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MATERA BY NIGHT
Le suggestive foto dei Sassi che vedete in questo box sono state scattate da Gerardo Fornataro, che mi onora della possibilità di arricchire e valorizzare il mio blog con i suoi lavori.
Grazie Gerardo.
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L'Equinozio d'Autunno
Post n°386 pubblicato il 22 Settembre 2009 da mizar_s_light
Rieccomi a parlare di un altro dei quattro eventi astronomici che scandiscono le stagioni. Sembra ieri che scrivevo del Solstizio d'Estate ed eccoci già in Autunno. Così come accade per l'Equinozio di Primavera, anche all'Equinozio d'Autunno la durata del dì è della notte è identica. All'Equatore, per la seconda volta durante l'anno, il sole sorge all'esatto est, raggiunge lo zenit e tramonta all'esatto ovest. Al Polo Nord invece si passa da sei mesi di luce a sei mesi di buio, viceversa il Polo Sud vede terminare i suoi sei mesi di buio ed iniziare i sei mesi di luce. Il sole, dalla nostra prospettiva, viene a trovarsi nel punto in cui si incrociano quelle due linee immaginarie proiettate nello spazio che prendono il nome di Equatore Celeste (la proiezione dell Equatore Terrestre) e di Eclittica, la linea tracciata dal sole nel suo moto apparente. L'intersezione tra le due linee in questo periodo dell'anno, prende il nome di punto della Bilancia, definizione ormai non più esatta in quanto ai giorni nostri il sole non viene più a trovarsi nella costellazione della Bilancia all'Equinozio d'Autunno, a causa del fenomeno della precessione degli equinozi.
La grande sfera blu è l'universo, mentre la circonferenza rossa è l'equatore celeste, proiezione del nostro equatore nell'universo. Potete notare come sia inclinata come lo è l'asse terrestre. La linea gialla, che sembra un orbita, è l'eclittica, ossia il percorso che compie il Sole nel cielo nella prospettiva che abbiamo dalla Terra. Il punto in cui si trova il Sole nella figura è quello dell'Equinozio di Primavera, detto anche punto gamma o punto dell'Ariete, l'altro punto di intersezione, dalla parte opposta, è quello dell'Equinozio d'Aututnno, il punto della Bilancia. In tempi remoti equinozi e solstizi, considerati punti di partenza e d'arrivo per i cicli della vita, rappresentavano l'eterna trasformazione che coinvolgeva anche le vite degli uomini e per questo venivano celebrati con riti e feste. Quella dell'Equinozio d'Autunno era tra tutte la più "tranquilla" delle feste. Era il momento in cui si faceva un bilancio dei raccolti e si ringraziavano gli dei per aver permesso di riempire i granai che sarebbero serviti per affrontare l'inverno. In molte città, soprattutto in chiese e palazzi storici, sono state installate in passato delle meridiane equinoziali che danno vita ad effetti molto suggestivi, soprattutto se si pensa che sono strumenti di straordinaria precisione installati in tempi in cui i mezzi per realizzarli erano davvero limitati. Ce ne sono tantissime a Firenze, una delle più importanti è quella della basilica di Santa Maria Novella. A Roma, in Santa Maria degli Angeli, si riusciva (e si riesce) addirittura a calcolare, a mezzogiorno, se il momento esatto in cui si verifica l'equinozio è gia passato o deve ancora venire e quanto tempo è passato o quanto tempo manca. Buon Autunno a tutti! |
INFO
AREA PERSONALE
MIZAR
Zeta Ursae Majoris
Dall'arabo Miz'ar (cintura) è la stella centrale del "timone" della costellazione del Grande Carro, porzione dell'Orsa Maggiore e si trova a 60 anni luce dalla terra.
Il suo nome originario era Mirak, fu ribattezzata nel sedicesimo secolo da Giuseppe Scaligero.
Sua compagna inseparabile è Alcor, distante dalla terra 80 anni luce, più difficilmente visibile data la vicinanza ad una stella molto più luminosa, tanto che gli arabi la chiamavano Al-Suha "La trascurata". Nelle notti senza luna e fuori dalle città la si può vedere brillare debolmente, sopratutto se si cerca di non guardare direttamente Mizar. Nell'antichità la capacità di saper individuare nel firmamento le due stelle era considerata segno di buona vista.
I moderni telescopi hanno scoperto che il sistema Mizar-Alcor è tra i più complessi e tra i più affascinanti di quelli conosciuti. Entrambi gli astri infatti si dividono in sistemi multipli, Mizar è in realta una coppia strettissima di due stelle, Mizar A e Mizar B, che sono a loro volta una doppia ed una tripla, Alcor invece è una doppia.
Il motivo per cui Mizar è il mio nick e la luce di Mizar è il nome del mio blog è insito proprio in questa breve descrizione. Il suo sembrare un unica stella alla sola vista essendo in realtà un sistema molto complesso rispecchia la mia personalità ed il mio modo di pormi con gli altri. La prima impressione che trasferisco al mio interlocutore è sempre fuorviante rispetto alla mia vera essenza, la mia personalità è molto variegata e complessa e spesso mi piace "giocare" a far trasparire un lato piuttosto che l'altro. Mi piace essere poliedrico.
La luce di Mizar è una metafora del mio pensiero, perchè come la sua luce è il frutto e la somma delle luci delle stelle che la compongono, così il mio pensiero è il risultato dell'interazione di tutte le componenti della mia personalità.
Ed io non le conosco tutte...
VIAGGIO VERSO L'ORSA...
...attraverso un mondo, dighiaccio apparente.
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lacio drom
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