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LA COMUNICAZIONE DIGITALE NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE

Post n°1415 pubblicato il 30 Marzo 2014 da MANUGIA95
 

LA COMUNICAZIONE DIGITALE NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE


In un’epoca caratterizzata, dall’ipercompetizione, dalla velocità,dalla mancanza di “tempo” produrre delle azioni che permettano all’azienda di non essere “vicino” con tempestività sembra una profonda contraddizione.

Bisogna quindi utilizzare, creare qualcosa per stare sempre più viciniai propri clienti, i quali devono sentirsi sempre di più coccolati, seguiti,devono sentirsi vicino all’azienda, devono avere un rapporto non solo nelmomento della vendita.

Un nuovo modo o una forma abbandonata dopo la bolla (speculativa) diqualche anno fa, quando sembrava che l’economia digitale dovesse prendere unirreversibile processo di crescita.

Una necessaria rivisitazione e non una fashion di un pensareglobalmente, inteso come agire totale verso i mercati da conquistare oppureancora in lista per nuovi affari.

Ma prima di tutto che cosa vogliamo intendere come economia digitale equali applicazioni si possono (o si potrebbero) trovare in un progetto dicomunicazione internazionale.

Molte aziende considerano il possesso del sito web come un fatto a sestante, dalla gestione dell’azienda, una “cosa” un po’ necessaria, non tanto doloroso, considerati i costi di acquisizione di un sito ma con il grande vantaggio che permette di possedere indirizzi e-mail personalizzati che offrono la possibilità di creare contatti a bassissimo costo praticamente in qualsiasi posto del mondo.

Purtroppo avere il sito e le e-mail non bastano a soddisfare il processo appena descritto.

La comunicazione in internet è una precisa, affidabile strategia dicomunicazione e quindi di marketing internazionale, è un vettore diinformazioni nella rete, e serve a migliorare il “flusso tradizionale” della vendita del prodotto.

Di solito non si ipotizza una comunicazione internazionale dellapropria attività, perché si crede, erroneamente, che è sufficiente tradurre iltesto presente nel sito dall’Italiano all’inglese ed il gioco è fatto.

Facendo questo forse creiamo il modo più sicuro per non esserecontattati, in quanto spesso, le traduzioni sono semplici versioni linguisticheche forse un traduttore automatico di Google farebbe meglio.

Forse l’attività tradizionale di marketing è scoraggiante per lepiccole e medie imprese, mentre la gestione della comunicazione digitate deveessere attiva, altrimenti il sito, senza interventi di manutenzione,aggiornamento, revisione della strategia ed altro cose ancora, diventa perl’azienda un puro e semplice costo.

È necessario parlare, oggi, di CMR(Customer Relationship Management)specifico per il commercio estero, e le nuove tecnologie offrono interessantipossibilità di applicazione nelle aziende.

Si tratta di vedere le cose in modo differente, ad esempio, la chat nonè il sistema per incontri di cuori solitari, ma uno dei tanti metodi dicomunicazione tra soggetti economici.

Pensiamo ad esempio ad una discussione tecnica tra un tecnico italiano,il suo agente che ha la sede a Singapore ed il cliente finale in Vietnam che hal’impianto produttivo nella foresta.

Ovunque nel mondo è in atto una nuova rivoluzionedigitale; e ci sono diverse novità e tendenze che rappresentano, di certo, i fattoridi successo per il futuro.

Scegliere ed individuare i nuovi ed i già esistenti “player” nel mercato della comunicazione digitale sta a significare anche una sapiente integrazione tra comunità reale e comunità virtuali, soprattutto verso quei potenziali clienti che a volte noi cerchiamo con affanno, investendo molti soldi, e che invece, con un minimo sforzo ma con sapiente strategia di interazione possiamo fare in modo che la nostra attività abbiamo un’operativa senza mai conoscere festività.

Per fare questo ci vuole un progetto diinternazionalizzazione che passa anche attraverso la creazione dellacomunicazione, della promozione del proprio prodotto, del proprio Brand, stabilendose creare ad esempio un portale oppure un sito web.

È importante, e qui bisogna fare molta attenzione, a noncadere subito in piccole contraddizioni operative, che si traducono subito in tracceo scie di insuccesso, il tutto condito con una velocità veramente notevolerispetto all’operatività tradizione.

Chi cerca qualcosa in internet, nel mondo degli affari,di solito lo fa per due motivi: il primo è perché è della nostra concorrenza,il secondo è perché ha bisogno di qualcosa e quindi sta valutando diversealternative. Facciamo in modo di non permettergli la fuga.

La comunicazione digitale appartiene al marketing egrazie a questa scienza che possiamo capire come catturare e mantenere ipotenziali clienti e trasformarli in clienti privilegiati, quindi perché nonagire secondo una coerenza filosofica?

Forse si ha paura di superare nuove frontiere, ma lestrategie non prevedono azzardi da sdoganare servono solo nuove strategie d’internazionalizzazione,che implicano a volte modesti investimenti iniziali ma che hanno a volte ROI (Return On Investement) più alti ed immediati, rispetto, ad esempioad un mailing, costoso e difficile da realizzare.

takaishi96@libero.it  

 

 

 

 

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