Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Gennaio 2015

Mary Poppins...

Post n°6894 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da nina.monamour

 

 Dolce Notte...

 

 

 
 
 

Buon Sabato..

Post n°6893 pubblicato il 31 Gennaio 2015 da nina.monamour

 I miei sogni furono solo miei,

non ho mai dato la colpa a nessuno per essi;

sono stati il mio rifugio quando ero irritata..

il mio piacere più caro quando ero libera. 


 
 
 

Il freddo imperversa..

Post n°6892 pubblicato il 30 Gennaio 2015 da nina.monamour

Che cosa sono i giorni della merla?
Sono davvero i più freddi dell’anno?
La leggenda si scontra con le statistiche meteorologiche, perché gli ultimi tre giorni di Gennaio si chiamano così?
E perché sono considerati i più freddi dell'anno in corso?

Che cosa sono i giorni della merla? E sono davvero i più freddi dell'anno?

Inizio col dire subito che si tratta di una leggenda (o meglio d’una serie di leggende) e che i famosi “giorni della merla” non sono una scienza esatta. La leggenda, la tradizione, vuole che gli ultimi tre giorni del mese di Gennaio, ovvero 29, 30 e 31 o in alternativa gli ultimi due giorni di gennaio e il primo di febbraio siano i più freddi dell’anno. Stando a guardare le analisi statistiche meteorologiche, tuttavia, non è così. Ma la locuzione è ormai diventata d’uso comune.


Perché vengono definiti “giorni della merla” ?

Ci sono molte ipotesi.

Quella "bellica" è esposta dal Revederendo Sebastiano Pauli in una cronaca settecentesca. Si tratta della storia di un cannone, chiamato appunto “la Merla” che sarebbe dovuto passare oltre il Po e che fu poi trasportato grazie al gelo di quei giorni di gennaio che tramutarono il fiume in una strada ghiacciata.

Poi c’è la leggenda nobiliare: una Nobile Signora di Caravaggio, ‘nominata de Merli’, la quale, dovendo traghettare il Po per raggiungere il marito, non lo poté fare se non in quei giorni sul fiume gelato. 

Altre fonti riferiscono della leggenda dei pulcini della merla, tutti bianchi, che per ripararsi dal freddo si rifugiarono in un comignolo dal quale uscirono solo all’inizio di febbraio, ovviamente completamente neri di fuliggine, dando inizio alla varietà di merlo nero, ora l’unica esistente.


Per la leggenda se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

Altrimenti, dovremo affrontare i "giorni della vecchia" ovvero gli ultimi tre giorni di marzo, ossia il 29, 30 e 31 marzo, considerati i più freddi della stagione primaverile.



Nooo...noooo...noooooooooo Dio mio...



Ma che freddo fa, ah..ah..


 
 
 

Scaricato in orfanotrofio perchè gay..

Post n°6891 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da nina.monamour

Luca, lo chiamerò così, sebbene il suo nome non sia questo; ha 14 anni, ed è davvero un gran bel ragazzino. Ha gli occhi e i capelli di velluto scuro, un sorriso larghissimo, lo sguardo liquoroso da cerbiatto, una passione smodata per la pizza ai wurstel, un'inclinazione omosessuale, e tutto il dolore che può contenere il cuore di un essere umano. Luca ha subito l'omofobia e il bullismo più feroce. Dai suoi coetanei? Certo, ovviamente, come sempre, ma non solo.

Magari, dovrei dire. Luca l'omofobia e il bullismo li ha subiti, in modo obliquo, persino dai suoi stessi genitori affidatari. E per due volte, dai suoi genitori, ha subito l'abbandono.

Due padri e due madri, in due differenti momenti della sua vita brevissima, lo hanno scaricato come un cagnolino di cui il padrone non vuol prendersi più cura perché sporca dà fastidio e abbaia e dà un sacco da fare e sono impicci.. uno di quei cosi pelosi tenerissimi che vengono ritratti con lo sguardo smarrito sotto il fumetto “non abbandonatemi” nelle campagne di sensibilizzazione contro certe sciaguratezze degli umani. 
Anche Luca è stato abbandonato per sciaguratezza, non ai bordi di un'autostrada, per fortuna no. Entrambe le volte, è stato abbandonato in una di quelle strutture che chiamano case famiglia, anche se con la casa e la famiglia c'entrano pochissimo, e c'entrano invece con certi orfanotrofi dickensiani, e sono dei non-luoghi che in fondo assomigliano un poco alle autostrade, perché anche lì gli adulti sfrecciano lanciando sguardi liquidi e fugaci, e sono educatori assistenti insegnanti, chissà chi, e a volte ce la mettono tutta, e a volte meno, ma in ogni caso non sono né madri né padri né nessuno, e a sera se ne vanno a casa loro, e sono sagome che svaporano nel nulla lasciando quasi niente di ciò che serve a un bambino per essere un bambino, nemmeno un bacio, nemmeno una carezza, nemmeno un sussurro d'amore nelle orecchie, nemmeno una fiaba, una filastrocca, una canzone.

Luca ha vissuto così sin da piccolissimo, quando è stato sottratto ai suoi genitori biologici, al clou di una di quelle storie disgraziate che possono trasformare la vita di un bambino nel buco nero di una quotidiana dannazione. Nel tempo successivo, Lucia e Nicola (nomi inventati pure questi), due brave persone sui quaranta, hanno voluto con ostinazione che Luca diventasse figlio loro.

Hanno deciso che doveva assolutamente essere lui, così dolce timido carino, a colmare quel loro grande vuoto per non aver potuto avere figli naturali. Lucia e Nicola, purtroppo, hanno saputo dissimulare bene il loro non aver compreso affatto come dovrebbe funzionare esattamente in modo capovolto, in questi casi: erano loro, a dover colmare i vuoti di Luca, non l'opposto. Eppure, a chi doveva giudicare, sono sembrati adatti a diventare i suoi nuovi genitori. Capita a tutti, talvolta, di sbagliare.

 

E poi la nuova casa, la nuova vita, in un piccolo centro non lontano da una grande metropoli italiana... E poi la nuova scuola.., e lui così dolce e timido e insicuro.. e lui confuso, ancora ferito nel profondo, preso a cercare il suo equilibrio, la sua identità sessuale.. e lui che anche nei gesti, nel modi, nel parlare, dimostra la sua alterazione dell'umore in senso depressivo, accompagnato da agitazione, irritabilità, nervosismo. 

E i compagni che cominciano a perseguitarlo a sbeffeggiarlo... e a casa non riesce ad esternare la sua disperazione, se non con il linguaggio della rabbia, l'unico conosciuto da chi non sa come si chiede aiuto, perché, suo malgrado, non conosce le istruzioni dell'amore. Lucia e Nicola lo hanno riportato in casa famiglia tempo dopo, e lo hanno restituito al mittente, come si fa con una merce difettata. "Ci crea troppi problemi, non riusciamo a gestirlo, a scuola i compagni non lo accettano, tutti ci dicono ma chi ve lo fa fare?".

 

Già, chi glielo fa fare, a un genitore, di fare il genitore? Che te ne fai, di un figlio che funziona male, di un figlio inceppato, complicato? Di un figlio che ti fa far brutta figura? Di un figlio che poi, alla fine, magari è persino omosessuale? E' andata più o meno così, anche se tutti i dettagli di questa triste storia sono diversi da quelli reali, per la necessità di rendere Luca e i suoi mancati genitori non riconoscibili.

 

E adesso io sogno, caro Luca, che nella solitudine della tua non-casa non-famiglia qualcuno ti aiuti a governare il tuo incommensurabile dolore. Sogno cose talmente semplici e banali, caro Luca, che quasi mi vergogno a dire "sogno". Sogno nient'altro che diritti, nient'altro che amore. Sogno dei genitori capaci di accoglierti, di amarti, di proteggerti, di aiutarti a crescere, a riconoscere e accettare ogni singola e comunque splendida sfumatura della tua personalità. Sogno due genitori che siano genitori, tutto qui.

E sogno che l'omofobia un bel giorno smetta di cadere come una mannaia sulla serenità delle persone, e che nulla del genere possa accadere più a nessun bambino, a nessun giovane, a nessun adulto, mai. Sogno che il mondo non sia questo, che sia molto diverso da così. Sogno che tu, mio caro Luca, sia stato solo molto, molto sfortunato. E che il destino possa risarcirti.

E che tu riesca a dimenticare e a perdonare. E che tu possa affrancarti dal tuo fumetto con dentro un urlo muto, “non abbandonatemi”.
Le fanno anche per i bambini, quel tipo di campagne?
Non lo so...

Fonte: Il Messaggero 

 
 
 

E' arrivata la neve..

Post n°6888 pubblicato il 29 Gennaio 2015 da nina.monamour



Il gelido vento
ad accompagnar la pioggia
di ieri
è stato il suo biglietto da visita,
così che stamani
fra gli squarci di luce
a fendere la grigia coltre
di nubi, ecco lei,  
la neve a rivelarsi 
agli occhi stupiti della gente,
ad orlare con il suo candore
i violacei profili dei monti
mutandoli
in saggi vecchi
con la canuta barba.
Lunghi fili d melanconia
contro i miei occhi...
la prima neve non mi reca gioia...
Dopo trionfanti giorni di sole
dopo immensi azzurri cieli
dopo ghirlande di viole
e fiordalisi e rossi papaveri
improvviso mi si rivela
l'odioso inverno
e il mio cuore trema
perché breve è il giorno
lunga è la notte
e piena di fantasmi...
Buona giornata e buon lavoro a tutti..


fonte: web






 
 
 

Buona serata..

Post n°6887 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da nina.monamour

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Buon pomeriggio..

Post n°6886 pubblicato il 28 Gennaio 2015 da nina.monamour

 
 
 

27 Gennaio, mai dimenticare..

Post n°6885 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da nina.monamour

27 Gennaio, giornata della memoria per i caduti sotto l'olocausto. Per non dimenticare una parte di umanità che è stata perseguitata, torturata e uccisa da altri esseri umani.

Si intende per persecuzione l'insieme delle azioni di forza e di atti ostili, diretti contro una o più persone. Di solito le persecuzioni sono rivolte a comprimere un movimento politico o religioso o a eliminare un gruppo etnico o sociale, economicamente, politicamente o tecnologicamente inferiore a un gruppo dominante che si ritiene superiore culturalmente.

La tortura è un metodo di coercizione fisica o psicologica, talvolta inflitta con il fine di punire o di estorcere delle informazioni o delle confessioni; molte volte accompagnata dall'uso di strumenti particolari atti ad infliggere punizioni corporali.

Uccidere..privare della vita una persona o un animale.

La parola olocausto, che in greco significa "tutto bruciato", si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli ebrei dalla Torah, si trattava di sacrifici di animali uccisi e bruciati sull'altare del tempio. Solo in tempi recenti il termine olocausto è stato attribuito a massacri o catastrofi su larga scala.

A causa del significato teologico che la parola porta, molti ebrei trovano problematico l'uso di tale termine, viene infatti considerato offensivo dal punto di vista teologico pensare che l'uccisione di milioni di ebrei sia stata una "offerta a Dio"; inoltre il popolo ebraico non è stato "tutto bruciato", perché un resto è sopravvissuto al genocidio.

Questo è quello che è stato fatto a uomini, donne, bambini e anziani negli anni che furono per mano di chi si credeva la razza pura.


Questo è quello che succede ancora oggi, nel 2015, in tante parti del mondo per mano di chi ammazza per motivi di denaro e potere.

La storia non cambia, la storia si ripete.

Disse Levi: "Voi che vivete nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a a casa il cibo caldo e visi amici, considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un tozzo di pane, che muore per un sì o per un no.."



La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, come "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

 


 
 
 

La tradizione del ballo delle debuttanti..

Post n°6884 pubblicato il 27 Gennaio 2015 da nina.monamour

La tradizione del ballo delle debuttanti

Nasce intorno al 1700, nei palazzi nobiliari dell’epoca, prima della Rivoluzione Francese, nello sfavillio di quel tempo, giovani aristocratiche fanciulle dell’età compresa tra i 17 ed i 23 anni, avevano la loro occasione per trovare il proprio “principe azzurro”.



Purtroppo infatti, a quei tempi, dopo i 23 anni si era considerate “zitelle”! Era bene trovare marito al più presto. Ci si prodigava molto affinchè le proprie figlie facessero il loro ingresso in società, apparendo al meglio, con la speranza di trovare il futuro marito e accasarle. La Rivoluzione Francese tuttavia, non riuscì a interrompere questa splendida tradizione che sopravvisse alla Rivoluzione stessa trovando il suo massimo apogeo durante il “Congresso di Vienna”, passato alla Storia anche come “Congresso danzante”.

Sarà poi proprio l’Imperatore d’Austria, il giovane Francesco Giuseppe a dare ulteriore impulso a questo tipo di manifestazioni, arrivando per primo ad organizzare serate danzanti nel Teatro dell’Opera di Vienna, tradizione questa che andrà nel tempo consolidandosi e che oggi è rappresentata dal celeberrimo “Openrball”, il Ballo delle Debuttanti che ogni anno si svolge il giovedì grasso nell’Opera di Vienna.

L’idea del Ballo nasce nel 1993, a Vienna, nella splendida Hofburg, il Palazzo Reale della capitale dell’impero asburgico,


durante il Juristen Ball cui l’attuale Presidente del Comitato Organizzatore, partecipava ospite del Presidente del Senato Austriaco. Sarà però solo nel 1994 che incomincia a concretizzarsi quell’idea e cioè l’idea di offrire alle giovani italiane la stessa splendida opportunità che hanno a disposizione le loro colleghe austriache. La prima edizione del Ballo si tenne il giorno 28 ottobre 1995, con la partecipazione dei Cadetti dell’Accademia Militare di Modena e fu subito un successo, replicato nella seconda edizione e testimoniato dalla continua presenza di televisioni nazionali.

Dalla seconda edizione i Cavalieri divengono i Cadetti dell’Accademia Navale di Livorno, un onore tutto italiano. E come ogni anno anche per questo 2015, a Milano, 16 ragazze e quattro ragazzi hanno fatto il loro debutto in società. Un sogno da veri principi e principesse che si realizza. Il Ballo delle Debuttanti 2015 è tornato per la sua 33°edizione all’insegna di Expo 2015 e della magia di Walt Disney.

L’appuntamento con il Gran Ballo Viennese di Milano è stato proprio Sabato 24 Gennaio 2015 alle ore 19.30, presso la Sala d’Oro di Palazzo Spinola, sede della Società del Giardino. In un’atmosfera che ricalca quella dei grandi balli delle corti dei secoli passati, i giovani e le giovani debuttanti hanno fatto il loro ingresso in società a suon di valzer, come vuole la tradizione.

Ballo debuttanti

Protagonisti sedici giovani ragazze in abito rigorosamente bianco, disegnato da Nathalie Altomonte della Maison torinese Tahm Couture, e quattro ragazzi in smoking che hanno danzato insieme agli allievi e le allieve della Scuola Militare Teuliè in alta uniforme.

Ad aprire i festeggiamenti, dopo i saluti del Console Generale d’Austria a Milano Sigrid Berka e del presidente dell’Austria Italia Club Ingrid de Marinis Tschirk, le note della “Polonaise” di Karl Michael Ziehrer, eseguita dall’Orchestra Wien Ball diretta dal Maestro Franz Bileck.

La cena di gala con un menu speciale che quest’anno celebra l’amicizia tra Austria e Italia nell’anno dell’Expo 2015 e il 150° anniversario dell’inaugurazione della Ringstrasse, la celebre strada circolare che cinge il centro di Vienna. Protagonista del menu tipicamente viennese, sarà l’Entrecôte alla Girardi, un piatto speciale dedicato ad Alexander Girardi, attore e cantante celebre nella Vienna di fine Ottocento, a base di carne di manzo, con una golosa salsa a base senape, speck, funghi, capperi e cipolle. Nel menu non è mancato un risotto alla milanese preparato secondo la ricetta tradizionale.

A mezzanotte un assaggio di formaggi e l’immancabile Gulaschsuppe (madonna santa, buonissima ragazzi) accompagnata da birra austriaca e Torta Sacher. Inoltre, per questa edizione 2015, si è vista la partecipazione di The Walt Disney Company Italia e Carla Gozzi, madrina del concorso “Cenerentola per un giorno”.

La vincitrice si trasformerà in una vera principessa Disney e volteggerà con il suo principe nella sfavillante Sala d’Oro di Palazzo Spinola.

Il Ballo delle Debuttanti di Milano è organizzato dall’Austria Italia Club, l’Associazione degli Austriaci residenti a Milano, sotto l’alto patronato del Ministero Federale per l’Europa, l’Integrazione e gli Affari Esteri della Repubblica d’Austria, della Città di Vienna, dell’Ambasciata d’Austria in Italia e del Consolato Generale d’Austria a Milano.

La raccolta fondi per beneficenza è stata devoluta a MediCinema Italia Onlus, organizzazione no profit che porta il cinema e la cultura negli ospedali a scopo terapeutico, e questo credo che sia una bella cosa..

Buon Martedì
fonte: web

 
 
 

Berlusca e il ballottaggio..

Post n°6883 pubblicato il 26 Gennaio 2015 da nina.monamour

Berlusconi:

"Arriverò al ballottaggio!!!"

Ha ragione?


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Buon inizio di settimana..

 
 
 

Cose di "cosa nostra"..

Post n°6882 pubblicato il 25 Gennaio 2015 da nina.monamour

Colpire la mafia nell'unico punto debole, la sua cassaforte.

Lo Stato negli ultimi trent'anni ha deciso di usare questo sistema per combattere la violenza e il potere dei boss. La confisca dei beni, che possono essere case, magazzini, ville, imprese, conti correnti bancari, barche di lusso, serve a privare i mafiosi dei soldi necessari a continuare il loro predominio e a finanziare la loro latitanza (che significa vivere liberi quando si dovrebbe stare in prigione).

Grazie alla legge Rognoni/La Torre del 1982 e ad una successiva legge del 1996, i beni della criminalità possono essere sequestrati (presi in custodia dallo Stato), su ordine del Giudice, poi confiscati  (sottratti definitivamente) e, infine, utilizati dai Comuni, dalle Forze dell'Ordine, dalle Associazioni di volontarito per scopi sociali.

In Sicilia, per esempio, ci sono tante scuole, centri per i giovani, caserme, perfino Chiese, realizzati negli edifici e nelle proprietà un tempo appartenuti ai mafiosi. In numerosi appezzamenti di terreno adesso lavorano cooperative che producono e vendono olio, grano, vino,formaggi, sostituendosi alle imprese gestite dalla criminalità, non è da meno la Calabria.

E' un modo per restituire alla società un patrimonio accumulato con mezzi illegali, con la prepotenza, con la violenza.

Adesso nelle ville con piscina, nei palazzi, sui terreni e nei magazzini un tempo appartenuti ai boss della mafia siciliana, adesso dormiranno Poliziotti e Carabinieri, lavoreranno Impiegati Comunali, giocheranno e studieranno i ragazzi dei quartieri. E' scoppiato un applauso a Palermo, quando in un Hotel, anche questo da anni confiscato ai mafiosi, il Ministro Alfano

ha affidato a tanti Comuni delle province di Palermo, Trapani e Agrigento ben 530 beni strappati ai boss.

L'Agenzia nazionale per la gestione e destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, guidata dal Prefetto, ha fatto un superlavoro per riuscire a portare a termine questo grande risultato. Anzi è stato annunciato che entro pochi mesi saranno affidati ai Comuni, ma anche alle Associazioni e alle Forze dell'Ordine, come ho già scritto sopra, altri mille edifici tolti ai mafiosi.

La maggior parte dei beni assegnati nella sola provincia di Palermo erano stati confiscati a dei Costruttori, condannati piu' volte per mafia. 

  

Quando fu catturato il capo della mafia siciliana, Salvatore Riina, una famiglia di costruttori era molto vicina al superlatitante che ordinò le stragi del '92, in cui persero la vita i Giudici Falcone e Borsellino, grandi Giudici che io ho conosciuto personalmente in un Convegno,

anzi quella numerosa famiglia era anche vicina di casa di Riina, dove aveva edificato molti palazzi e ville con piscina. E proprio tempo fa, ben 49 immobili e magazzini confiscati tanti anni fa al costruttore, nella periferia della città, a pochi passi dalla villa in cui fu trovato Riina nel '93, sono stati assegnati al Presidente del Tribunale per la realizzazione di un Archivio del Tribunale.

Una bella vittoria dello Stato sulla mafia,

Eureka...

visto che, in quelle stanze un tempo abitate dai mafiosi, entreranno le carte e i documenti che dimostrano l'impegno dei Magistrati per affermare la giustizia e la legalità.

Dire di no "alla mafia" è sempre stato un principio di vita e adesso si ha la possibilità di dimostrare concretamente che "se ognuno fa qualcosa, come amava dire Don Puglisi, il Sacerdote palermitano ucciso dalla mafia, allora qualcosa può cambiare".

Siete capaci di parlare di "Capaci? La strage dei..malavitosi.."

Ridateci il Sud...

fonte: Convegno Beni Confiscati Palermo e dintorni..

 
 
 

Scegliere??

Post n°6881 pubblicato il 25 Gennaio 2015 da nina.monamour


Perchè le donne scelgono sempre uomini disordinati, infedeli, insensibili, musoni, freddi e fanatici dello sport in TV?

SCELGONO???

CE NE SONO ALTRI???

Buona Domenica..

 
 
 

Aristotele..

Post n°6880 pubblicato il 24 Gennaio 2015 da nina.monamour

Non accetto giudizi..


Non sono il tipo di persona che giudica,

figuriamoci se accetto il giudizio di gente che

nemmeno conosco..

 
 
 

Questa è la mia strada..

Post n°6879 pubblicato il 24 Gennaio 2015 da nina.monamour

Questa è la mia strada!, Immagini Divertenti


Visti gli "eccessi" natalizi,



ho trovato un "metodo molto ma molto simpatico" per perdere qualche chiletto,

che ne pensate di ciò?

Ah..ah..ah..

Dio mio..

Buon Sabato se ...sopravviverò!!


 
 
 

Accomodatevi..

Post n°6878 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da nina.monamour

E.. sempre in attesa,

..buon fine settimana..



fa male, vero? Ah..ah..

 
 
 

Essere speciali..

Post n°6877 pubblicato il 23 Gennaio 2015 da nina.monamour



Le donne speciali sono complici e sorridono;




 le altre competono e acidificano...







 
 
 

Ryan Paris ...

Post n°6876 pubblicato il 22 Gennaio 2015 da nina.monamour

 Dolce Vita (1983)

Immagine


Testo del video di cui sopra e che amo molto..

Traduzione

Stiamo passeggiando come in una Dolce Vita
Questa volta abbiamo fatto bene
Stiamo vivendo come in una Dolce Vita
Stanotte sogneremo

Stiamo ballando come in una Dolce Vita
Con le luci e la musica accesi
Il nostro amore è nato nella Dolce Vita
Nessun'altra che te

È la nostra ultima notte ancora una volta insieme con il nostro amore
Un'altra luce prima di affogare nel buio
Ora dimmi che non mi lascerai mai
Ora dimmi che mi amerai

L'abbiamo fatto nella Dolce Vita
Spazza via tutte le tue paure
L'abbiamo vissuto come in una Dolce Vita
Un gioco del passato

Sono così solo nella Dolce Vita
Oh tesoro, telefonami
Questa magia è finita nella Dolce Vita
Nessun'altra che te

È la nostra ultima notte ancora una volta insieme con il nostro amore
Un'altra luce prima di affogare nel buio
Ora dimmi che non mi lascerai mai
Dimmi che mi amerai

È la nostra ultima notte ancora una volta insieme con il nostro amore
Un'altra luce prima di affogare nel buio
Ora dimmi che non mi lascerai mai
Ora dimmi che mi amerai

 
 
 

Coccole a letto... si invertono i ruoli?

Post n°6875 pubblicato il 22 Gennaio 2015 da nina.monamour

Secondo uno studio del Kinsey Institute dell'Indiana University le coccole e le carezze sono due componenti fondamentali per la soddisfazione a lungo termine all'interno di una relazione. Fin qui tutto normale, direte voi.

Ebbene no, perché in questo scenario non è la donna ad esser protagonista, ma l'uomo.





Dai risultati dello studio si evince infatti che le donne siano felici all'interno di una relazione solo se si sentono appagate sessualmente, mentre gli uomini esigono un alto livello di intimità e di dimostrazione affettiva per sentirsi felici.

Le coppie che hanno partecipato allo studio sono state più di 1000, tutte coppie di mezza età, con una media di 25 anni di relazione a cui è stato misurato, attraverso una serie di domande e test, il grado di soddisfazione sessuale.



I ruoli, dicono dall'Indiana University, si sono quindi invertiti: gli uomini vogliono le coccole e le donne sesso appagante.




Anche voi la pensate così? :)


fonte: web

 
 
 

Ricordando mia madre..

Post n°6874 pubblicato il 21 Gennaio 2015 da nina.monamour

Ode alle mamme imperfette...

Quante volte, soprattutto nei giorni prima delle feste, ci siamo ritrovate a fare la Dea Kalì



con otto mani, a correre da parte a parte come fossimo ubique, a fare in una settimana quello che sembra già difficile fare in un mese… e quante volte non ce l’abbiamo fatta, abbiamo fatto pasticci, ci siamo ritrovate imperfette e piene di sensi di colpa…

Noi mamme siamo così, in ognuna di noi convivono Super Woman


e Sbirulino,


la mamma che arriva sempre ovunque, ma anche, quella che nel tentativo di arrivare sempre a tutto, combina pasticci nelle cose più semplici, dimentica le cose, e a volte si perde in un bicchier d’acqua…

ma la cosa rassicurante è scoprire che anche quando pensavi di essere l’unica mamma imperfetta, scopri che i piccoli pasticci, dimenticanze, trasandatezze, situazioni rocambolesche non succedono solo a te, non sei la sola imperfetta anzi, della lista delle imperfezioni qualcuna nemmeno ti appartiene, e questo è già un bell’inizio!

E allora ecco la mia Ode alle mamme imperfette....



Farsi una risata e trovarsi in compagnia è il primo antidoto al nostro senso di colpa per non essere perfette come la collega dell’ufficio affianco.

      Ode alle mamme imperfette..

Quelle che al Lunedì mattina non hanno mai i bavaglini per l'asilo puliti

E se li hanno se li dimenticano a casa

Quelle che il marito capisce cosa hanno cucinato dal colore delle pareti

Quelle che si dimenticano a casa lo zainetto

e se lo portano è vuoto

Quelle che il topolino dei denti forse è in ritardo...

"ma no guarda è qui per terra il soldino, sarà caduto"

Quelle che il materiale per il calendario dell'avvento ce l'hanno già pronto a Novembre

e rimane lì per l'anno successivo

Quelle che alla mattina escono in ciabatte

Quelle che alle 16.20 sono ancora a casa ma "ce la posso fare!"

e poi non ce la fanno e chinano il capo alla maestra arrabbiata

Quelle che la cesta dei calzini spaiati ce l'hanno in garage al posto della macchina

Quelle che fanno finta di non vedere il Vigile dalla finestra

così non devono scendere a spostare la macchina

Quelle che si fanno la lista della spesa

e la lasciano a casa

Quelle che non hanno mai le salviettine

e se le hanno sono rimaste aperte e si sono asciugate

Quelle che mettono i pantaloni del figlio minore a quello maggiore

e le calze rosa al figlio maschio

Quelle che non portano mai la merenda in palestra

ma l'avevano preparata

Quelle che si riordinano sempre la cameretta...domani

Quelle che quando arrivano in orario a scuola è perchè non hanno fatto il cambio dell'ora

Quelle che fanno gli "ammucchiolamenti" nei posti più impensabili

Quelle che si telefonano da sole tutti i giorni

per ritrovare il cellulare

Quelle che hanno sempre un'idea creativa dell'ultimo minuto per la festa di compleanno

e si sorprendono che venga anche bene

Quelle che non sanno ricamare il nome sugli asciugamani per l'asilo

Quelle che arrivano alla casa in montagna felici ma senza chiavi

Quelle che "Non aprite quell'armadio"

Quelle che hanno 10 copie delle chiavi della macchina

ma chiamano il marito per sapere se le ha viste

Quelle che rompono il pc, il cellulare e il cordless nello stesso giorno

Quelle che portano i figli a scuola quando è chiusa

Quelle che non hanno mai la penna

e se ce l'hanno è scarica

Quelle che...






A mia madre che non c'è piu'
Buon Compleanno..


 
 
 

La Gay Street romana..

Post n°6873 pubblicato il 21 Gennaio 2015 da nina.monamour

Come tutte le grandi città che si rispettino, da Londra a New York, da Parigi a Città del Capo, da Madrid a San Francisco, anche Roma ha la sua "Gay street"

La "Gay Street" romana, area pedonale che ha ricevuto la benedizione del comune capitolino con l’intento di divulgare iniziative di lotta alla discriminazione degli omosessuali.

Un’area tra le più suggestive della città, proprio di fronte al Colosseo e a due passi dalla basilica di San Giovanni in Laterano.

La stessa via che ospita il " Coming out“, il gay bar più in voga di Roma.


La serata era stata dedicata al ricordo del transessuale ucciso per rapina a Roma. Lo spazio, il primo in Italia, come ho già scritto sopra, si trova a pochi metri dal Colosseo, attivo dal Giovedì alla Domenica, dalle 21 alle 2,00

Già da tempo in realtà la zona era un punto di aggregazione omossessuale, fatto che crea più di qualche malumore tra residenti e politici locali.

Il Ministro della Solidarietà sociale ha espresso la sua "
solidarietà" e "vicinanza" a "Gay Street"; il Ministro per la famiglia ha detto che "occorre combattere ogni forma di discriminazione".

 
 
 

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