisce, riflette, perché capace di custodire il senso del tempo, del ‘prima’ e del ‘poi’, dei giorni e delle notti, della luce e dell’ombra..

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

La poesia è l'arte di usare, per trasmettere il proprio messaggio, tanto il significato semantico delle parole quanto il suono ed il ritmo che queste imprimono alle frasi; la poesia ha quindi in sé alcune qualità della musica e riesce a trasmettere emozioni e stati d'animo in maniera più evocativa e potente di quanto faccia la prosa.

Una poesia non ha un significato necessariamente e realmente compiuto come un brano di prosa, o, meglio, il significato è solo una parte della comunicazione che avviene quando si legge o si ascolta una poesia; l'altra parte non è verbale, ma emotiva. Poiché la lingua nella poesia ha questa doppia funzione di vettore sia di significato che di suono, di contenuto sia informativo che emotivo, la sintassi e l'ortografia possono subire variazioni (le cosiddette licenze poetiche) se questo è utile ai fini della comunicazione complessiva.

 La poesia è nata prima della scrittura: anzi le prime forme di poesia erano essenzialmente orali, come l'antichissimo canto a batocco dei contadini e i racconti dei cantastorie (Omero era uno di loro, senz'altro il più famoso).

Nell'età romana la poesia era quantitativa, si basava cioè sull'alternanza tra sillabe lunghe e sillabe brevi: il metro più diffuso - specialmente perché metro dell'epica - era l'esametro. Essa doveva essere letta o declamata scandendola rigorosamente a tempo.

Dopo l'anno mille il volgare, da dialetto plebeo qual era fino allora, si innalza a dignità di lingua letteraria: si svilupparono così, per la nuova lingua, nuove forme di poesia e nuove metriche. In Italia la poesia, nel periodo di Dante Alighieri e del Dolce Stil Novo, si afferma come mezzo di intrattenimento letterario e assume forma prevalentemente scritta: questo porta i poeti italiani a comporre opere più strettamente aderenti ai canoni grammaticali e stilistici del genere, e a prestare maggiore attenzione alle qualità visive della parola scritta, come la rima e l'alternarsi dei versi.Nel XIX secolo, con la nascita del concetto dell'arte per l'arte, la poesia si libera progressivamente dai vecchi moduli e compaiono sempre più frequentemente componimenti in versi sciolti, cioè che non seguono nessuno schema particolare, e spesso non hanno né una struttura né una rima. Via via che la poesia si evolve, si libera dai suoi schemi sempre più opprimenti per poi diventare forma pura d'espressione.Con l’avvento dell’ internet, dei blog e dei forum letterari la produzione e il consumo della poesia sono aumentati notevolmente. Alcuni esperti stimano che ogni anno circa 5 milioni di poesie vengano pubblicate sulla Rete, in migliaia di siti di scrittura on-line. 

 Cos'è la poesia?
dici mentre fissi nei miei occhi
l'azzurro dei tuoi occhi;
cos'è la poesia?
E tu me lo domandi?
Poesia... sei tu.

 

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Commenti al Post:
aituoipiedi00
aituoipiedi00 il 26/11/08 alle 19:31 via WEB
hahahahahaaaa....Giulia praticamente ho messo il commento "tutto sto romanzo...." prima del Tuo post ( guarda i minuti ). Due ipotesi ... io mago o tu.....( ai posteri l'ardua sentenza ).hahhahahahha....CIAO :-))))))))))
 
kiku0
kiku0 il 26/11/08 alle 19:32 via WEB
aspetttttttttttaaaaaaaaa!!! :-)))))))))) Giulia
 
aituoipiedi00
aituoipiedi00 il 26/11/08 alle 19:37 via WEB
cosa ? Mmmmmm....guarda ke è il Tuo blog ...non una chat :-)))))))))))))))))))))
 
 
kiku0
kiku0 il 26/11/08 alle 19:39 via WEB
embééé?...per una volta posso sgarrare....:-)) ora commenta e studia...:-))) un bel riassunto per domani ok?...:-)) Giulia
 
   
aituoipiedi00
aituoipiedi00 il 26/11/08 alle 21:16 via WEB
Andato e...tornato "solo" per commentare.Un bel riassunto ? Naaaa...facciamo un'essenza, un battito d'ali, il succo del succo = <<Kiku nel blog e Giulia nel reale>>, 4 parole precise e senza "licenze poetiche" / --------<-----<--@ /:-)/ ps lo so ....mi merito un bacio
 
     
kiku0
kiku0 il 27/11/08 alle 11:15 via WEB
beh...il tuo battito d'ali è proprio carino...poi una rosa fa sempre un certo effetto soprattutto se è la prima che mi ritrovo qui...grazie sorriso!!!! quasi quasi ti faccio rialzare...:-))))) sì.. ti meriti proprio un bacio mozzafiato...:-) Giulia
 
kiku0
kiku0 il 26/11/08 alle 20:43 via WEB
dimenticavo...visto che non riesco ad aggiungere nulla lo scrivo qui.. la poesia non è certo mia ma tratta dalle Rime di Gustavo Adolfo Bécquer mentre il dipinto è di J. J. Lefebvre...sì lo so sorriso....sono una frana!!!! :-)))) Giulia
 
autoretesti
autoretesti il 26/11/08 alle 22:27 via WEB
poesia per me sei tu...notte
 
 
kiku0
kiku0 il 27/11/08 alle 11:17 via WEB
mi commuovi autore perchè sento che sei sincero...grazie di cuore!!!...un bacio grande...Giulia
 
webmania2007
webmania2007 il 27/11/08 alle 19:36 via WEB
Questa breve considerazione mi ha portato a riflettere sul senso della Poesia, oggi, nella nostra cultura occidentale. Spesso criticata, anche dal senso comune: quante volte, infatti, sentiamo dire “è una poesia!”, per significare una cosa che non ha senso, di un’espressione che non significa nulla di determinato, che non indica alcun preciso significato? La Poesia deve giustificarsi, deve mostrare la propria necessità, non è nulla che va da sé, non è assolutamente un gioco del sentimento, non è assolutamente un’espressione immediata; all’opposto è costruita, arzigogolata, quanto di più intellettuale e mediato ci sia. Queste le critiche più comuni. Ma la Poesia non è l’espressione immediata di un’emozione; è un’emozione esatta, come diceva Eliot, proprio perché reagisce alla critica che le è immanente. A mio avviso, essa consiste in ciò: la Poesia mostra, esprime, apre quella che è la dimensione originaria del linguaggio; essa mostra esattamente che il linguaggio non è originariamente al servizio della significazione, non serve originariamente a definire, a determinare. Il linguaggio ha potenza propria; noi non usiamo il linguaggio come nostro possesso, noi siamo nel linguaggio, noi siamo parlanti perché siamo nel linguaggio. Siamo abituati ad usare il linguaggio per definire e determinare e lì ne facciamo esaurire la sua valenza. Questo non avviene nella Poesia; nella Poesia vi è un pathos che si esprime in modo esatto e preciso, ma non si esaurisce nel significare; da ciò l’oscurità essenziale della Poesia, che molti definiscono come suo vizio; mentre l’oscurità è essenziale alla Poesia. Allorché si comprende questo, si comprende anche la necessità della Poesia; la necessità della Poesia consiste nel resistere ad ogni riduzione del linguaggio a mezzo destinato ad un significato univoco e lì ad esaurirsi. La Poesia non si esaurisce nella determinazione del significato. Essa apre alla comprensione del linguaggio, non riducendolo ad uno dei tanti bona, ma al bonum che caratterizza la nostra stessa essenza. E’ vero sapere. Ed è qui che si trova la sua necessità; nell’impedire di tempo in tempo, con mezzi diversi, in forme diverse, che il linguaggio si esaurisca, si sclerotizzi nell’univocità del significare univoco. Solo così si può rispondere alla frequente domanda: “perché la poesia di fronte alle tragedie, alle sofferenze; perché la poesia di fronte ai grandi drammi politici?” Proprio perché voglio affrontare la serietà tragica della vita, non posso sclerotizzare, fossilizzare il linguaggio; debbo saperlo mantenere aperto. Allora salverà anche la sofferenza. La sofferenza, infatti, deve restare ferita aperta. Soltanto così potrà essere ricordata. Ricordo soltanto ciò che rimane aperto. Forse è questa una delle tante risposte alla domanda di tutti i grandi poeti. Essi hanno tutti iscritto nella loro Poesia, il loro controcanto al tecnicismo del nostro mondo occidentale, divenendo sistole e diastole della nostra civiltà.
 
 
kiku0
kiku0 il 28/11/08 alle 12:17 via WEB
grazie web per aver ampliato il mio post con la tua acuta riflessione che condivido ampiamente...solo l'ultimo parte non mi trova sulla stessa lunghezza d'onda..."perché la poesia di fronte alle tragedie, alle sofferenze; perché la poesia di fronte ai grandi drammi politici?”...sinceramente non mi è chiaro questo passaggio...perchè no?...e proprio la poesia che ha sempre affrontato tutto ciò che è sofferenza sia interiore che inerente a fatti esterni...come dici bene tu è necessario ,tuttavia, essere aperti...quindi capaci di accogliere ciò che il linguaggio non fossilizzato sa donarci in sintonia con la nostra essenza... grazie!!!! :-) Giulia
 
   
webmania2007
webmania2007 il 01/12/08 alle 09:42 via WEB
La mia domanda è virgolerrarta, proprio perché ho dato una risposta...uguale alla tua! Un beso
 
     
kiku0
kiku0 il 01/12/08 alle 18:32 via WEB
ti ringrazio per aver chiarito...a volte è difficile recepire correttamente un pensiero o forse è solo la mia capacità di capire che fa acqua, ma sinceramente non ho mai sentito quella frase...chiedo venia... :-) Giulia
 
fosco6
fosco6 il 28/11/08 alle 13:30 via WEB
La poesia è in tutte le cose, basta saperla cogliere...avere gli occhi per vedere dove altri non vedono perchè appunto molte cose si "vedono solo con il cuore", cercare l'essenza, la profondità , la leggerezza, notare i colori dell'arcobaleno dove molti scorgono solo il bianco e il nero..Ciao...CARLO!
 
 
kiku0
kiku0 il 28/11/08 alle 18:19 via WEB
condivido questo tuo commento che sintetizza il mio pensiero...vorrei solo precisare che ogni persona ha in sè la capacità di cogliere *i colori dell'arcobaleno*...basta solo volere...basta solo guardarsi dentro e avere il coraggio e la voglia di raccontarsi...senza pretese...con umiltà...consapevoli dei limiti che ci appartengono... grazie ancora!!! :-) Giulia
 
seppursognando
seppursognando il 01/12/08 alle 12:42 via WEB
Cosa è la poesia? la poesia è respirare.. la poesia è la natura... che non si spiega, (come non si spiega l'arte).ma si LIMITA a divenire. E stà proprio qui il nodo della questione, il punto in comune tra pensiero occidentale ed orientale. La domanda è: Come l'uomo vede la poesia, che in fondo è solo un'altra parola per definire il mondo che vede; limitandoci ad osservare il mondo occidentale ed orientale nelle loro forme artistiche denominate "poesia", essa è "l'unione degli opposti" (Haiku), LIMITARE l'illimitato. Questa è la poesia. Il mondo non è la poesia, ma la POESIA è il mondo, le nostre lenti, (come tutta l'arte), per spiegare l'inspiegabile. ULTIMO disperato tentativo per misurare l'INCOMMENSURABILE. tutto il resto..sono vuote parole. la poesia è il mio respiro
 
 
kiku0
kiku0 il 01/12/08 alle 19:06 via WEB
riflessione molto profonda che però tocca argomenti che non appartengono solo alla poesia e come tali necessitano di ulteriori approfondimenti...il mio post è molto più semplice...mi chiedo non cos'è la poesia in senso lato ma cos'è la poesia *scritta*...ti riporto qui una mia risposta che troverai nel post successivo..."sono d'accordo con questa tua affermazione… però manca un passaggio...e lo aggiungo subito visto che forse non hai letto con attenzione il post o non hai ascoltato per intero il file che riguarda l'Attimo fuggente...so bene che natura è poesia così come un paesaggio...uno sguardo...un bambino...e via dicendo… ma qui io cerco di scrivere di ciò che è la poesia scritta...*La poesia è l'espressione del bello mediante PAROLE artisticamente intessute fra loro.* (J. Luis Borges)….In questa affermazione c'è tutto il significato di quello che vorrei esprimere...credo infatti che *il poeta* abbia in sè la necessità quasi fisica di tradurre in parole il suo sentire perchè solo così si sente partecipe di quello spettacolo di cui parla Whitman...il tuo respirare è poesia, ma se non lo trasmetti agli altri attraverso la parola scritta non farà parte di quel tutto di cui dicevo sopra.... “ so bene che non si può definire la poesia così come non si può definire l’arte…sarebbe come imprigionarla in regole e modelli …il mio è solo il tentativo di riflettere su questo potentissimo mezzo di comunicazione che spesso avverto come una necessità….necessità che non trovo così disperata perchè capace di dissolvere e risolvere anche ciò che appare insormontabile…sono certa inoltre che specialmente in un blog che vive solo di parole nessuna parola possa definirsi vuota… grazie seppur!!! Giulia
 
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