i fornelli di gio'
Ricette tipiche della cucina italiana e marchigiana in particolare - mens beata in corpore beato
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PREMESSA
Questo blog ,vuole riscoprire i sapori antichi della mia terra, le Marche, ricercando ricette ormai quasi dimenticate legate alle festività e ai periodi dell'anno, sono graditi critiche e consigli e, perchè no?, anche le vostre ricette... sempre che incontrino il mio gusto ;-)... buon appetito.
Ricordate che, per avere ottimi risultati, bisogna utilizzare ingredienti di ottima qualità.
Tutte le ricette riguardano piatti che sono solito cucinare, quindi, se avete dei dubbi, o volete dei chiarimenti, consigli per i prodotti commerciali, la loro reperibilità, etc etc... non avete che da contattarmi sulla mia mail: rising_sun@hotmail.it
Vi consiglio di visionare il post avvertenze e suggerimenti, anche i più smaliziati potrebbero trovare notizie interessanti...
Troverete anche una parte dedicata ai proverbi.
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PASTA ALL'UOVO FATTA A MANO
POST PUBBLICATI
la ricetta del ragù di c... » |
gnocchi di patate alla mia maniera - con uovo, burro e parmigiano -
Post n°1 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da old_eagle
Tag: alla, ancona, anconetana, cena, cucina, delle marche, foto, gnocchi, immagini, italiana, lasagnolo, lista primi, marche, marchigiana, mattarello, mediterranea, pasta, piatto, pranzo, Preparazione alimenti base, PRIMI, primo, primo piatto, rasagnolo, regionale, ricetta, spianatoia, spianatora, tipica, tipico Fate bollire le patate in acqua salata, non fatele freddare per poterle sbucciare più facilmente e disfarle sull’asse con lo schiacciapatate (Tag: Accessori), quindi unite il burro e il parmigiano. Quando il tutto sarà freddo unite la farina, la cui quantità è sempre in funzione dell’assorbimento della patata (meno ne prende e meglio è) e le uova. Impastate unendo farina all’occorrenza fino ad avere un impasto elastico che non si appiccichi alle dita. Fate quindi dei salsicciotti del diametro di circa 1-1.5 cm e tagliateli in modo che siano proporzionati, quindi con l’indice scavate una fossetta su ciascuno di essi. Se volete fare i raffinati fate la fossetta, passandoli sulla apposita tavoletta scanalata (se non avete la tavoletta va bene anche una forchetta, (dalla parte dei rebbi ovviamente). Consigli: Spolverate gli gnocchi appena fatti con della farina per fare in modo che non si attacchino e, per versarli nell’acqua salata di cottura (bollente) , usate lo stesso strofinaccio da cucina su cui li avete adagiati quando li avete fatti. Da non dimenticare: gli gnocchi sono cotti quando vengono a galla quindi occorre usare il cavapasta (non lo scolapasta: Accessori) |
PROVENIENZA GENTILI OSPITI
PROVERBIO 1
Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.
traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.
Per capire il proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.
Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.
PROVERBIO 2
Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.
Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.
Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.
PROVERBIO 3
chi cia'l pà, n'cià i denti
traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.
Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.
PROVERBIO 4
chi sparte n'capa.
Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.
Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.
PROVERBIO 5
Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)
Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)
É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.
Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..
PROVERBIO 6
Quesso e gnente iè dà parente.
Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).
il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera
Inviato da: old_eagle
il 26/09/2012 alle 17:52
Inviato da: mauri
il 26/09/2012 alle 16:50
Inviato da: alba.chiara65
il 29/07/2012 alle 09:19
Inviato da: alba.chiara65
il 10/07/2012 alle 14:06
Inviato da: old_eagle
il 05/07/2012 alle 18:08