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ANDREA BOCELLI, LA MADRE, LA LEGGE CHE NON C'ERA

 

SPOT NAPOLI PULITA: UNA FURBATA!

Da qualche giorno in tv gira una pubblicità che ricorda a tutti gli italiani che il governo ha ripulito Napoli e che invita gli stessi a tenerla pulita.

E' chiaro: trattasi di una furbata! Una furbata perchè Napoli non è mai stata ripulita, in quanto mentre hanno provveduto a togliere la sporcizia dal centro, hanno lasciato la periferia invasa dall'immondizia. Una furbata anche perchè mettere questa pubblixcità a poco più di due mesi dalle europee equivale a farsi pubblicità (che come abbiamo detto prima è inveritiera.

Nella prima parte del video sottostante c'è la pubblicità in questione interpretata dall'attrice Elena Russo (raccomandata da Berlusconi come le intercettazioni ci hanno fatto scoprire); poi segue una breve spiegazione della vera situazione del napoletano.

 

3193 280409 BIGNARDI - BRUNETTA

Francamente credevo che con quello che avevo scritto qualche post fa sulla sesta puntata di L'Era glaciale ci chiudere l'argomento. Mi riferisco all'intervista che la Bignardi ha fatto a Brunetta. Ma mi accorgo, invece, che in questi giorni non si fa altro che parlare di questo sia sui giornali, che in internet.

Io la mia l'ho già detta e francamente ho trovato Brunetta molto arrogante e non mi sento di rimproverare alla Bignardi di essere sbottata in più di un occasione. Perchè tutto ciò è umano. Noto invece che mentre chi è a favore della Bignardi argomenta (leggere ad esempio il mio pensiero nei commenti del post in questione); chi è favorevole a Brunetta lo fa d'ufficio in quanto elettore del centro destra. E ci capisce da quello che scrive. Ma l'apice l'ha toccato un signore che evidentemente oltre ad essere elettore del centrodestra è anche fan della Bignardi che ha argomentato che i toni devono essere sveleniti da entrambe le parti e che comunque la Bignardi da un anno a questa parte non è più la stessa. 

Che tristezza! Ecco dove va a finire la libera informazione...

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« D'Alema: pro e controQuirinale: Unione, sched... »

Bossi non chiude la porta «Massimo è un politico vero»

Post n°1180 pubblicato il 05 Maggio 2006 da lo_snorki
 
Foto di lo_snorki

Carlo Azeglio Ciampi chiuderà i giochi solo alle 18.51, annunciando la sua indisponibilità a una ricandidatura alla presidenza della Repubblica. Ma già poco prima di mezzogiorno Roberto Maroni ha le idee piuttosto chiare: «Al Quirinale? Ci andrà Massimo D'Alema. Alla quarta votazione». Una previsione, quella del neocapogruppo della Lega alla Camera, buttata lì quasi per gioco, ma che dà la misura di quanto poco il Carroccio gradisse un eventuale Ciampi-bis.  D'altra parte, era stato lo stesso Umberto Bossi a manifestare tutte le sue perplessità nella riunione dei deputati e senatori che si è tenuta la scorsa settimana a via Bellerio, quando Giulio Andreotti era ancora in corsa per la presidenza del Senato: «Se passa, con Ciampi ci ritroviamo due ultraottantenni ai vertici dello Stato. Roba da Unione Sovietica, dove li tenevano in carica anche quando erano morti da giorni».
Le cose, però, sono andate in modo diverso. E dopo aver buttato giù «il rospo Andreotti»,  sul Quirinale il Carroccio va avanti con i piedi di piombo. E lo dimostra la tempistica del gustoso minuetto che va in scena sulle agenzie di stampa, dove Maroni e Berlusconi - uno dalla Camera e l'altro dal Senato - sembrano quasi parlarsi l'un con l'altro. Il primo spiega che «non c'è una subordinata a Ciampi». E il secondo, però, lancia subito Gianni Letta, «candidato di tutta la Cdl». Di nuovo Maroni ribadisce che il centrodestra «non ha un candidato alternativo» e che «adesso dovrà tornare a riunirsi».
E di nuovo Berlusconi fa sapere che «non serve un vertice» perché c'è la candidatura Letta. Con un significativo corollario dell'ormai ex ministro: «La Cdl si dovrà ritrovare per formulare una proposta, altrimenti ognuno sarà autorizzato a votare chi vuole».
E qui sta il punto. Perché, almeno nelle intenzioni, sulla partita del Quirinale la Lega pare decisa ad avere le mani libere. E non per strizzare l'occhio all'Unione, visto il patto d'acciaio stilato con il Cavaliere in vista del referendum («mi impegnerò al massimo e in ogni modo,  a Umberto glielo devo», ripete Berlusconi ai leghisti). Le ragioni sono altre, prima fra tutte il fatto che Bossi è sinceramente convinto che, saltato Ciampi, tra i candidati possibili D'Alema sia il migliore. Perché è «un politico vero», spiega ai suoi, e perché tra i due c'è sempre stato un rapporto di stima e rispetto reciproco, sin dalla celebre cena delle sardine nel lontano 1994. Secondo il Senatùr, poi, con D'Alema al Quirinale ci sarebbe una «contrapposizione chiara» tra i due schieramenti.  Insomma, «nessuna tentazione di inciuci». Senza considerare che, scartato il presidente dei Ds, rischierebbe di tornare in gioco Giuliano Amato, sgraditissimo a Bossi che lo considera un tecnocrate che non rappresenta nessuno. Insomma, per il momento l'intenzione del Carroccio pare quella di restare a guardare fino alla quarta votazione e, nel caso di impasse, magari dare pure una mano a D'Alema. Con una cautela d'obbligo: che della questione Berlusconi e il Senatùr ancora non hanno parlato a fondo. Ma nella Lega non si parla solo di Quirinale. Anche la scelta di Giulio Tremonti di sedere alla vicepresidenza del Senato è argomento di conversazione. «Non capisco che ci va a fare - dice Giancarlo Giorgetti - visto che la sinistra gli farà presiedere tutte le sedute più rognose, ore e ore di interrogazioni. Molto meglio avrebbe fatto a fare lo speaker di Forza Italia». Chiosa ridendo Maroni: «Ora devo vedere Bertinotti. In nome della comune fede milanista gli chiederò di fargli presiedere   tutte le sedute del venerdì».

 
 
 
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BERLUSCONI SU TELEVISIONI E SCUOLE SUPERIORI

Guardate un pò cosa riesce a dire il Berlusconi davanti a un D'Alema e un Rutelli increduli. Per Berlusconi infatti scuole superiori e televisioni (ma non solo) sono in mano alla sinistra ...

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DEBORA SERRACCHIANI, IL VOLTO NUOVO DEL PD

Debora Serracchiani: trentotto anni, avvocato. E' la giovane che all'assemblea dei circoli del Pd ha scosso con un discorso infuocato i tremila delegati del cosiddetto 'territorio'. 

“Chiedo al mio segretario di dirci convintamente che il cambiamento che abbiamo avvertito da quando ha dato le dimissioni Veltroni non è la paura perché abbiamo toccato il fondo, ma è una strategia, che abbiamo la linea di sintesi”. Altri applausi. “Fino ad ora mai una linea netta, mai una linea unica”, incalza. E le mani dei delegati battono più intensamente.

“E' un errore assoluto quello di aver indicato come capogruppo della commissione Sanità chi non rappresenta l'opinione prevalente del partito”. Franceschini sorride. Non sembra affatto preoccupato. Lei prosegue: “Ne ho per tutti”. “E' intollerabile che dopo aver dato mandato all'allora vice segreterio di chiudere l’accordo sulla legge per le Europee, escano il giorno dopo critiche sul giornale”.

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2138 11.02.07 IO DI.CO. DI SI!

Dico Pacs. Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi. Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legislativo sulle coppie di fatto: non più pacs ma dico. Appena sentita la notizia ho pensato: finalmente il governo di centrocentrocentrocentrosinistra ha fatto qualcosa per i diritti civili. Poi mi sono soffermato sulla prima dichiarazione di RutelliRuini: "e' stata una scelta alta di riconciliazione". E mi sono preoccupato.

Di quale alta riconciliazione si tratta?. Via la dichiarazione congiunta. Una dichiarazione disgiunta che neppure il 730...Il convivente ha l'onere di dare comunicazione all'ignaro convivente numero due con raccomandata con ricevuta di ritorno. Il postino vestito in livrea?.

Alta riconciliazione. Successione: 9 anni. Quanto dura un matrimonio moderno?

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