Creato da old_eagle il 08/10/2009

i fornelli di gio'

Ricette tipiche della cucina italiana e marchigiana in particolare - mens beata in corpore beato

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la ricetta del ragł di cinghiale - primi piatti - pappardelle

Una ricetta neanche tanto difficile, ma che merita di essere provata

 

pasta da abbinare:
pappardelle all'uovo preferibilmente fresche (sperare che siano fatte col mattarello è una pia illusione al giorno d'oggi).

Ingredienti per 6-8 persone
1 kg di bocconcini di cinghiale (se non siete cacciatori. prendetelo
congelato).
150 gr pancetta
1 noce di burro.
2 cucchiai di olio extra vergine.
2 coste di sedano
1 carota.
15 bacche di ginepro.
3-4 foglie di alloro.
farina bianca 0.
brodo di gallina (per la preparazione ... metterò il tag quando posterò)
sale e pepe

Preparazione:
Tagliate la pancetta
a dadini (per favore non usate quella già preparata delle vaschette) e tritate finemente la carota e il sedano.
In una casseruola capiente soffriggete nell'olio e nel burro il tutto, insieme alle bacche di ginepro e alle foglie di alloro.
Quando le verdure sono appassite, versate i bocconcini di cinghiale tagliati a cubetti e fateli rosolare; quindi aggiungete un po’ di farina bianca, sale e pepe e fate abbrunire.
Unite un bicchiere di vino bianco secco e fare sfumare bene.
Aggiungete brodo bollente e terminate la cottura con coperchio a fuoco basso.

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PROVENIENZA GENTILI OSPITI

PROVERBIO 1

Fa'l pà n'puretto ié se slama l'forno.

traduzione letterale in italiano: quando fa il pane un povero (poveretto) gli si slama (frana) il forno.

Per capire il  proverbio, bisogna andare indietro nel tempo quando il pane si faceva in casa e lo si portava a cuocere dal fornaio: i poveri avevano ben poche occasioni di farlo.

Significato traslato: è un proverbio un po' verghiano... per una volta che cerchi di alzare la testa, il mondo ti cade addosso.

 

PROVERBIO 2

Sta cui (con i) frati e zappa l'orto.

Per spiegare questo proverbio bisogna risalire al... medio evo, periodo storico in cui i latitanti erano ben felici di prestare la loro opera nei conventi (zona franca), al posto di essere incarcerati o peggio.

Significato traslato: c'è chi si adatta a tutto per il proprio tornaconto.

 

PROVERBIO 3

chi cia'l pà, n'cià i denti

traduzione letterale: chi ha il pane non ha i denti.

Significato traslato: molte volte chi ha una qualsivoglia fortuna non sa approfittarne.

 

PROVERBIO 4

chi sparte n'capa.

Traduzione letterale: chi fa le parti non sceglie.

Il significato è palese e si applica un po' a tutto, dalla divisione di una bistecca a quella di un terreno.

 

PROVERBIO 5

Fa cume i ceghi de Lureto... (ié ce vole n'soldo pe'ncumincià e du pe lassà n'dà)

Traduzione letterale: fa come i ciechi di Loreto... (gli ci vuole un soldo per cominciare e due per lasciar andare -smettere-)

É un proverbio che proviene da tempi lontani, quando il Santuario di Loreto era attorniato di ciechi (veri, ma, più probabilmente, fasulli) dediti all'accattonaggio che, per un soldo, si mettevano a cantare poi, una volta cominciato, non se la finivano più e bisognava dar loro il doppio per farli smettere.

Il significato traslato è più che ovvio... molte volte per far fare qualche cosa a qualcuno bisogna spingerlo... ma quando ha incominciato non si ferma più; basta vedere quello che succede a chi si avvicina sospettoso al pc... non se ne stacca più..

 

PROVERBIO 6

Quesso e gnente iè dà parente.

Traduzione letterale: questo e niente gli è parente (sono parenti).

il significato può essere esteso a parecchie situazioni, tanto per rimanere in tema... culinario... è l'esclamazione davanti a una porzione di cibo... misera

 

DAL 18-12-2009

 
 
 

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