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2008

Post n°172 pubblicato il 08 Gennaio 2009 da DiarioDiViaggio0
 

Tempo di fare un po' di bilanci.
Si arriva a fine anno e ci si guarda indietro.
Che hanno è stato?

2008 anno bisesto, anno funesto , dice il proverbio, ed effettivamente non è stato un bell'anno.
Tanti fatti negativi si sono concentrati in un periodo che è lungo ma che poi ti guardi indietro e lo vedi cortissimo.

Ho perso mio padre, un rapporto contrastato il nostro, un rapporto che ha sempre fatto fatica a spiccare il volo, io non sono esattamente il massimo come figlio, quello un po' più ribelle quello che non ha mai fatto la cosa giusta al momento giusto.
La cosa lo deve aver fatto impazzire quanto basta, e lo so, cercavo ogni tanto di comportarmi come lui avrebbe voluto, ma non ci sono mai riuscito, non per fare il bastian contrario, ma proprio perchè io, come d'altronde lui, ho fatto sempre di testa mia giudicando le opportunità che mi passavano davanti e cercando sempre di fare il meglio per me non per gli altri. Cambiati tanti troppi lavori per lui, cambiato una moglie, grande affronto, dovevi divertirti di più prima e poi ricordati sempre che tua madre l'ho tradita la tradisco e la tradirò ma lei non verrà mai a saperlo, perchè la famiglia è sacra.
So quanto mi amava, so quanto lo amavo ma forse non siamo mai riusciti a dircelo.
Un anno passato a parlare forse quanto mai in vita nostra, lui che non poteva più essere autonomo come gli sarebbe piaciuto ed aveva bisogno dei figli per andare anche solo a fare un piccolo giro, io che abitavo distante, ma che il sabato partivo, lasciavo la mia famiglia per raggiungerlo e per stare con lui, sul divano a vedere la TV piuttosto che al parco seduti su una panchina, giornate passate in ospedale, io che appena mi avvicino sto male fisicamente ho superato tutto questo avevo bisogno di sentirlo.
Non ho mai cercato la sua approvazione, e lui non me l'ha mai data, non davo mai il massimo per lui, poi mi vedeva inquieto, forse come lo era lui da giovane, poi lui ha trovato la sua tranquillità io ancora forse no.
O forse erano solo altri tempi. E quindi si viveva la vita in maniera diversa con altri valori, ed adesso sarebbe proprio uguale a me.

Il lavoro, il lavoro che palle, sto facendo il lavoro che ho sempre sognato, ma, ma ho fatto un salto nel vuoto a maggio, sono atterrato a settembre in un ambiente che mi aveva fatto sognare e che mi ha invece demotivato, ed adesso pronto a risaltare, ma questa volta non voglio aver fretta, non voglio dover saltare ancora in poco tempo, ma poi ti dici e se lascio questa opportunità con la crisi che c'è in giro quanto ancora sarò legato a questa sedia?
Sono qui aspetto, si sono ancora in attesa proprio come 6 mesi fa.

La famiglia … sto con la mia donna, amo la mia donna, ho un figlio fantastico, insomma sono soddisfatto, ma che fatica arrivare a questo, quanto impegno profuso quest'anno, quanta voglia di continuare a scavare dentro di me e di lei per trovare un noi.
Poi sono incontentabile e vorrei, ma però e dai.

Dovrei essere contento del mio anno tutto sommato, non lo sono, perchè, perchè mi manca sempre qualcosa perchè fondamentalmente nessuno di noi è sempre contento, o perchè quest'anno più di altri (a volte mi viene il dubbio che lo dipingo così perchè è appena passato e quindi ho ricordi vivi, oppure perchè lo voglio proprio vedere nero io quest'anno) è stato funestato da piccoli incidenti che mi hanno fatto spendere un mucchio di soldi, o guadagnare meno del preventivato, perchè non ho vinto la Lotteria, ma non ho vinto neanche nel 2009 quindi non mi preoccupo almeno per questo.

Un però c'è quest'anno ho conosciuto questa comunità e all'interno di questa comunità ho conosciuto persone veramente speciali che mi hanno dato tanto quindi … grazie a voi per avermi rischiarato l'anno.

 
 
 
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Tanti passano di qua magari per la prima volta e non possono leggere tutti sti post, allora io ho pensato, ma se a loro piace il mio blog come posso aiutarli, e soprattutto fra un anno come posso aiutare me a rileggerlo, bisognerebbe mettere delle orecchie a questo diario per i passi piu' importanti.

Ed eccole le orecchiette.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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DA RADIOFRECCIA - 1998 LIGABUE

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
 
 
 
 
 

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