Creato da nina.monamour il 11/06/2010 |
L'INFERNO CHE HO SCELTO..
Lei gli sussurrò
"Sono il tuo inferno"
e lo guardava con occhi densi di desiderio.
Lui la attirò prepotentemente a sé...
e mentre la spogliava con gli occhi e con le mani rispose...
"TU.. sei l'Inferno che mi sono scelto..."
il resto....è storia...
CARPE DIEM..
Ci sono persone che non vivono la vita presente, ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono e intanto il tempo si consuma e fugge via..
"Carpe diem, quan minimun credula postero"
Messaggi del 15/01/2015
Post n°6861 pubblicato il 15 Gennaio 2015 da nina.monamour
Non tutti i postini saranno come Ruoppolo Mario, alias Massimo Troisi nel film diretto da Radford e tratto dal romanzo di Skàrne. Per Pablo Neruda, in esilio su un'isola di pescatori, il postino è il collegamento con il mondo, e molto di piu', un amico, un compagno, il tramite che permette al Poeta di diventare parte della comunità. Oggi Neruda smanetterebbe su Facebook? Non avrebbe piu' bisogno del postino? No, ne avrebbe bisogno quanto prima! E avrebbe bisogno pure della carta e dell'inchiostro e della loro "vita" tra le dita. E noi, oggi, abbiamo bisogno della posta e dei postini? In Italia le Poste, con la "p" maiuscola hanno mutato pelle; non vendono piu' soltanto francobolli e non consegnano piu' soltanto la posta a parenti, amici, clienti, piazzano prodotti finanziari, sono di fatto banca, vendono libri, giocattoli, gadget. Nel mutar pelle, però, le Poste rischiano di dimenticare che hanno un'anima, e una missione, che è il senso di ogni lavoro e di ogni impresa. La sensazione è che le Poste si stiano dimenticando della posta, sensazione sgradevole anche perchè la legge di stabilità 2015 prevede "misure di razionalizzazione del servizio e di rimodulazione della frequenza setimanale di raccolta e recapito sull'intero territorio nazionale", oltre ad una nuova determinazione delle tariffe. In altri termini, posta piu' lenta, piu' limitata, piu' cara; brutta storia, il caso dei giornali è noto e clamoroso, sia per chi scrive e stampa, sia per i lettori che li leggono e che vorrebbero riceverli a casa, e per questo in tanti si abbonano anche alla consegna postale (l'alternativa è la consegna in edicola), paghiamo un servizio che promette quel che non garantisce. Poveri noi e povero postino, ieri protagonista della vita comunitaria, colui che di casa in casa imbuca, suona campanelli, saluta, scambia parole e dà un contributo decisivo al tessuto connettivo della comunità, specialmente in un'Italia fatta per la maggior parte di borghi, di paesini. Ridateci Mario il Postino, Signori delle Poste! E tornate a consegnare la posta, in milioni aspettano; fatelo, e saranno ancor meglio disposti verso i vostri prodotti "altri". Ve lo raccomando, confidando in una ricevuta di ritorno che non sia una scusa!! |
Post n°6860 pubblicato il 15 Gennaio 2015 da nina.monamour
Il rustico al salmone patate e stracchino è una torta salata gustosa e davvero semplice da preparare, perfetta per una cena diversa dal solito o come idea da inserire nel menu' a base di pesce della Vigilia di Natale o Capodanno. Salmone affumicato, patate lesse e cremoso stracchino rendono questo rotolo al salmone davvero irresistibile. Ottimo anche con altri tipi di formaggi come asiago, emmental, philadelphia. Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia (rotondo o rettangolare), 40 g di salmone affumicato, 100 g di stracchino, 350 g di patate farinose, 1 cucchiaio di olio di oliva, semi di sesamo, 1 uovo per spennellare, noce moscata, sale e pepe.. Preparazione Per preparare il rustico al salmone patate e stracchino mettete innanzitutto a lessare le patate in abbondante acqua salata o, in alternativa, cuocetele al vapore. Quando son cotte pelatatele (se non lo avete fatto in precedenza prima di lessarle) e schiacciatele passandole allo schiacciapatate o in maniera grossolana con una forchetta. Aggiustate di sale, aggiungete il pepe, un pizzico di noce moscata e un cucchiaio di olio. Mescolate e lasciate intiepidire. Nel frattempo stendete il rotolo di pasta sfoglia direttamente sulla leccarda del forno, disponete le patate lasciando liberi i bordi di almeno 3-4 cm. Aggiungete il salmone affumicato a pezzetti e lo stracchino con un cucchiaino in maniera uniforme. A questo punto potete piegare la sfoglia a mò di strudel ricoprendo la parte centrale con le 2 parti laterali (aiutandovi con la carta forno). Sull’ ultimo strato fate dei taglietti con un coltello. Chiudete i bordi più piccoli per evitare che fuoriesca il ripieno. Spennellate con l’uovo sbattuto e aggiungete i semi di sesamo. |
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