Messaggi di Luglio 2012
Post n°435 pubblicato il 31 Luglio 2012 da das.silvia
Concorso "Città di Parole" Gentile Signora De Angelis, siamo lieti di comunicarle che lei ha vinto il I° Premio della Giuria della sezione poesia con la lirica " Compagno d'infanzia". La aspettiamo quindi per la premiazione, il giorno 21 di Ottobre 2012 alle ore 15, presso la casa del popolo di san Bartolo, via di San Bartolo a Cintoia, 95, Firenze. Un cordiale saluto. Chiara Novelli- Ass. La Città di Murex
COMPAGNO D’INFANZIA Sboccia una primula nel verde stantìo della mente è un rumore che si fa sentire acceso dalla magia corporea del vederti Sei un’orbita evoluta all’orizzonte.. diviene concavo nelle pieghe del tuo volto reso ruvido dal fascino dell’esser maturo distante dalla fragilità del fanciullo Sussurravamo passi di vita nel pallore di gote catturati da un’esibizione canora in trepidanti scampoli emotivi… baluardi d’attimi chiusi in un oblò divenuto un riso d’oggi sugli zigomi e gli occhi neri in cerca di suoni accesi nei codici emotivi d’espansione Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
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Post n°434 pubblicato il 31 Luglio 2012 da das.silvia
La diffusione della televisione ha gradualmente trasformato le abitudini di molte persone. Questo strumento d’informazione di massa si è guadagnato un posto di primo piano tra le attività quotidiane, uno spazio che qualche volta finisce per trasformare l’uso in abuso da parte di chi ne usufruisce per intere giornate, lasciando poco spazio ad un atteggiamento critico di fronte ai contenuti ricevuti. Ci sono indicatori qualitativi e quantitativi importanti per comprendere se l’uso del mezzo televisivo è eccessivo e rischia di sfociare in una vera e propria “dipendenza”.I principali segni sono:
La TV si è gradualmente trasformata da strumento d’informazione e intrattenimento nel tempo libero, in vero e proprio educatore di bambini al punto da rappresentare spesso una “compagnia virtuale”, talvolta preferita in parte o in tutto a quella reale. Inoltre, ha cominciato a produrre modelli di vita che sono diventati sempre più esempi da interiorizzare e imitare. La TV è uno strumento che ha un’incredibile influenza sulle persone, soprattutto sui bambini Quanto la TV sia in grado di influenzare i bambini dipende da due fattori: il tempo di esposizione e i contenuti trasmessi; in genere, quanto maggiore è l’esposizione dello spettatore ai programmi televisivi, tanto maggiore è l’influenza esercitata dal mezzo; la natura (cioè, se positiva o negativa) dell’influenza è determinata dai contenuti.Negli Stati Uniti è stato stimato che in media un bambino guarda la TV per 4-5 ore al giorno, durante i giorni feriali, e per 7-9 ore nel fine settimana. ( W E B)
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Post n°433 pubblicato il 30 Luglio 2012 da das.silvia
E' quel non scritto Silvia De Angelis tutti i diritti riservati dicembre 2011 |
Post n°432 pubblicato il 30 Luglio 2012 da das.silvia
La prima teoria ampiamente accettata sul meccanismo della visione è quella di Thomas Young e Hermann von Helmholtz, anche se ancora oggi dopo un secolo e mezzo, ci sono alcune questioni che non possono essere spiegate con il solo ausilio di essa. Il nostro occhio è formato dalla retina (la parola "retina" deriva da "rete", riferito all'intrico di vasi sanguigni), la quale possiede fisicamente due tipi di fotorecettori: i coni che permettono la visione "fotopica-diurna" (dal greco phos = luce) e i bastoncelli che invece regolano la visione scotopica-notturna (dal greco skotos = oscurità).Esperimenti di laboratorio hanno dimostrato che i bastoncelli (concentrati lungo il perimetro esterno della retina) sono estremamente più sensibili dei coni (che si trovano invece nel centro), ma al contrario di questi riescono a trasmettere solo deboli informazioni sui colori: è per questo che gli oggetti notturni ne appaiono privi. In condizioni di luce tali da indurre una visione "scotopica-notturna" (e quindi sostenuta dai bastoncelli), qualsiasi radiazione luminosa genera infatti la medesima sensazione di colore: una tinta indefinibile tra il grigio, il blu e il verde. Essa è appunto la "tinta della notte", che alcuni pittori spesso sfruttano per generare sensazioni di angoscia, o morte ). Una curiosità: gli appassionati di astronomia sfruttano la posizione esterna dei bastoncelli attraverso la tecnica detta della visione distolta: guardano cioè il cielo notturno con la coda dell'occhio (non frontalmente) riuscendo in questo modo a percepire oggetti siderali di debolissima luminosità. (W E B) |
Post n°431 pubblicato il 29 Luglio 2012 da das.silvia
AR MARE Più te guardo e più me fai friccigà er core 'co quell'onna malandrina che fa su e giù e te fa penzà a quello che 'jai voluto bbene pe' davero e tanto t 'ha fatto penà
Senti puro quer gusto de sale che s'enfila drento all'aria e te buca 'e narici 'co 'na ventata 'mprofumata che te scapija e te rimette ar monno
Sti granelli appiccicosi s'enfileno a destra e a manca, te scardeno 'n'fino ar profonno 'co 'mpiacere che nun te 'nandresti più da sto paradiso che t'embeve de 'n'emozzione 'mprevista che si la sai capì è sur serio 'na botta de vita
TRADUZIONE Più ti guardo e più mi vibra il cuore con quell’onda giocosa che fa su e giù e ti fa pensare a colui a cui hai voluto bene per davvero e ti tanto ti ha fatto soffrire
Senti anche quel gusto di sale che scorre nell’aria e va nelle narici con una ventata profumata che ti spettina e ti rimette al mondo
Quei granelli appiccicosi s’infilano dappertutto, ti scaldano fino al profondo con un piacere che non te ne andresti più da quel paradiso che ti dà forte emozione imprevista che se la sai comprendere veramente è un sollievo di vita
Silvia De Angelis tutti i diritti riservati |
Post n°430 pubblicato il 29 Luglio 2012 da das.silvia
Fra miliardi di anni, Giove diventera' un enorme globo rossiccio che brillera' come una specie di serpentina, quando il Sole entrera' nella sua fase di 'gigante rossa'. Secondo lo studio di David Spiegel dell'Institute for Advanced Study di Princeton, New Jersey, infatti, il Sole aumentera' le sue dimensioni di centinaia di volte, e questo ridurra' la sua distanza da Giove. Il pianeta gigante del nostro sistema solare si trovera' cosi' a circa 500 milioni di chilometri dal Sole (contro gli attuali 750 milioni, in media) il che gli conferira' una nuova temperatura e una nuova condizione. Finora, Giove e' infatti un pianeta ancora relativamente freddo, rispetto agli altri mondi, simili a lui come dimensioni, che gli astronomi hanno individuato. Come si legge sulla rivista "The Astrophysical Journal", l'avvicinamento del Sole riscaldera' la superficie di Giove oltre i 1000 Kelvin, portandolo a una temperatura simile a quella degli altri pianeti giganti delle altre galassie che orbitano intorno al proprio sole in poche ore. Nel caso di espansione della massa solare, per la Terra non ci sarebbe scampo. "La mia ipotesi migliore e' che la Terra sara' inghiottita, ma Giove no", ha spiegato Spiegel. (W E B) |
Post n°429 pubblicato il 28 Luglio 2012 da das.silvia
Immenso candido Silvia De Angelis tutti i diritti riservati dicembre 2009 |
Post n°428 pubblicato il 28 Luglio 2012 da das.silvia
Il concetto "la moda italiana" e oggi noto in tutto il mondo. Riflettendo sulla singolare |
Post n°427 pubblicato il 27 Luglio 2012 da das.silvia
Esaltata e totalizzante in un involucro d'intonazioni Silvia De Angelis tutti i diritti riservati gennaio 2011
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Post n°426 pubblicato il 27 Luglio 2012 da das.silvia
"Una scoperta mirabolante, frutto del lavoro, della pazienza e del cuore dei nostri archeologi, che ha permesso di ritrovare qualcosa che nella Città Eterna sembarava scomparso". È un Francesco Rutelli, raggiante quello che parla del ritrovamento, nell'area del Palatino a Roma, di un manufatto che con buona probabilità rappresenta il "Lupercale", la grotta naturale dove la lupa allattò i due gemelli, Romolo e Remo, che hanno dato origine alla fondazione di Roma. Posta nell'area sterrata adiacente alla Casa di Augusto, a 16 metri sottoterra, l'antica grotta naturale è stata individuata parzialmente due anni fa e soltanto nel luglio scorso, grazie all'insertimento nel sottosuolo di una sonda e poi di uno scanner laser, sono state scattate le prime immagini tridimensionali che restituiscono il "Lupercale" in buono stato di conservazione e soprattutto oggetto delle numerose ristrutturazioni ed abbellimenti a partire dall'età augustea. Nell'ampio arco temporale che va dal XII sec. a.C. al V sec. d.C., il "Lupercale" infatti è stato impreziosito, a partire da Augusto che "si impossessò di un mito greco, essendo quello il santuario di Fauno allo stesso tempo lupo e capra, per fondare l'impero romano. Probabilmente la casa di Augusto" ha spiegato l'archeologo Andrea Carandini "arrivava fin sopra il manufatto. In alcune fonti si parla anche di 'lupercalia', nell'area potrebbero dunque celarsi altre grotte. Quella del 'Lupercale', il più antico santuario di Roma in grotta, rappresenta una delle più grandi scoperte mai fatte". Per il momento nessuno è stato in grado di entrare all'interno della stanza che ha un'altezza di sette metri e quaranta e larga sei metri circa. Solo una sonda ha fatto una indagine attraverso una microtelecamera ed è riuscita a vedere che al centro della cupola c'è l'aquila di Augusto e che ci sono numerosi mosaici di marmo policromo.(W E B) |
Post n°425 pubblicato il 26 Luglio 2012 da das.silvia
Cade l’aspirazione a intrattenere portenti e dense ipotesi con te ora che hai superato la barriera d’orizzonte Sono sbilanciate le mediazioni affettive nei flash comparsi a dismisura per fissare incroci d’amore dischiusi nei respiri affievoliti Ci sei nella soglia del sogno ad accudire l’ebbrezza del pensiero perché non cada nelle dimenticanze d’un eco alieno… Silvia De Angelis tutti i diritti riservati luglio 2012 |
Post n°424 pubblicato il 26 Luglio 2012 da das.silvia
“In verità vi dico: se non cambiate e non diventate come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.” (Matteo 18:3) che Gesù vuole proporre ai suoi discepoli. Le persone pure e innocenti come i bambini sono vicine al regno di Dio, perché sono sincere e vivono la vita seguendo la propria natura, non sono artefatte e false. La spontaneità deriva dal fatto che i bambini non agiscono in base al loro passato, non calcolano e non hanno strategie dai doppi fini. Gestiscono le loro emozioni con molta naturalezza, non ci pensano su. E’ per questo che sono così belli. Per essere così spontanei è necessario agire nel momento, dimenticare di avere un passato e non farlo sempre riaffiorare contaminando tutto quello che facciamo. Le situazioni non si presentano mai due volte nello stesso modo, quindi se da un lato l’esperienza è importante, essa non dovrebbe però essere un fardello da portare a proprie spese ma piuttosto una leggera consapevolezza, che ci ricorda che stiamo facendo una cosa per davvero e in quel momento. Che dire poi di chi cerca di essere puro solamente per un calcolo, pensando così di ottenere qualche benedizione oppure l’approvazione delle persone che li vedono agire. Questa è solo ipocrisia, possono ingannare chiunque, ma non loro stessi. Essi probabilmente considerano un sacrificio mantenersi puri e lo fanno solo perché devono “dimostrare” qualcosa non si sa bene a chi. Le azioni buone e giuste vanno fatte perché sono belle, perché danno piacere a chi le fa, donano beatitudine. E anche chi le riceve è felice, ma non per questo ora è in debito, se agisci con spontaneità non ci sono mai debiti, solo crediti per tutti quelli che sono coinvolti nell’azione. (W E B) |
Post n°423 pubblicato il 25 Luglio 2012 da das.silvia
Quell’azzardo incompiuto saggio inconfondibile di un’energia scoccata sul battito di un ciglio sa suggellare amore Estingue languide promesse soffiate dalle dita ansimanti carezze e dolci consistenze su labbra tremule Si disidratano allo sfuggire d’un battito nell’eco fioco di ritorno del tuo riempirmi l’anima Silvia De Angelis tutti i diritti riservati luglio 2012
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Post n°422 pubblicato il 25 Luglio 2012 da das.silvia
L'effetto serra è un fenomeno naturale che permette il riscaldamento dell'atmosfera terrestre fino ad una temperatura adatta alla vita. Senza l'effetto serra naturale, sarebbe impossibile vivere sulla Terra, poiché la temperatura media sarebbe di circa -18 gradi Celsius. L'effetto serra è possibile per la presenza in atmosfera di alcuni gas detti gas serra. Negli scorsi decenni le attività dell'uomo, in particolare la combustione di vettori energetici fossili e il disboscamento delle foreste tropicali, hanno provocato un aumento sempre più rapido della concentrazione dei gas serra nell'atmosferaalterando l'equilibrio energetico della terra. Come conseguenza si è avuto un anomalo aumento della temperatura atmosferica. I modelli climatici prevedono entro il 2100 un aumento della temperatura media globale compreso tra 1,4 e 5,8 gradi Celsius. L'aumento della temperatura atmosferica media è la causa principale dei cambiamenti climatici. I cambiamenti climatici riguardano l'aumento, in intensità e frequenza, dei fenomeni estremi (uragani, temporali, inondazioni, siccità, ?), l'aumento del livello dei mari, la desertificazione, la perdita di biodiversità. La comunità scientifica internazionale ha dibattuto a lungo sulle cause e sulla intensità sia dell'effetto serra che dei cambiamenti climatici. Oggi ormai l'evidenza scientifica del legame delle alterazioni del clima con leattività antropiche gode di largo consenso fra gli scienziati. Non altrettanto concorde è l'opinione sul metodo migliore per contrastare tale tendenza. (W E B)
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Post n°421 pubblicato il 24 Luglio 2012 da das.silvia
Nel soffio evanescente di te madido d’imprendibile sentimento ho impresso roca solitudine svelata dall’olezzo della notte nell’insenatura d’amore Carezza il suono del silenzio esaltandone il fascino nei cardini emotivi d’un trasporto latente negoziato da avanzi di memoria nell’indefinibile ombra del solco che mescola dita di piuma a impulsi catodici Silvia De Angelis tutti i diritti riservati luglio 2012
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Post n°420 pubblicato il 24 Luglio 2012 da das.silvia
Immaginare un futuro possibile per la montagna, oggi, in un mondo ormai massificato (6,5 miliardi di abitanti, quando erano appena 1,5 negli anni Sessanta) con i ghiacciai che fra una generazione saranno per lo più sciolti, sopra un pianeta avvolto da reti informatiche che superano in tempo reale quelle barriere di spazio e di tempo (lontananza, verticalità) che non solo costituivano, ma “costruivano” la montagna (la sua specificità, ma anche le ragioni dell’alpinismo), significa infatti ripercorrere il senso delle esperienze che nei millenni sulle montagne si sono aggrappate e manifestate. Perché solo così è possibile ancora capire cosa “le montagne” hanno da offrire. E quindi viverle. A ben guardare lavoro e cultura, stili di vita e fatiche, paure e creatività, libertà e servaggi, si sono affermati non “in montagna” ( che è una dimensione astratta) ma “sulle” montagne, che sono luoghi reali e diversificati nel mondo, e possono consistere in un remoto borgo pedemontano appenninico , come in un villaggio sherpa himalaiano, in un “quattromila” alpino, o in un alpeggio altoatesino. Si dimentica troppo spesso, anche negli interventi pubblici e politici a favore della montagna, che in realtà bisogna parlare di “montagne”. Si dimentica anche le straordinarie multi potenzialità che questa differenziazione offre. Anche nel restringere il campo di indagine alla regione Trentino- Alto Adige – laboratorio alpino ed europeo complesso, ma abbastanza completo - non si può pensare al futuro senza fare memoria delle “diverse montagne” dei diversi paesaggi e vocazioni che la compongono. I problemi di una vallata dolomitica, infatti, sono ben diversi dalle opportunità (e non a caso usiamo questo termine) di una valle apparentemente minore ed emarginata come la Vallarsa. Voler trattare gli Altipiani come si affronta lo sviluppo di Madonna di Campiglio significa mistificare i problemi della montagna e, sostanzialmente, imbrogliare chi vuole viverci o investire su di essa pezzi del suo futuro. La montagna è fatta dai condizionamenti della natura e dalle scelte degli uomini. E’ questa la forza e la dannazione della montagna, perché natura e uomini non sempre si incontrano. Non ci sarebbe montagna se il lavoro degli uomini – e poi le conquiste dell’alpinismo - non l’avessero plasmata e “identificata” anche nei suoi miti. Non ci sarebbe montagna se la Natura non le desse la forza di rigenerarsi ad ogni stagione. ( W E B) |
Post n°419 pubblicato il 23 Luglio 2012 da das.silvia
Celo un’animosità sferzante negli occhi invisibili mentre suggestive parvenze d’irreale si insinuano in quelle stanze vuote della tua presenza… l’attesa interminabile di vedere te declina irrazionali vertigini d’incertezza
si imbellisce il corpo dentro l’abito ammaliante tramutando sospetti segreti in passi decisi di pervinca sempre più provocanti accrescono l’insita avidità struggente fa inspirare ossigeno leggero impalpabile e denso nel suo baleno d’intensità capace di bruciare la dolcezza d’un madrigale Silvia De Angelis tutti i diritti riservati marzo 2011 |
Post n°418 pubblicato il 23 Luglio 2012 da das.silvia
La rondine si riconosce per le lunghe e filiformi timoniere esterne. Ha le parti superiori blu metallico scuro, fronte e gola castane, parte bassa della gola blu scuro e il resto delle parti inferiori bianco crema. I giovani sono molto più opachi, con timoniere esterne più corte. Il volo agile e aggraziato spesso molto veloce e scivolante.
inseguiti a diverse altezze dal suolo a seconda della specie e delle condizioni di bassa o alta pressione atmosferica. In volo possono compiere qualsiasi tipo di acrobazia grazie alla coda ampia e biforcuta e alle ali lunghe e appunti. A terra, invece, il portamento è goffo a causa delle corte zampe e così si posa di rado al suolo. Lo fa più spesso quando deve costruire il nido raccogliendo il fango ai bordi delle pozzanghere. per almeno un decennio e più dalla medesima coppia. Il periodo riproduttivo inizia a metà maggio a sud, sino a giugno inoltrato a nord. Le covate annuali sono 2-3, le uova deposte 4 5. Le dimensioni delle uova sono 20x13.7mm, lisce e lucide, bianche, macchiettate con rada punteggiatura dal marrone rosicchio al lilla al grigio pallido. L'incubazione dura dai quattordici ai sedici giorni, i piccoli sono coperti da piumino grigio, lungo e rado sulla testa e sul dorso, con la coda giallo limone. Dopo circa venti giorni con il cibo portato dai genitori, sono simili in tutto e per tutto agli adulti, solo un po' più grassi, grasso che perderanno rapidamente dopo il primo volo. Verso la fine d'agosto, le rondini iniziano il loro viaggio di ritorno verso l'Africa. Prima della partenza e nelle pause che si concedono durante questo lungo viaggio, si radunano spesso in stormi nei canneti delle zone umide, oppure si allineano sui fili elettrici, per riposare. Capita a volte, soprattutto nell'Europa centrale, di scorgere rondini ritardatarie in ottobre o ai primi di novembre, ma anche loro dovranno volare là dove il clima è più favorevole e il cibo abbondante. (W E B) |
Post n°417 pubblicato il 22 Luglio 2012 da das.silvia
Girano occhi d'ammonio di falena inquieta Silvia De Angelis tutti i diritti riservati luglio 2011 |
Post n°416 pubblicato il 22 Luglio 2012 da das.silvia
Il rock and roll (scritto anche rock’n'roll oppure R&R, o più semplicemente rock) è un genere musicale nato negli Stati Uniti negli anni cinquanta e in seguito diffusosi rapidamente in tutto il mondo. Letteralmente “rock and roll” può essere tradotto con “scuoti e rotola”; il rock’n'roll nacque innanzitutto come “musica da ballare”, con uno stile specifico di danza derivata dal boogie-woogie, ballo di origine afro-americana molto diffuso nell’immediato dopoguerra. Il termine rock è in molti casi indicato come sinonimo della parola rock & roll, tuttavia spesso si usa quest’ultimo per indicare principalmente gli stili di rock meno recenti, sviluppati più o meno dalle sue origini fino agli anni 80. Al contrario il termine rock può indicare più frequentemente generi più recenti e con elementi moderni e al di fuori del rock & roll nelle sue forme classiche. Si può riconoscere anche come diversi esponenti di stili di rock più recenti e più lontani dal primo rock, come heavy metal, grunge, alternative rock ecc, si definiscano in ogni caso come rock & roll. Infine quindi non esiste una vera distinzione tra i due termini e si suppone che la parola rock sia nata in origine come semplice abbreviativo di rock & roll, e che solo col tempo abbia assunto per molti un altro significato. Al rock’n'roll si possono ricondurre una grande quantità di generi derivati, oggi spesso indicati complessivamente con l’espressione abbreviata rock. In particolare, l’espressione “rock” viene usata soprattutto per indicare gli sviluppi del genere avvenuti a cavallo fra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, molti dei quali utilizzavano sonorità più aggressive; in questo contesto, la parola “rock” iniziò a essere implicitamente letta anche col significato di “roccia”, in espressioni come “hard rock” (“rock duro”, “roccia dura”, “duro come roccia”). Quando “rock” e “rock’n'roll” non si considerano sinonimi, la seconda espressione viene generalmente intesa come indicativa della forma originaria di questo genere di musica, rappresentata dagli artisti che la svilupparono negli anni cinquanta e anni sessanta. La formazione classica di una band di rock’n'roll comprende storicamente: la voce (spesso anche con armonizzazioni vocali o cori), una o due chitarre elettriche (spesso una ritmica e una alla solista) e una decisa sezione ritmica (basso e batteria). In questo quartetto base si inseriscono spesso altri strumenti (pianoforte e sassofono sono molto comuni). (W E B)
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