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i fornelli di gio'

Ricette tipiche della cucina italiana e marchigiana in particolare - mens beata in corpore beato

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la ricetta del ragù di c... »

gnocchi di patate alla mia maniera - con uovo, burro e parmigiano -

Foto di old_eagle

 
ingredienti per sei persone:
1.800 gr di patate (se ne contano 3 hg a testa).
45 gr di burro a ciuffetti.
100 gr di parmigiano grattugiato al momento.
2 uova intere.
farina bianca 0

Fate bollire le patate in acqua salata, non fatele freddare per poterle sbucciare più facilmente e disfarle sull’asse con lo schiacciapatate (Tag: Accessori), quindi unite il burro e il parmigiano.

Quando il tutto sarà freddo unite la farina, la cui quantità è sempre in funzione dell’assorbimento della patata (meno ne prende e meglio è) e le uova.

Impastate unendo farina all’occorrenza fino ad avere un impasto elastico che non si appiccichi alle dita.

Fate quindi dei salsicciotti del diametro di circa 1-1.5 cm e tagliateli in modo che siano proporzionati, quindi con l’indice scavate una fossetta su ciascuno di essi.

Gli gnocchi di patate Gli gnocchi di patate

Se volete fare i raffinati fate la fossetta, passandoli sulla apposita tavoletta scanalata (se non avete la tavoletta va bene anche una forchetta, (dalla parte dei rebbi ovviamente).

Consigli:

Spolverate gli gnocchi appena fatti con della farina per fare in modo che non si attacchino e, per versarli nell’acqua salata di cottura (bollente) , usate lo stesso strofinaccio da cucina su cui li avete adagiati quando li avete fatti.

Da non dimenticare: gli gnocchi sono cotti quando vengono a galla quindi occorre usare il cavapasta (non lo scolapasta: Accessori)

Per il sugo dedicato (non ragù) clicca qui 

 

gnocchi di patate al sugo di papera

 

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PROVENIENZA GENTILI OSPITI

PROVERBIO 1

Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.

traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.

Per capire il  proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.

Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.

 

PROVERBIO 2

Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.

Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.

Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.

 

PROVERBIO 3

chi cia'l pà, n'cià i denti

traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.

Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.

 

PROVERBIO 4

chi sparte n'capa.

Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.

Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.

 

PROVERBIO 5

Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)

Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)

É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.

Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..

 

PROVERBIO 6

Quesso e gnente iè dà parente.

Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).

il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera

 

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