Kim

Io non sono contraria ad utilizzare anche strategie alternative, visto che queste in certe occasioni possono facilitare l'apprendimento (le vedo quindi come mezzo)e aiutano il bambino a non demoralizzarsi per le sue difficoltà, mantenendolo al pari con i compagni in quelle occasioni. Però non vorrei fossero esclusive, non abbandonerei l'impegno alla lettura "normale", anche se ciò costa fatica, perchè, come dici pure tu, ci possono essere situazioni in cui è d'obbligo leggere senza ausili (anche se non velocemente). Io credo sia importante che il bambino sappia quali sono i suoi punti di debolezza e come conviverci (così come i suoi punti "forti", ne abbiamo tutti) e credo anche che l'impegno e la fatica dell'apprendere non va mai esclusa a priori: la vita è anche impegno e fatica e la scuola dovrebbe essere un allenamento alla vita!

Sì, la penso proprio come te! Il bambino deve essere aiutato con tutti gli strumenti possibili ma questo non vuol dire che visto che fa fatica ad imparare a leggere sia dispensato dal farlo! Ciao e buona domenica!

Ciao colleghina, guardavo il post precedente e mi sono ricordato come un paio di miei alunni abbiano faticato a superare la difficoltà nel distinguere le lettere speculari (nello scritto) e nel suono (a volte nel dettare viene difficile far capire quando dico d-b p-b addirittura tra-fra)... in alcuni casi dietro ci sono pure problemi di uso delle inflessioni dialettali in famiglia... ti è capitato di riscontrarlo? Un salutone... ancora la prossima settimana poi si lavora per il nuovo anno scolastico! Antò

Sono i primi campanelli d'allarme! Come leggono questi bambini?

Considerando tutto sono tra i migliori, mi capita (molto raramente ahimé!) di passare alcuni momenti vuoti in lettura/ascolto ...ho degli alunni che non hanno grandi capacità di ascolto, vorrebbero sempre fare (scrivere o essere materialmente impegnati in prima persona)

Se temi che siano dislessici la prima cosa da fare è notare se leggono scorrevolmente e se fanno molti errori di quelli indicati nei post precedenti (inversione f/v, p/b ecc.) perchè la dislessia è un problema di lettura. Altrimenti potrebbero solo essere bambini che fanno meno fatica a produrre oralmente che per iscritto...

La sola bambina che faceva quegli errori è quella che legge meglio di tutti, penso che l'aiuto più grande gliel'abbia dato proprio questa sua passione per i libri... gli altri leggono... lasciamo perdere... malino... svogliatiiiiiiiii ;) ancora qualche giorno di attività poi vacanze (anche se luglio mi aspetta ancora qualche impegno); il prossimo anno scolastico è l'ultimo con questa combriccola...

Nella scuola in cui ho lavorato l'anno scorso si faceva una gara di lettura in cui si sfidavano le classi quarte e quinte. Avevano una quarantina di libri per classe da leggere (Ognuno ne leggeva almeno un paio) e poi affrontavano le altre classi in un grande gioco dell'oca in cui per avanzare dovevi rispondere ad una domanda sui libri letti. A loro piaceva tantissimo e facevano a gara per chi ne leggeva di più e si ricordava più particolari!

interessante spunto... con i miei si fa a gara a chi vuol parlare di più... quando li abbiamo portati in soggiorno in Liguria l'anno scorso la sera facevamo una gara di passaparola tipo domino delle sillabe so che ogni tanto a tavola ci provano ancora ;) buone vacanze e spero che il prossimo sia un buon anno... per me è quello del ritorno a casa (finalmente ci ridanno la scuola ricostruita!!!!) A prestoooooooooo! Anto

Maestro, dove 6 finito???

Io ho conosciuto un ragazzo che da piccolo era dislessico ma da grande un genio. ora è un ingeniere quotato e apprezzato Nonna Rachele

Beh, tra i dislessici più famosi ci sono Leonardo da Vinci, Raffaello, Albert Einstein, Picasso, Kennedy, Winston Churchill, Walt Disney e Tom Cruise!!!

Grazie del saluto che hai lasciato da me. Come va lo sprint finale?

Direi abbastanza bene, questi ultimi giorni sono un po' pesanti ma so già che non passerà un giorno dopo la fine della scuola prima che le mie piccole pesti inizino a mancarmi...

Un dolce risveglio, cullati dall'amore di GESU' Cosimo GRAZIE DELLA VISITA

Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata!

Credo che una cosa non debba escludere l'altra,qualsiasi metodo può andar bene se aiuta un bambino a risolvere alcuni problemi,però niente deve allontanarlo dall'integrazione con la comunità e questo credo che voglia dire continuare anche con i metodi tradizionali,che d sempre sono la cura migliore...Poi ben vengano le innovazioni ed i metodi alternativi,ma senza perdere di vista il fatto che sono sempre bambini e che hanno bisogno di stare con gli altri,per non sentirsi "diversi"... Un bacione carissima Kim e buona giornata.

Eh, già! Se togli al bambino la possibilità di sentirsi come gli altri aumenti solo la sua frustrazione presente e futura! Un bacione anche a te!

Non sono un'esperta ma posso senz'altro dire che è sempre meglio mettere i bambini (tutti, anche i normodotati - per carità) in condizioni molto vicine a quelle che potrebbero incontrare nella realtà. Detto questo, sto prorpio studiando ora per l'esame di psicologia della disabilità e il capitolo della dislessia è proprio il prossimo.... torno quando sarò maggiormente esperta! ^_^ saluti Kim

Ciao Lilly! Grazie della visita! A presto...

Che bello qst blog... t' interessano i problemi dei bambini? Questi blog sono utilissimi , soprattutto per le mamme in difficoltà! Ti aggiungo tra gli amici. baciooo grande *Tonya*

Grazie! I bambini sono il mio lavoro ma soprattutto la mia passione! Torna a trovarmi!