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"Progetto Marinella" che "Botta"....

Post n°195 pubblicato il 06 Marzo 2009 da ortonovo
 
Foto di ortonovo

All’interno di una riflessione critica circa le conseguenze , sulla società e sull’ambiente, di un ciclo politico improntato al liberismo e all’ideologia di mercato, è necessario aprire, anche a livello “locale”, una verifica sulla qualità del modello di sviluppo territoriale della Bassa Val di Magra (basato sul consumo di suolo come elemento di valorizzazione del capitale) “piegato” alle forze del mercato, in grado di contrattare con le Istituzioni la revisione degli strumenti di programmazione territoriale vigenti o in via di definizione.

Ciò che è successo in questo lungo periodo è la storia di un rapporto conflittuale tra gli interessi privati e le istituzioni, in cui si è cercato di operare un adattamento progressivo del quadro di partenza, alle esigenze e convenienze del solo “mercato”.
In questo rapporto, le Istituzioni, hanno rappresentato la parte più “debole” perché prive di progetti alternativi di sviluppo e, perciò stesso, costrette a subire l’iniziativa privata, limitandosi a contrattare con il soggetto attuatore impegni ed opere di valenza pubblica. (opere di urbanizzazione primaria e reti infrastrutturali pubbliche, nuova viabilità, aree a verde pubblico e parcheggio pubblico ecc).
Altro soggetto “debole” sono stati i partiti costretti ad assecondare le scelte delle Amministrazioni Pubbliche, privi di capacità d’elaborazione autonoma, privi di capacità di rappresentanza e organizzazione delle comunità locali.
Noi pensiamo che un altro sviluppo sia possibile, fermando quel fenomeno devastante, che, sotto la spinta delle speculazioni derivanti dalla possibilità di trasformare, attraverso l’urbanistica, la destinazione d’uso delle aree, ci ha portato ad assistere negli ultimi decenni alla de-composizione del territorio, alla perdita di riconoscibilità dei suoi elementi costitutivi, alla perdita della stessa identità dei luoghi.

Questa riflessione sulla qualità dello sviluppo “locale”, deve partire dalla madre di tutti i progetti territoriali : il “ PROGETTO UNITARIO MARINELLA- FIUMARETTA”
E’ necessario ricordare che il lungo percorso di elaborazione e confronto con le Amministrazioni si è avviato nel 1999 con la firma del documento preliminare di intenti per le progettazioni riguardanti le proprietà della Società Amministrazione Immobiliare Spa nella piana di Fiumaretta-Marinella da parte del : Parco Magra-Montemarcello, Comune di Sarzana, Comune di Ameglia, Società Spedia, Società Amministrazione Immobiliare, Provincia di La Spezia.
Questo documento doveva rappresentare il quadro, entro i cui limiti, (dettati dagli strumenti di programmazione vigenti, dagli indirizzi forniti dalle diverse Amministrazioni, in particolare dagli indirizzi di revisione del PRG di Ameglia), tutti i soggetti si impegnavano ad operare.

Il “PROGETTO UNITARIO MARINELLA- FIUMARETTA”, Masterplan febbraio 2007, è un elaborato complesso, i cui contenuti, pur condivisi dagli Enti (vedi documento conclusivo conferenza preliminare relativa al PROGETTO MARINELLA) appaiono sostanzialmente in contrasto con gli originari impegni assunti dagli stessi, nel 1999:
Per quanto riguarda la nuova edificazione, si prevede una S.U. totale pari a 86700 mq di cui 32450mq a Sarzana e 54250mq ad Ameglia.
In particolare si segnala, per la delicatezza dei contesti paesistici, per il carico insediativo:
-Distretto 10 La Croce –Bocca di Magra- 8900mq di SU con destinazione d’uso: servizi, residenziale, commerciale
-Distretto 9 Marina di Pantalè-Bocca di Magra- 7700 mq di SU con destinazione d’uso: ricettivo, residenziale, commerciale, attività nautiche
-Distretto 8 Marina di Fiumaretta- 22450mq con destinazione d’uso: ricettivo, residenziale, commerciale, attività nautiche
-Ambito 7 Fiumaretta – 4500mq con destinazione: residenza
-Ambito 1 Borgo di Marinella- 12750 mq con destinazione d’uso: ricettivo, residenziale, commerciale.
Per ciò che riguarda la nautica, in particolare per “Marina di Fiumaretta”, il progetto prevede un insediamento di nuova edificazione pari a 22450 mq di SU, e una trasformazione morfologica da terra ad acqua, dell’area posta a monte della SS432, attualmente classificata come contigua dal Piano di Parco e destinata esclusivamente a servizi.

Queste previsioni, richiedono per la loro attuazione, un sostanziale intervento di revisione dei piani urbanistici e degli strumenti sovraordinati di programmazione territoriale.

Noi pensiamo che il “PROGETTO UNITARIO MARINELLA-FIUMARETTA, possa rappresentare un’occasione di “sviluppo” sostenibile se, pur in presenza di indubbi elementi di qualità (tutta la parte relativa al recupero, riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, al potenziamento dell’azienda agricola, alla riorganizzazione delle spiagge ) presenti nell’elaborato, la Regione Liguria, si assuma il compito di “correggere”e riorientare il progetto proposto ancora troppo condizionato dalla logica della crescita senza limiti che considera il territorio un risorsa inesauribile, la sua tutela e salvaguardia, subordinate ai soli interessi finanziari, un meccanismo deleterio che permette la svendita di un patrimonio collettivo ed esauribile come il suolo, per finanziare i servizi pubblici ai cittadini ( monetizzazione del territorio).

In ragione di quanto sopra espresso, riteniamo necessario proporre quanto segue:

1) Variante al Piano di Parco Montemarcello-Magra - sulla base delle stesse indicazioni del Piano Guida della Nautica- è necessario eliminare le norme che prevedono: l’insediamento di nuove attività nautiche nel Distretto del Mammellone, la realizzazione di nuove darsene nel Distretto di Pantalè, e nel Distretto Metalcost, la trasformazione dell’area nel Distretto Marina della Colombiera/Marina 2000.
Per il Distretto “Polo Nautico”-Marina di Fiumaretta riteniamo non si debba procedere alla variante connessa al Progetto Unitario Marinella-Fiumaretta.( trasformazione morfologica da terra ad acqua nell’area Contigua, monte della SS 432)

2) Azzeramento delle previsioni di nuova edificazione (in particolare per quella residenziale) prevista nei Distretti: -Distretto 10 La Croce –Bocca di Magra- 8900mq di SU , Distretto 9 Marina di Pantalè-Bocca di Magra- 7700 mq di SU,-Distretto 8 Marina di Fiumaretta- 22450mq di SU, Ambito 7 Fiumaretta – 4500mq di SU, Ambito 1 Borgo di Marinella- 12750 mq
Questa indicazione è in linea con l’analisi della stessa Regione Liguria che sembra aprire una riflessione critica circa l’aumento dei fabbricati residenziali nuovi, tendenza che pone la Regione Liguria al quinto posto nella classifica delle regioni italiane.

3) Diverso e più sostanziale impegno degli Enti Pubblici nel sostenere il progetto, rivedendo tutte le richieste improprie da essi avanzate relative alle opere di infrastrutturazione generale (nuova viabilità, arginatura per la messa in sicurezza del tratto focivo del magra, aree a verde pubblico e parcheggio pubblico ecc) riferite ai vari ambiti d’intervento che compongono il Progetto Unitario Marinella-Fiumaretta, sapendo che il peso di tali richieste si scaricherà sul territorio in termini di consumo di nuovo suolo.

4) Vendita simbolica, recupero e pieno utilizzo del complesso immobiliare “Colonia Olivetti” (proprietà Regione Liguria) attraverso il suo inserimento nel Progetto Marinella, quale elemento di compensazione all’azzeramento delle previsioni di nuova edificazione .

Stabilito che -il territorio è un bene comune. Qualunque politica territoriale deve avere origine e fine nell'esclusivo interesse della collettività, secondo modalità coerenti con i caratteri fisici, morfologici, biologici, storico-culturali e paesaggistici propri del territorio considerato – Le strategie e le scelte delle amministrazioni locali in materia di politiche territoriali devono vedere il completo coinvolgimento delle comunità locali-
Qualunque decisione in materia deve essere il risultato condiviso di una discussione aperta a tutti i cittadini, ai quali va assicurata la possibilità di esprimere la propria opinione in sede di progetto, individuando la migliore tra le possibili situazioni, che privilegi il rispetto del territorio, dell'ambiente e della salute di tutti.
Riteniamo essenziale, ed un fattore democratico, l’organizzazione di un referendum consultivo sul progetto finale da parte delle Amministrazioni locali.

ASSOCIAZIONE PER LA SINISTRA VAL DI MAGRA

LEGA AMBIENTE VAL DI MAGRA

  

 
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