Un blog creato da AracnoMania il 20/09/2006

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VIII - Morbidi flutti

Post n°19 pubblicato il 10 Ottobre 2006 da AracnoMania
 

Motanga continuava a scivolare sulle onde vorticose, si abbattè su un lato, ma continuava a galleggiare. Otto ancora incosciente rischiava di cadere in acqua. Sbrillo perse l'equilibrio, ma si riuscì ad aggrappare ad una cima e rimase sull'imbarcazione. Carponi si avvicinò all'amico e lo legò all'albero in attesa degli eventi. Improvvisamente la nave smise di girare intorno al centro del vortice, mille mani bianche, fatte di salsedine la stavano tenendo sollevata e con forza misteriosa avevano bloccato la sua lenta corsa verso il baratro. Sbrillo incredulo si affacciò da poppa per capire meglio, ma non riuscì a capire cosa avesse bloccato la sua missione.

 

Edera, ritirandosi nel suo appartamento trovò un libellula dorata che l'attendeva. Un messaggio << Madre, sono a conoscenza di un complotto ordito dal mago Rune e la nostra sorella Libertà. Cerca il mago Etzbuol, lui conosce l'alchimista. Ti prego di riporre in me la massima fiducia, riunendo tutte le sorelle e convogliando le vostre forze in me potrò contrastare le avversità. Vaporizzate l'acqua delle grotte così che la nostra dimora non sarà più abitabile e i nostri poteri conferiti alle acque. Salmodiate preghiere in modo che la nostra parola vibri nell'aria senza sosta. Ho con me una gran forza di volontà, tengo alla vita del nostro mondo, ma non voglio che un altro scompaia. Ho scelto Libertà come accompagnatrice per farle vedere cosa vuol significa amare, solo così potrà tornare in se. Vento. >> 

Notte accarezzava con tenerezza il suo Grifone, lo coccolava e vezzeggiava ed il fiero amico la ricambiava con dolcezza. Libertà controllava le provviste con atteggiamento altero e distaccato. Vento guardava nel cristallo nero…Sbrillo era tra i flutti del vortice, a pochi minuti dall'apertura dell'altro mondo. Fra se e se disse << Voglia Triomax che sorella Onda lo stia proteggendo da eventuali attacchi. Cercò di raggiungerlo con un pensiero di tranquillità, ma quello di disperazione di Sbrillo fu molto più veloce e potente, giunse come un urlo impaurito di un ragazzino << Vento dove sei? >> Una stretta al cuore, incitò le sorelle e si misero in moto <>

Commenti al Post:
Semeyaze
Semeyaze il 14/10/06 alle 14:26 via WEB
ciao sbrillo, ma come faccio, a portare le foto nel box del mio blog? bella storia, falòli però muoriretutti in un modo scemo.. come dici tu...besitos
 
magicvicky
magicvicky il 15/10/06 alle 11:38 via WEB
ciao e grazie per essere passato sul mio blog
 
dobladillaa
dobladillaa il 16/10/06 alle 21:35 via WEB
...se me lo chiedi lunedì rispetterò i tuoi silenzi e il tuo parlare...ma dovrai riuscire a lasciarmi senza parole ( il ché non è semplice)ed a insinuare i tuoi pensieri nella mia mente, così che io arrivi a pensare solo ciò che dici.........................................beh, buona fortuna.....ma se stai davvero diventando alieno dovresti essere capace di monopolizzare le menti umane......(con affettuosissima ironia...smack)
 
AracnoMania
AracnoMania il 17/10/06 alle 00:19 via WEB
Non voglio che tu faccia nulla di ciò che non ti va o che scontra il tuo essere...voglio conoscerti per ciò che sei...voglio farti scoprire me...spero di stupirti come già ho fatto in questi mesi...sarà un'incontro speciale in qualsiasi modo vada, perchè abbiamo scoperto di essere menti affini nonostante le nostre mani non si siano mai incontrate, osserveremo i nostri caratteri strambi sperando che non facciano patattrak. L'alieno dentro me scava e scopre luoghi oscuri della mia essenza, non sarà lui a leggere la tua mente, sarò io a vedere al di là delle semplici parole. Mille besitos per te, Colorea. Sbrillo
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/10/06 alle 00:41 via WEB
non temere, anche mi avessi privata della facoltà di parlare, non ti avrei permesso di chiudermi gli occhi e, si sa, spesso loro parlano molto più di qualsiasi bocca...e poi, diciamocelo, se mi fosse impedito di esprimermi, in qualsiasi modo avvenga, smetterei di esistere, mi gonfierei di me stessa che strabocca fino a prendere il volo, come un palloncino e finirei per attaccarmi a qualche meteorite malato che precipita all'infinito e cavalcherei la sua scia e....vedi?....eppure qui ho solo uno schermo e dei tasti, ma non la smetto..pensa un po' quando ho tutti i sensi a complottare contro la mia dignità..! buonanotte Sbrillo, ci vediamo sull'isola che non c'è
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 17/10/06 alle 00:43 via WEB
ps. non sono Anonimo, io!!!! perché mi mette anonimo???.................................semmai AnonimA....ovvia...........Colorea
 
Sin_Nombre
Sin_Nombre il 17/10/06 alle 02:44 via WEB
Ciao Sbrillo...(che strano nick) Ho trascorso del tempo a leggere la tua storia. Ho provato la sensazione di essere in quel mondo, scriveresti una storia nel mio blog? (IMBRANATA, MI è CADUTO IL TABACCO A TERRA.... perchè non so fare una sigaretta decente??) Non mi deludere. Saludos Encantados SN
 
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LE AVVENTURE DI MOTANGA

Il vento soffiava leggermente da Nord. Sbrillo esausto contemplava il cielo strappato di nuvole, mentre sorseggiava quella bevanda denominata Adrenina, dal sapore dolciastro e il colore purpureo, sedeva su una sedia in una terrazza del centro del paese di Faglie. Dal balconcino si affacciò Otto, era sudato con gli occhi spiritati, aveva avuto una litigata con una delle sue donne e poi l'aveva posseduta per due ore abbondanti. 
<>
Sbrillo aveva capito che Otto voleva la sua pozione magica, magari per concludere in bellezza con la dama o magari per riuscire a dirle che era meglio non vedersi più. Controvoglia preparò l'intruglio, lo assaggiò, e lo mise di fronte alla porta di Otto, bussò e si diresse nuovamente in terrazza. Sapeva che in una decina di minuti sarebbe stato lì accanto a lui e avrebbero deciso finalemente il da farsi.
Erano anni che si frequentavano e si scambiavano opinioni varie, avevano avuto la possibilità di fare alcune traversate insieme, ma adesso si trattava di scegliere se formare una ciurma e rimettere in sesto Motanga o continuare ognuno per la propria strada come sempre.

Passarono altre due ore, l'attesa uccideva Sbrillo che nel frattempo aveva cominciato a mischiare Tequila, Adrenina e il suo personale intruglio a base di Foglia del Diavolo. Decise di muoversi, andò a cercare la Musa dei Cerchi di Fuoco.
Faglie era la città natale di Sbrillo, ma non ci si muoveva a suo agio, preferiva viaggiare e stare continuamente in balia della corrente. Ma si sa: i sogni per realizzarsi hanno bisogno di tempo, vera volontà e fatica.
Per sua fortuna trovare una Musa non era un sogno, sua personale confidente era entrata nella vita del giovane Sbrillo poco tempo prima ed aveva occupato immediatamente un ruolo stabilizzante. Infatti Arachiù, così lo conoscevano in paese, era solito avere momenti di follia incontrollabile che manifestava con un arrossamento del viso (diventava magenta in alcuni casi) e un'insaziabile bisogno di sputare veleno e acido citrico su chiunque fosse alla portata della sua voce. Il compito che la Musa assolveva con tenerezza era quello di portarlo nuovamente nel mondo razionale che solitamente ordinava il giovane marinaio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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